Capitolo 51

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"Senti, che cazzo hai che non va?" - dopo aver preso posto, potei dare sfogo alla mia frustrazione nei confronti di Diana avvicinandomi a lei con aria aggressiva.

"Mmh?" — si girò con atteggiamento superbo verso di me che stavo in piedi davanti al suo banco.

"Che cazzo hai detto prima? Io di chi sarei la preda?"

"Sei così ingenua, Kimmy. Davvero credi che con Billie potrà nascere qualcosa di serio? Fa sempre così con tutte. Ti fa innamorare, ti prenderà tutto e poi ti farà del male."

"Lavati la bocca quando parli di me, stronza." — Billie si mosse in avanti seguita da Chicago e un altro paio di amici, con espressione violenta.

"Lascia stare." - con aria confusa la tirai un po' verso di me, afferrandole il viso tra le mani per calmarla. - "Non ne vale lo sforzo."  

Gettai un'ultima occhiata verso la bionda e andai a sedermi, seguita da Billie che le diede un ultimo avvertimento.

Billie's pov

Ho visto come Lei aveva reagito quando Diana aveva fatto quelle allusioni alle mie storie passate, ed io, spaventata dal pensiero di poterla perdere, cominciai a dare di matto.

Avevo necessità di uscire dalla classe al più presto e così, portandomi dietro Chi e inventandomi una scusa con Kim, lo feci.

"È insoddisfatta, Billie. Lasciala perdere." — lei cercava di pulirmi i palmi e le nocche dal sangue sotto il rubinetto del bagno dopo che, alcuni secondi prima, avevo sferrato un pugno ad un armadietto.

"Se fa parola dei miei tradimenti con Kimberly io la uccido con queste mani, fosse l'ultima cosa che faccio."

"Va bene, adesso però stai un attimo calma."

"Come faccio?! Ci ho messo tutto questo tempo per riuscire ad iniziare qualcosa con lei e quella stronza vuole distruggere tutto raccontandole del mio passato."

"Sei un'altra persona adesso. Perché dovrebbe lasciarti per qualcosa che hai fatto tempo fa?"

"Magari non mi lascia, ma di sicuro mi vedrà in modo diverso."

Mi si avvicinò un po' la bruna, mettendomi una mano su una spalla in segno di conforto.

"La verità viene sempre a galla, Billie. Lo sai tu più di tutti."

"Sì, lo so."

"Allora parlagliene tu prima che possa farlo Diana."

Mi fermai un attimo a riflettere, appoggiandomi di peso sul lavandino su cui tenevo le mani premute.

"Ma io la amo, se la perdo?"

"La sottovaluti se pensi che la perderai per così poco."

Sospirai. Forse aveva ragione.

"L'argomento dei tradimento è pesante da affrontare per lei." - inspirai, pensando a quello che aveva passato. - "Non ce la faccio."

"Devi farlo." — mi guardò. — "Parlale dopo le lezioni"

"Ora rientriamo." - sbuffai, in segno di resa.

Kimberly's pov

"Quindi tu e Billie state insieme?"

"Potrei avere una particolare inclinazione erotica con lei, ma non stiamo insieme."

"E ti dovrei credere?"

Sorrisi divertita a uno degli amici di Billie che era seduto sul muretto del cortile proprio di fianco a me, intento a mangiare il suo panino.

In quell'istante, ecco che la vidi avvicinarsi.

"Mmh... senti, io vado a fumare, ci becchiamo stasera?"

"Si, a stasera." - e lui mi salutò con un buffetto.

"Hey. Come sono andate le partite a biliardo?" - domandai con un sorriso a 32 denti sul volto, ammiccante.

"Bene." — impassibile.

"È tutto apposto?"

"Ti posso parlare?" — disse tutto d'un fiato, come se non volesse perdere tempo per dirmi ciò che voleva comunicare.

"Certo." - risposi, con aria un po' spaventata.

La ragazza davanti a me tirò un sospiro lungo e profondo e mantenne buoni due minuti di silenzio.

Era evidente stesse elaborando come formulare ciò che doveva dirmi; cosa che, chiaramente, doveva essere importante.

"Vuoi che andiamo in camera mia?"

Cercai di tranquillizzarla non appena la vidi agitarsi e giocherellare con i suoi innumerevoli bracciali d'acciaio.

"Forse è meglio."

"Billie mi stai facendo preoccupare, puoi dirmi cos'hai?" - chiusi la porta alle mie spalle, facendola sedere di fianco a me sul letto.

"Voglio che tu sappia da me che ho tradito, diverse volte, prima di te." — sospirò. — "È qualcosa di cui non vado fiera e di cui non volevo parlarti perché so che è un argomento difficile per te da affrontare."

Sospirò ancor più profondamente.

"Ma io ti amo e voglio che tu sappia che non lo farei mai con te, perché questo che sto provando adesso non l'ho mai provato prima." — fece un gesto di pressione vicino agli occhi per bloccare la fuoriuscita di lacrime. — "Quelle che ci sono state prima di te le usavo solo per il sesso e con un paio di loro ci ho mantenuto una relazione per qualche mese, solo che non sono stata la <<ragazza>> modello, in quei periodi."

Sospirò una terza volta.

"Questo è tutto quello che devi sapere ed è giusto che tu l'abbia saputo da me. Ti capisco se ora sarai insicura nei miei confronti, ma io voglio che tu sappia che non mi sono mai sentita bene come in questo poco tempo con te. Sembro la persona più schifosamente vanitosa e modesta della terra, ma la verità è che sono l'apoteosi dell'insicurezza e solo con te riesco a sentirmi veramente bene; grazie a te, a quello che mi dici, a come mi fai sentire."

E sospirò un'ultima volta, dicendo le frasi finali tutte d'un fiato.

"Ti amo e ti ringrazio perché non l'avevo mai detto né provato per nessuno, e perché è grazie a te che posso dire di aver fatto per la prima volta l'amore e non solo sesso."

Le cadde una lacrima, una di quelle che non era riuscita a trattenere.

Le presi il viso tra le mani per la seconda volta in quella giornata e provai nuovamente a calmarla.

"Non mi interessa." - la fissai dolcemente, incatenando il suo sguardo al mio e facendo toccare le nostre fronti. - "Anch'io ti amo, e mi fido di te."

E alla fine non più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora