Capitolo 44.

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Passò la mattinata e anche gran parte del pomeriggio.

Verso le cinque mi ricordai dell'appuntamento che avevo preso con Billie e la contattai.

Billie Eilish

Hey, fra quanto posso
passare?

Passò mezz'ora, poi un'ora e poi si fecero le otto, ora in cui avremmo dovuto trovarci in mensa, e io rimasi senza appunti e senza alcuna risposta da parte della ragazza.

"Quindi non ti ha più risposto?" — domandò Diana.

"Eh no." - affermai con aria apparentemente calma, ma il pollo che stavo dissezionando brutalmente nel piatto avrebbe detto il contrario.

"Di chi parlate?" — chiese Pascal.

"Di nessuno." - lo fulminai con lo sguardo.

A quel punto la biondina mi si avvicinò all'orecchio.

"Non essere cattiva con lui." — mi ricordò che Chicago ben presto gli avrebbe detto di averlo tradito. — "E non essere cattiva in generale, non puoi frustrarti per qualcosa che hai creato tu."

Uno a zero per lei.
Per la seconda volta era stata severa, ma sempre e comunque giusta.

D'improvviso la porta d'ingresso della mensa si spalancò violentemente ed entrarono in fretta e furia Chicago e Billie.

"Aiuto." — ansimò la bruna appoggiandosi un attimo al muro. — "La prossima volta che ti assecondo tagliami la gola!"

A quel punto mandò diretto al nostro tavolo un saluto veloce con la mano, mentre la ragazza dietro di lei già si era fiondata al suo tavolo.

"Pss. guarda là." — mi sussurrò Diana indicandomi l'altro tavolo dove potei scrutare Chicago che mi faceva dei gesti con la mano.

"Credo ti voglia dire di seguirla in bagno."

Chi si alzò ed io qualche secondo dopo feci lo stesso, lasciando il mio tavolo e abbandonandomi Diana confusa dietro.

"Allora? Cosa c'è?" - spalancai la porta.

"C'è che Billie è pazza di te e io non la posso più sopportare!" — sospirò appoggiandosi alla mensola dei lavandini — "Dovete risolvere questa situazione."

"Puoi andare più piano? Di che stai parlando?"

"Parlo del fatto che mi tiene ore con lei per parlare di te. Parlo del fatto che mi abbia quasi fatto saltare la cena perché si era addormentata per recuperare il sonno che ha perso stanotte pensando a te," — agitava le braccia camminando avanti e indietro — "e se proprio vuoi saperlo, parlo del fatto che stia male perché non ti ha."

Sospirai.

"Mi spiace che ti ritrovi in questa situazione, ma che cazzo posso fare io?" - mi alterai - "Credi che per me sia facile?"

"No non credo questo, ma non avete più sette anni e dovete fare le persone mature. Adesso tu vai da lei, parlate e smettete con la scenata delle amiche che tanto comunque non reggerà."

"Mi manderà a cagare dopo tutto quello che ho fatto."

"Ma figurati se ti manda a cagare se quella è persa di te ed è casta da settimane a causa tua." — mi spronò.

"Si può sapere perché essere felici vi costa così tanto?" — continuò, sfinita.

Non ne avevo proprio idea; feci spallucce.

"Va bene allora, più tardi le parlo." - dovetti arrendermi.

"Grazie a Dio." — poggiò un braccio attorno al mio collo e così uscimmo da quel bagno.

"Che ti ha detto?" — mi domandò Diana dopo che io e la bruna ci fummo separate per andare ai nostri tavoli.

"Domani ti spiego, ora torno in camera che sono stanca."

"Ma se hai dormito tantissimo oggi! Non vorrei mai avere la tua vita disordinata." — gettò gli occhi al cielo mentre io mi ero già allontanata.

Billie Eilish

Hey, possiamo parlare?

Si certo.

E scusami se non ti ho risposto
ai messaggi prima,
dormivo😅

Non c'è problema.

Tra quanto posso passare?

Il tempo che riesco a liberarmi
da qua senza che mi
facciano troppe domande

Ma se è urgente corro

No, posso aspettare


Passarono alcuni minuti.


Billie Eilish

Li ho seminati.
Se vuoi vieni in stanza.

Puoi venire tu da me?

Certo, due minuti e
sono là.

E alla fine non più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora