Le dita di Izuku, delicate e leggere, sfioravano la pelle tirata di Katsuki, che teneva gli occhi puntati sui suoi gesti. L'indice disegnava una mappa invisibile seguendo tutte le cicatrici che decoravano quella pelle, rendendola unica.
Il verdino, puntellandosi sui gomiti, risalì lungo il petto, accarezzando ogni millimetro, sfiorando i capezzoli dell'altro che fece uscire un respiro più profondo dal naso.
Ma niente di ciò che stava facendo il minore aveva malizia... Stava conoscendo quel corpo che lentamente si stava imprimendo nella testa, ogni segno, ogni voglia, ogni neo... Tutto veniva marchiato a fuoco nei suoi pensieri.La mano ruvida del maggiore accarezzava la schiena nuda di Izuku, percependo sotto alle dita quelle enormi cicatrici dovute agli artigli dell'animale abbattuto.
Il solo pensiero della sua carne aperta gli faceva montare l'ira... Perché non lo aveva protetto, non lo aveva tenuto al sicuro vicino a sé.Non parlavano, ed era un momento così bello per loro. Non erano mai servite parole tra i due, si capivano grazie a dei semplici sguardi.
Le dita del maggiore andarono ad insinuarsi sotto alla coperta di lana che era poggiata sopra i fianchi del minore, a coprirlo. Gli smeraldi si accesero, puntandosi nei rubini bollenti, quando sentì quelle dita così abili insinuarsi lentamente nel solco tra le natiche.
"Ancora...?".
Katsuki ringhiò, afferrandogli con prepotenza il labbro inferiore tra i denti e facendo ridacchiare il più piccolo: "Sei mesi di astinenza, sottospecie di nerd. Vedi di soddisfarmi".
Il medio di Katsuki andò a solleticare l'apertura di Izuku, che si leccò le labbra mentre un altro sorriso si faceva spazio sul suo viso: "Non accetto ordini da te, capi-AH...".
Un mugolio di piacere colpì le orecchie di Katsuki, che sentì le fiamme nelle vene mentre la carne calda del verdino avvolse il suo dito. Non avrebbe mai smesso, nemmeno sotto tortura.
Baciò quelle labbra morbide, raccogliendo ogni gemito che le lasciava, chiudendoli dentro di sé come un segreto importante.
Ed Izuku si lasciò cullare da quelle attenzioni così brusche ed eccitanti, iniziando a gemere più rumorosamente quando le dita aumentarono prendendo un ritmo continuo. Era meraviglioso sentire come scorressero dentro di sé in quel modo così fluido, e riuscivano a toccare ogni zona così delicata per lui.
Cercò di trattenersi dal venire, ma gli fu impossibile...Quelle dita erano magiche.
Affondò il volto nell'incavo del collo del maggiore, quando gli spasmi dell'orgasmo lo scossero e un gemito lungo usciva dalle sue labbra, riversandosi tra i loro corpi."Bravo...". Katsuki sorrise, sentendo il respiro veloce di Izuku sulla sua pelle, mentre con le dita continuava a rimanere dentro di lui, rallentando i movimenti e sfilandole lentamente, ottenendo un altro mugolio a labbra serrate.
"Kacchan... - Sollevò il viso arrossato, e gli occhi lucidi di lussuria - Prendimi".
Sicuramente non gli sarebbe servito quell'ordine per farlo, lo avrebbe fatto in ogni caso, ma quella parola e quella voglia che aveva il più piccolo, quasi lo fece esplodere.
Si sollevò, lasciando Izuku a pancia in giù, e si godé l'immagine di quelle natiche tonde pronte ad accoglierlo. Ringhiò quando il verdino aprì le gambe e si sollevò leggermente sulle ginocchia, esponendosi totalmente a lui. Osservò l'anello di muscoli che lo chiamava, e non aspettò molto, si pompò leggermente l'erezione già pronta, e l'allineò ad esso.
Izuku socchiuse gli occhi con un sorriso sornione nel sentirlo, e si spinse indietro, ma ogni suo pensiero si cancellò quando dei passi e delle voci gli arrivarono alle orecchie.
"Eiji! Non finirlo, è stato faticoso portarlo fino a qui, se-".
"Ma hai visto quante bottiglie abbiamo preso? Di sicuro se ne bevo qualche sorso prima, non crolla il mondo!".
Gli occhi verdi del minore si spalancarono, voltando il capo per poter guardare il biondo con la coda dell'occhio: "K-Kacchan... F-Fermo...". Mormorò flebilmente, provando a spostarsi, ma le mani forti del biondo non furono d'accordo, anzi.
"Non credo proprio... - Ringhiò lui, passando la mano aperta su tutta la schiena dell'altro, seguendo la spina dorsale con il palmo fino alla nuca, toccando quelle enormi cicatrice che decoravano la pelle tempestata da lentiggini, e poi la portò sulle sue labbra - Fammi vedere come sei bravo a nasconderti...".
Entrò, con una stoccata unica e prepotente, facendo arcuare la schiena di Izuku e sentendo un dolore lancinante alla mano. I denti del più piccolo gli avevano perforato la pelle, da quanto avevano stretto.
Mantenne con l'altra mano il bacino sollevato del minore, e leggeri mugolii arrivavano alle sue orecchie come lame affilate. Respirava pesantemente, godendosi la sensazione calda intorno al suo sesso.
Quasi non percepiva più il dolore alla mano per quanto era piacevole stare in quella posizione."Bakubro! Siamo torna-".
"Taci... - Ringhiò lui, osservando la meravigliosa immagine che aveva di fronte agli occhi, del suo membro dentro l'altro - Deku dorme".
"Oh! Scusa, allora a dopo!". Kirishima imbarazzato si allontanò dalla tenda, e quando sentì le voci riprendere a parlare, riaffondò dentro di lui con prepotenza e forza, andando subito a toccare la prostata del minore che piagnucolava sommessamente tra le sue dita, lanciandogli sguardi di puro piacere con la coda dell'occhio.
"Te ne pentirai...". Mormorò Katsuki, osservando come il sangue colava dalla sua mano morsa, mentre la lingua dell'altro lo raccoglieva ubbidiente, ripulendolo.
E continuarono con stoccate lente, fino al momento in cui entrambi non sentirono l'orgasmo vicino.Katsuki iniziò a pompare un ritmo selvaggio, appena sentì i fianchi di Izuku spingere verso di lui, invitandolo ad accelerare. Se ne fregarono degli altri due fuori, lasciarono che le pelli si scontrassero tra loro con violenza e passione, ed Izuku non riuscì a trattenere il lungo gemito dell'orgasmo che lo trapassò completamente.
Ed iniziava a fargli male il posteriore, ma poco gli importava. Probabilmente era dovuto anche ai giorni continui in sella all'altro Kacchan, era poco ma sicuro, ma il suo Katsuki... sentirlo dentro di sé, sentirlo affondare con quella violenza... Era un dolore piacevole, un dolore che gli ricordava di chi fosse.Katsuki si accasciò su di lui, con il fiato rotto mentre veniva a fiotti dentro l'altro.
Le sue labbra si premevano sulla pelle accaldata del collo di Izuku, che tremava dal piacere immenso appena provato. Il calore delle loro pelli a contatto era come casa per loro, nel freddo inverno in cui si trovavano, erano come due fuochi intensi che si avvolgevano totalmente.Non ne volevano fare a meno, anzi, non ne potevano fare a meno, avrebbero continuato fino allo sfinimento, se solo un odioso Kaminari non si fosse intromesso...
"Beh, piccioncini, direi che possiamo interrompere il vostro amplesso e brindare, no?".
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𝙶𝚞𝚗𝚜 & 𝙻𝚘𝚟𝚎 - 𝚁𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎
Fanfiction[2° Parte] Crescere a volte fa paura, ma è inevitabile e, sotto alcuni punti di vista, meraviglioso. Due ragazzi, collegati dal destino, finiranno sempre per ritrovarsi, in un mondo che ancora non è pronto. In un mondo nel quale il passato tornerà s...