11 - La Romana

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Minho ebbe come una sensazione di déjà vu quando si svegliò

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Minho ebbe come una sensazione di déjà vu quando si svegliò. Un corpo caldo e addormentato è rannicchiato contro il suo, e stringe gli occhi più volte per tornare lucido. Si è svegliato più volte nella notte, allertato dai tremori di Jisung che però sembrava dormire. Il suo corpo reagiva da solo, e il ballerino lo ha calmato ogni volta. Le sue mani sono rimaste appoggiate sulla sua schiena e sul collo, e riprende distrattamente le sue carezze guardando il soffitto della sua stanza. È già giorno, non ha pensato di chiudere le persiane ed ora sono aperte a metà. I raggi del sole raggiungono pigramente il letto, illuminando il volto di Jisung che è sepolto contro il suo busto. Respirava pacificamente, rassicurando Minho che alza la mano per accarezzargli i capelli.

"Cosa mi fai fare..."

Sente Jisung muoversi dolcemente contro di lui, e ferma le sue carezze. Un piccolo mugugno lo fa sorridere, e abbassa la testa per guardare le palpebre del più piccolo sfarfallare, gli occhi abbagliati dal sole. Minho si muove leggermente per bloccare il raggio che lo acceca, e Jisung alza la testa per incrociare il suo sguardo. I suoi occhi sono ancora gonfi, rossi dalla stanchezza e da quello che ha bevuto e fumato il giorno prima, ma il più grande gli sorride dolcemente.

"Hey..."

Senza pensarci troppo, Minho gli passa una mano sulla guancia, sfiorandola più che accarezzandola, e Jisung rabbrividisce. Le loro pelli sono rimaste sempre in contatto, nude l'una contro l'altra, visto che i due ragazzi indossano solo un paio di boxer ciascuno. Eppure Minho non si sente imbarazzato questa volta, solo rassicurato di essere riusicto recuperare il più piccolo sano e salvo.

"Come ti senti?"

Torna a passargli la mano tra i capelli, e Jisung si stringe un po' di più contro di lui. A Minho sembrò che stesse facendo le fusa come un gatto, e gli accarezza le ciocche decolorate tra le dita.

"Ho sete..."

La sua voce è rauca, quasi rotta. Senza lasciare il corpo del rapper, Minho tende il braccio come può per recuperare una bottiglia d'acqua dal suo comodino. Ne ha sempre una nella sua stanza. Jisung si raddrizza leggermente tra le sue braccia, quanto basta per bere senza bagnate tutto, e Minho ride dolcemente vedendolo svuotare la bottiglia in pochi secondi, era decisamente assetato. Jisung sospira sollevato quando la sua bocca lascia il collo della bottiglia, e Minho la riprende L per metterla sul pavimento. Immediatamente, i loro corpi riprendono la stessa posizione di prima, e Jisung strofina il suo viso contro il torso muscoloso del ballerino.

"Hai dei ricordi?"

Minho gli pone la domanda. Jisung era abbastanza lucido da ricordare quello che era successo quella notte? Si sarebbe adeguato secondo la sua risposta.

"Mmh..."

Rannicchiato contro di lui, Jisung annuisce e passa una delle sue mani sul dorso del più grande, l'altra che circonda il suo collo per aggrapparsi a lui. Il silenzio torna nella stanza, Minho non riprende subito il discorso ed il liceale chiuse gli occhi, completamente rilassato tra le braccia del maggiore. Minho riprende le sue carezze, un piccolo sospiro gli face gonfiare il petto. Jisung sente il suo cuore battere attraverso la sua pelle.

Last || Minsung (Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora