Minho ritorna a casa, a Santa Monica, dopo tanti anni di assenza. Sta per compiere 27 anni e non vede l'ora di rivedere Felix, il suo fratello più piccolo, nella casa di famiglia.
Felix si prepara per il suo ultimo anno di liceo e presenterà a Minho...
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"Alla fine penso che abbia bisogno di fare un passo indietro, è per questo che è andato a fare i compiti da Seungminnie.
- Ed è per questo che tu non sei lì?"
Un ampio sorriso allunga le labbra del biondo che guarda Minho avvicinarsi al letto.
"Non ho bisogno di ripetere.
- Scusa, signor genio.
- Ehi, hai visto che ho la media più alta e che gli insegnanti hanno sottolineato il mio buon comportamento!"
Minho alza gli occhi al cielo mentre sbuffa, e Jisung ride mentre si sposta per lasciargli spazio nel letto.
"È vero che con Felix non si è mai parlato troppo di...
- Sesso?"
Il castano annuisce sdraiandosi di lato. Jisung è steso sulla schiena, e sorride guardando il più grande che lo tira a se per attaccare i loro corpi. Gli accarezza la mascella marcata, gli occhi ripercorrono i tratti del suo viso.
"Ovviamente, abbiamo già avuto la discussione imbarazzante per dirgli di stare attento e proteggersi ma... Non ho mai avuto il tempo di parlare davvero di sessualità con lui.
- Te lo ha detto quando ha capito di essere bi?
- Sì, quando sono tornato per le vacanze di Natale. Era un po' stressato, ma siccome sono gay, aveva meno paura del rifiuto. Abbiamo parlato più della società che del sesso.
Forse non sono nella posizione migliore ma... Cerco di consigliarlo come posso, che non faccia gli stessi errori."
Jisung lo vide fare il broncio, e gli accarezza delicatamente le labbra.
"Ci sono cose di cui ti penti?
- Tutte le volte che non l'ho fatto con te."
Minho non riesce a trattenere un piccolo sbuffò mentre Jisung ride della sua stessa replica. Si muove per voltare le spalle al ballerino che posa il braccio sulla sua pancia per placcarlo contro di lui. Amano addormentarsi in quella posizione, come se i loro corpi fossero fatti per incastrarsi. Jisung mette la mano su quella del castano per intrecciare le loro dita, e Minho strofina delicatamente il naso contro il suo collo.
"Beh...", riprende Jisung, "non è che mi pento... Questo era ciò di cui avevo bisogno in quel momento. Infine, quello di cui pensavo di aver bisogno. Ma Felix non ha bisogno di cercare l'affetto come ho fatto io.
- Hai sempre... è sempre stato consensuale?"
Jisung lo sente stringere la mano, e gira la testa per affrontare il suo sguardo.
"Sempre, lo rassicura con un sorriso, ed è quello che ho detto anche a Felix. Non dovrebbe sentirsi sotto pressione. Avevo un certo appetito sessuale, ma almeno ne avevo sempre voglia.
