[2° Parte]
Crescere a volte fa paura, ma è inevitabile e, sotto alcuni punti di vista, meraviglioso.
Due ragazzi, collegati dal destino, finiranno sempre per ritrovarsi, in un mondo che ancora non è pronto.
In un mondo nel quale il passato tornerà s...
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Il sole era alto nel cielo, e con i suoi raggi scaldava dolcemente tutto ciò che veniva sfiorato da essi. Il paesaggio era differente da quello a cui erano abituati un tempo, tutto era diverso.
Non c'erano più foreste in cui nascondersi, ma distese di praterie calde, desertiche. Le piogge erano decisamente rare, lasciavano spazio al caldo afoso che il New Austin portava con sé.
Ma la tranquillità era sovrana in quel piccolo pezzo di paradiso che si erano andati a creare. Avevano tirato su una bella attività, acquistando con il denaro rubato ai Todoroki un meraviglioso ed enorme ranch, di una vecchia famiglia di contadini che oramai non riuscivano più a stare dietro agli affari. E perché non vendere tutto ad un gruppo di giovani propensi a lavorare e cercare di avverare i grandi sogni che li avvolgevano?
E quindi si erano sistemati lì, iniziando la loro attività tra alti e bassi, ma con quel grosso gruzzolo di denaro a coprirgli le spalle. E finalmente, stavano bene.
Le pance sempre piene, non dovevano perennemente guardarsi le spalle, ma ogni tanto qualche divertimento in memoria dei vecchi tempi veniva proposto, e tutto filava sempre liscio.
Alcune strade si erano separate, ma ogni volta riuscivano a ritrovarsi.
Sero era riuscito a convincere il freddo e distaccato Shoto ad avventurarsi per proseguire i suoi giochi d'azzardo, così da fargli conoscere il brivido della vita e l'adrenalina della vittoria, e allora decisero di intraprendere il loro viaggio "d'affari" anche per approfondire la loro conoscenza. Il carattere aperto del corvino, riuscì a sciogliere il cuore così ghiacciato del bicolore, e ben presto diventarono una coppia fissa, fatta di alti e bassi come ogni altra, ma si divertivano e Shoto finalmente era libero di vivere come più voleva.
Kaminari e Kirishima erano rimasti a tirare su il ranch, intraprendendo quella loro nuova carriera da allevatori. Kaminari non faceva altro che fare danni, soprattutto con le galline, terrorizzato da quei volatili, a detta sua, "feroci come un branco di puma!", ma Kirishima lo amava così come era. Un po' sbadato e con la testa tra le nuvole, e lui doveva essere bravo a riportarlo nel mondo reale, ma lo adorava.
Tokoyami aveva intrapreso la strada delle pelli e pellicce, avendo visto che era un'ottima fonte di guadagno la caccia. Cacciava per rivendere la carne e trattava le pellicce e le pelli da spedire poi a Saint Denis, la grande capitale commerciale.
Momo era diventata quasi un "generale" del ranch, si occupava dei conti e delle trascrizioni, degli ordini e delle richieste, tutto era sotto il suo controllo. Non un centesimo veniva speso senza che lei non lo potesse vedere.
E anche tutti gli altri, avevano trovato il proprio luogo, chi nel ranch, e chi fuori.
Ma come detto, tutti tornavano.
Ed Izuku pensò a tutto quello che avevano passato, mentre sfiorava il muso del suo Kacchan, che si era sdraiato al sole con lui, poggiando la sua grande testa pezzata sulle cosce del ragazzo. Accarezzava dolcemente le orecchie erette dell'animale, che si beava di quei gesti di gentilezza e affetto che il suo proprietario gli donava.