Capitolo 15

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Faceva decisamente freddo, un freddo di quel tipo Katsuki mai lo aveva provato prima di allora

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Faceva decisamente freddo, un freddo di quel tipo Katsuki mai lo aveva provato prima di allora. Come se gli afferrasse le ossa, come se le graffiasse.

Ma quel freddo era sopportabile con lui, con Izuku.
Era arrivato addirittura a credere che l'inverno fosse bello.

Avevano raggiunto il meraviglioso Lago Isabella, enorme, ghiacciato.
Si erano rintanati con un accampamento improvvisato sotto a svariati alberi, per coprirsi il più possibile dal vento freddo e gelato, e da occhi indiscreti.

Tutti avevano compiti, i turni di guardia erano stati organizzati con attenzione, e ogni cosa doveva essere rispettata nel minimo dettaglio.
Niente doveva andare fuori posto, tutto doveva filare liscio.

Grugnì pigramente quando sentì del movimento sotto alle coperte, e il calore di quel corpo unirsi al suo. Pelle contro pelle, non c'erano vestiti.

Izuku si sdraiò comodamente sopra di lui, avvolgendogli il petto e le spalle con le braccia, poggiando il viso tra le sue scapole. Katsuki si fece sbucare un sorrisetto, mentre le palpebre rimanevano chiuse, godendosi quel contatto e rabbrividendo quando iniziò a sentire le labbra morbide dell'altro poggiarsi delicate sulla sua spina dorsale, lasciandole schioccare piano.

"Resterei così a vit-".

Spalancò gli occhi.

Tutto il suo corpo si irrigidì totalmente, mentre l'altro rimaneva sopra di lui, petto contro schiena.

"Deku".

"Mh...?". Mugolò piano, continuando a strusciare la guancia sulla sua pelle calda e confortevole.

"Toglilo di lì".

"Mh...?". Sollevò la testa, con gli occhi socchiusi dal sonno e il volto rilassato.

"Hai capito. Toglilo di lì".

Izuku era ancora addormentato, sì... Ma una parte del suo corpo no, e stava proprio premendo tra le natiche nude di Katsuki.

Un sorrisetto beffardo sbucò sul volto del minore, che tornò con il viso appoggiato sulla sua schiena: "Stai zitto... Che ti piacerebbe".

Non ci volle molto a cambiare le posizioni, con Katsuki sopra Izuku che lo guardava con sfida, gli occhi erano fiammeggianti e accesi, pieni di vita. Riusciva a scrollarsi il sonno di dosso con estrema facilità, e la cosa continuava a stupire il verdino che aveva l'espressione ancora impastata.

Non si preoccupò di quel cambio repentino, rimase a scrutare le iridi rosse del biondo, ammirando quel volto così delineato e definito. La mandibola si serrava in continuazione, teneva dentro di sé una tensione perenne...

Sollevò le mani piano, prendendogli il volto, i polpastrelli iniziarono a sfiorare dolcemente quella pelle rigida, che al solo tocco si ammorbidì.
Gli occhi si calmarono, spegnendo le fiamme, e il corpo si accasciò lentamente sul suo, finendo petto contro petto.

𝙶𝚞𝚗𝚜 & 𝙻𝚘𝚟𝚎 - 𝚁𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora