Capitolo 14.

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Quando rientrammo, trovammo circa una ventina di ragazzi seduti a terra in cerchio.

"Eccovi! Vi aspettavamo." — esclamarono alcuni

Io e Billie ci sedemmo nello spazio che c'era stato fatto dai suoi amici.

"Scusa" mimai con le labbra a Diana di fronte a me che mi aveva riservato un posto.

"Quindi devi essere tu la rag-" — uno degli amici della tipa dai capelli blu cercò di terminare una frase, ma fu interrotto da una gomitata nello stomaco.

"Bene, iniziamo?" — divagò Billie.

"D'accordo... l'app dice che a cominciare è..." — continuò Jacob, il proprietario del telefono col gioco — "Diana!"

"Obbligo o verità?"

"Obbligo." — rispose la ragazza, piuttosto decisa.

"Ti obbligo a baciare il tuo accompagnatore."

"Dai ma è facile questa!" - urlò qualcuno dalla cerchia, presumibilmente divertito ma anche infastidito dalla semplicità di quell'obbligo.

"Bisogna pure che ci riscaldiamo per dopo, no?"

Io, intanto, non nego che l'alcol stava iniziando a salire.

Diana si girò verso la sua destra, guardò il tipo che era con lei e lo baciò.

Furono piuttosto veloci, ci aspettavamo tutti almeno un limone, ma non dicemmo niente.

"Ok ragazzi, continuiamo."

"Stavolta è il turno di..." — continuò Jacob — "Billie."

Una serie di fischi e urla partirono dal gruppo di amici della ragazza, seguiti da alcune pacche sulla schiena che diedero sempre a quest'ultima.

"Obbligo o verità?"

"Mmh..." — si girò verso di me e mi squadrò un attimo — "obbligo."

"Quindi... ti obbligo a baciare la persona alla tua destra."

Chi pensate che potesse essere? Io, chiaramente.

E alla fine non più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora