Capitolo 6

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"Izuku

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"Izuku... Cresci, invecchia. Ricordati tesoro però, non tutto ciò che luccica è oro, ma fino ad allora... Divertiti. Tu ti meriti di essere felice, e so che riuscirai ad esserlo anche quando le cose potrebbero andare male...".
Quelle dolci mani, rassicuranti, andarono a prendere dolcemente il volto del piccolo Izuku, e gli accarezzarono le guance, sfiorando le lentiggini che decoravano quella pelle così candida.

"Sono cresciuto, mamma! Guarda! - il bambino si portò una mano sopra alla fronte, balzando in piedi - Sono alto così! Guarda!".

Una risata morbida uscì dalle labbra della donna, mentre scarruffava i riccioli già disordinati del figlio. Ma qualcosa cambiò...

Tutto intorno a loro divenne buio, perfino gli occhi sempre così buoni di Inko. Le pupille si dilatarono, andando a colorare tutti gli occhi.

"Tu... Non sei più mio figlio... - Una mano si allungò verso di lui, mentre quel ragazzino che oramai era cresciuto indietreggiava, terrorizzato dalla madre - Dove è il mio bambino...?! Chi sei tu?!".

La donna si lanciò sul corpo del figlio...

Izuku aprì gli occhi di scatto, richiudendoli subito dopo per il fastidio dovuto alla forte luce solare.
Mugolò infastidito, sentendo il terreno sotto il suo volto freddo e sporco.
Provò a muovere le braccia, ma una corda ben stretta introno ai suoi polsi bloccava ogni tipo di movimento, ed anche le gambe avevano ricevuto il medesimo trattamento.

Gemette indolenzito, mentre provava a sollevare almeno la schiena, ma tutto intorno a lui girava tremendamente forte.
Mugolò, mettendosi seduto, strizzando gli occhi per potersi abituare. Stava gelando, percepiva un terribile freddo sotto la pelle.

Iniziò a riprendere conoscenza con molta calma, potendo notare di essere in un accampamento...

Il suo accampamento.

E allora perché era legato?!

"Zia...". Parlò piano, ancora rintontito, mentre sentì qualcosa appoggiarsi alla sua spalla. Si voltò, lentamente, osservando All Might che gli scodinzolava felice, leccandogli una guancia.

Si lasciò salutare dal cane, senza proferir parola, mentre rimaneva sempre in quello stato confusionale.
Era andato con il figlio Todoroki, a parlare con...

Strabuzzò gli occhi, iniziando a ribellarsi sul posto, mentre il fuoco nelle proprie vene iniziava a divampare. Cosa gli aveva fatto?!

"Zia!". Iniziò ad urlare, gemendo dal dolore quando iniziò a sentire le corde sfregare sulla sua pelle, ma poco gli importava! Doveva ritrovare quel dannato biondo!

Sollevò lo sguardo quando vide delle gambe apparire di fronte al suo sguardo. Seguì con lo sguardo tutta la figura slanciata e rigida, con i pugni chiusi lungo i fianchi.
Socchiuse gli occhi, infastidito dalla luce del sole invernale, quando arrivò ad osservare il viso.
I capelli, di due colori diversi, era perfettamente divisi tra loro, il volto era pulito, con quella bruciatura che spiccava nella metà sinistra.

𝙶𝚞𝚗𝚜 & 𝙻𝚘𝚟𝚎 - 𝚁𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora