Capitolo 14

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"Siamo entrati ad Ambarino, nullità

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"Siamo entrati ad Ambarino, nullità... - Katsuki si sollevò il colletto della giacca, premendosi poi bene sulla testa il cappello - Ora dovremo iniziare a salire... Attraverseremo le Grizzlies West, risalendo il fiume che ci porterà al Lago Isabella. Lì ci fermeremo qualche notte a riprenderci e riposare, poi continueremo a seguire il ruscello che ci porterà alla tenuta Todoroki".

"Tuo padre deve avere dei seri problemi a prendere una tenuta lassù!". Sero prese parola, ammiccando verso il bicolore che si limitò a distogliere lo sguardo e arrossire leggermente.

Izuku si affiancò a Katsuki, passando una mano sul collo del suo Kacchan. Guardò il ragazzo, osservando come rimaneva pensieroso con gli occhi puntati sulle vette alte che si aprivano di fronte ai loro occhi.
Il freddo era pungente, e quell'aria così frizzante era quasi dolorosa quando si scontrava sulla pelle.

"Ammettilo, Kacchan... - Sussurrò, riuscendo a catturare la sua attenzione - Non vuoi prenderti qualche giorno per riposare".

I rubini brillarono, mentre si puntarono immediatamente sulle labbra morbide del verdino, che si bagnò lentamente con la lingua.

Quanta perfezione...

"Mi pregherai di smetterla". Ringhiò lui, dando gamba a Best Jeanist che in maniera ubbidiente riprese il passo, iniziando la salita ripida che li stava portando verso la loro destinazione.
Camminavano, in fila indiana, lungo il sentiero, affiancato dal ruscello rapido che li avrebbe portati al grande lago Isabella, totalmente ghiacciato.

Tutto il panorama iniziava a cambiare, dando spazio a zone con meno alberi e più secchi, con qualche lastra di ghiaccio a rendere il sentiero più scivoloso e mucchi di neve che resistevano alla temperatura già più mite delle zone più alte di Ambarino.

Izuku si guardava intorno con occhi stralunati, osservava ogni dettaglio, dal coniglietto che saltava veloce alla ricerca di qualche radice, a degli Wapiti lontani che li osservavano in attenzione, pronti alla fuga al minimo movimento brusco.
Animali meravigliosi... Dalle corna enormi e ramificate, robusti per sopravvivere alle zone fredde e con poche possibilità di nutrimento.

"Tenete gli occhi ben aperti. Tokoyami, vai avanti e perlustra la zona. Attenzione ai lupi, gli orsi non sono un nostro problema al momento - Ordinò Katsuki, osservando come il ragazzo ombroso accelerò superando la fila e allontanandosi sul sentiero per controllare se la strada fosse libera e sicura - Ricordatevi: cerchiamo di non sprecare proiettili e munizioni. Mancano tre giorni di cammino, dobbiamo resistere fino ad arrivare al grande Lago, faremo delle soste di notte, con turni di guardia e di riposo. Non sprechiamo le provviste, e cerchiamo di stare al caldo, quindi, al minimo cedimento di freddo avvertiamo l'intero gruppo per fermarci e scaldarci con un fuoco. Nessuno deve rimanere indietro, qualsiasi problema va reso pubblico. Intesi?".

Tutti annuirono, mentre Izuku continuava ad osservare ammaliato le enormi distese di neve che iniziavano ad aprirsi, accarezzando Kacchan e spronandolo a conoscere quel nuovo tipo di terreno. Per i cavalli era sicuramente molto più faticoso camminare nella neve fresca ed alta, rispetto ad un terreno morbido erboso.

Era emozionato... Ancora non si era reso conto della grossa sfida che stavano per affrontare.
Uno scontro, con i Todoroki... Lanciò un'occhiata dietro di sé, osservando il bicolore che sembrava sentirsi a suo agio con quella temperatura.
Aveva solamente il naso leggermente arrossato.

Il biondo, al contrario, imprecava in continuazione, maledicendo ogni tipo di Santo che gli veniva in mente.
Lui sì che era una persona adatta al clima caldo... Ecco perché si voleva spostare nel New Austin e fare tappa fissa.
Una volta raccolto il grande patrimonio della famiglia Todoroki, lui se ne sarebbe andato, magari con qualche suo compagno, ed avrebbe aperto qualcosa...

Magari anche con Izuku...

Le iridi rosse si girarono verso il verdino, che come un bambino si allungava verso i rami bassi degli alberi e prendeva della neve, girandola tra le mani e lasciandola poi scivolare tra le dita.

"Alla fine ce l'hai fatta a vedere il grande nord, ah?".

"Sì! - Sorrise entusiasta, affiancandosi a lui e osservando la natura che sembrava come se fosse bloccata nel tempo - È tutto così silenzioso! È bellissimo! E la neve, così candida! Mi verrebbe voglia di caderci dentro!".

"Che Deku... - Accennò un sorriso al di sotto della bandana, sistemandosi i guanti - E dopo? Cosa vorrai fare?".

"Mh?". Izuku lo guardi, leggermente confuso dalla domanda.

"Dopo questa tua vendetta... Che cosa vorresti fare?". Katsuki era seriamente curioso, voleva sapere che cosa volesse realmente il minore, che prese ad osservare il cielo chiaro, pieno di nuvole e nubi.

Che cosa avrebbe voluto fare, eh?

"Vorrei tornare al Ranch e salutare mamma, prendermi uno dei suoi abbracci e darle metà del mio malloppo. Vorrei rivedere Shinso, il mio compagno di consegne... Un tipo buffo - Sorrise, al pensiero di quel ragazzo dai capelli violetti - Ochaco, chissà se ha trovato marito. Non avrà problemi. Insomma, vorrei rivedere la mia vecchia casa".

"Mh... E poi? Vorresti rivederla e basta?".

"Sì - Gli smeraldi incrociarono i rubini, e lasciò che quel calore interno lo avvolgesse - Il mio posto l'ho già trovato, non devo andare da nessuna altra parte. Beh, dovresti portarmi un altro po' in giro! Voglio vedere i coccodrilli, e poi le alci! E voglio raccogliere altre piante in giro per gli Stati per scoprire le loro proprietà. E... E poi... Il New Austin con... Con te".

Katsuki si sciolse, come se l'estate fosse arrivata di colpo e ogni cosa intorno a lui avesse ripreso vita. Distolse lo sguardo, osservando di fronte a sé.
Lui aveva scelto... Lo sapeva già da quando si era presentato per seguirlo, dopo l'attacco al Ranch. Risentire l'esitazione nella voce del più piccolo e quella leggera balbuzie...

Strinse le redini tra le mani, guardando il ragazzo di fianco a sé.
"Mh, vediamo come ti comporti, non so quanta voglia ho di averti tra i piedi".

Ridacchiò nel vedere l'espressione sbigottita dell'altro, che fece sbucare poi un cipiglio contrariato sul volto: "Non sei simpatico, sai?".

"Ma se mi adori... - Lo ribeccò, mordendosi il labbro inferiore - Ti farò vedere ogni cosa, te lo prometto".

"Davvero?". Il viso di Izuku si illuminò, gioioso nel sentire quelle parole.
Nonostante il modo in cui era sparito, per sei lunghi mesi, Katsuki lo aspettava... Sempre. Era sempre pronto a riafferrarlo al volo, senza farlo cadere giù...

"Mantengo le promesse, no? - I rubini si puntarono sulla figura di Tokoyami che li attendeva in cima a quella salita, facendogli cenno del via libera - Proseguiamo, forza!".

"Mantengo le promesse, no? - I rubini si puntarono sulla figura di Tokoyami che li attendeva in cima a quella salita, facendogli cenno del via libera - Proseguiamo, forza!"

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𝙶𝚞𝚗𝚜 & 𝙻𝚘𝚟𝚎 - 𝚁𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora