CAPITOLO XXXVII

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Dopo qualche chiaccherata in Sala Grande, ci dirigiamo verso lezione, tra l'altro, l'ultima prima delle vacanze.

**NARRA DRACO**

-"Noah dove passerai le vacanze?"-

-"Penso di rimanere qui a scuola, perché?"-

-"Sai se rimane qualcun altro?"-

-"Io,Luna e Blaise di certo. Vuoi unirti a noi?"-

-"No no. Preferisco tornare a casa"-

-"Ok, ci salutiamo dopo"-

Finita la lezione pomeridiana mi avvio verso la biblioteca per prendere qualche libro da leggere durante le vacanze. Entro e vedo il trio grifondoro con Arya, seduto sulle poltrone. Lei si alza e va a rimettere un libro apposto per poi prenderne un altro ... o almeno, provando a prenderne un altro. Mi sembra di rivivere il primo giorno in cui l'ho vista, nascosta tra gli scaffali che nessuno guarda mai e la seguo con lo sguardo.

Mi avvicino allo scaffale, davanti al quale è sulle punte per arrivare a una mensola. Mi posiziono dietro di lei, e si gira di scatto. Afferro il libro che mi sembra di aver capito voglia prendere e glielo metto sulla mano. Non dice una parola ma percepisco il suo imbarazzo : quasi più forte della prima volta che ci siamo visti.

-"Grazie"- dice

-"Di niente"- dico io rimanendo poco distante da lei

-"Torno a casa per le vacanze e stasera parto, quindi se vado è meglio..."-

-"Si certo"- le dico. Mi allontano per farle spazio e prima che lei vada via, le afferro il braccio delicatamente e le chiedo:

-"Mi credi?"-

Dopo esserci guardati negli occhi per almeno 7 secondi, mi risponde:

-"Si"- con le lacrime agli occhi, e quando provo ad avvicinarmi a lei, lei continua: "Ti credo, so che non è successo nulla tra te e Pansy e so che l'hai respinta"- si asciuga gli occhi umidi e io le accarezzo la guancia, ma come se non volesse davvero scansa la mia mano con il suo dolce tocco, la stringe e continua-"Ma questo non cambia niente per me"-. 

Le lascio la mano e le dico -"Per me sì, e ti ringrazio"-

Quasi sussurrando, con la testa bassa dice -"Buone vacanze Draco"-

-"Buone vacanze Arya"- e la guardo andare via.

Mi conoscono come quello tossico, come il predatore, ma non sanno che sono preda anch'io di una cosa: la paura. Paura di mio padre, paura di restare solo, paura di perderla. Ho un cuore, ma a tutti piace darmi il ruolo del cattivo e quella parte di me prende il sopravvento. Quella notte non l'ho tradita, non ho fatto nulla con Pansy e anche se la mia anima si sente sollevata ora che lo sa, il mio cuore è più pesante che mai: l'ho davvero guardata andare via.

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