5. Guai in Vista

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Un po' di tempo dopo...

«Sei praticamente ossessionato da quel libro, quasi ci dormi insieme e non ti chiedi di chi sia questo "Principe Mezzosangue"?»

Siamo a Hogsmeade per un pomeriggio di libertà. Nevica e il paesaggio intorno a noi è completamente ricoperto del candido bianco della neve. Come una bambina prende un fiocco sulla lingua, lasciando che mi si sciolga sul palato.

«Non ho detto di non esserlo e non ci dormo insieme, Hermione.» risponde leggermente accigliato mio fratello.
«Beh...io invece sono andata...»
«In biblioteca.» completiamo noi altri in coro. Era palese, conoscendola. Senza contare che io ho partecipato attivamente alle ricerche sebbene non ne avessi la minima voglia.
Herm ci fulmina. «E niente, nessuno riferimento.» dice poi con un sorrisetto.

A questo punto lo sguardo di Harry si ferma su Lumacorno e il professor Vitius che si stanno salutando. Il primo dicendo che ora andrà a fare un salto ai Tre Manici di Scopa.
«Volete una burrubirra?»
Tutti annuiamo, lo seguiamo e quando arriviamo mio fratello fette in pratica il suo piano. Fa sistemare me e Ron dalla sua parte e Hermione con Tancredi -che è venuto per la compagnia- ai suoi lati in modo che lui sia ben visibile.
Dopo esserci sistemati, arriva il cameriere. «Cinque burrobirre con lo zenzero nella mia.» ordina Hermione e lui segna per poi correre a preparare l'ordine.

«Oh miseriaccia! Verme viscido.»
Ron ha appena visto Ginny con Michael, intenti a sfiorarsi con dolcezza.
«Si stanno solo tenendo la mano, Ronald.» gli fa notare Hermione. «E si sbaciucchiano...» aggiunge con una smorfia. Tancredi assiste a tutta la scena e io so che questo lo ferisce perché credeva di poter tornare e riportare le cose come erano prima.
Non aveva contento la possibilità che la Weasley fosse impegnata e io vorrei aiutarlo, ma...come posso farlo?

Lo chiamo con un cenno e gli intimo di non pensarci. Lui annuisce e intanto arrivano le nostre bevande. Quindi si gira e ne beve un sorso per mantenere la calma. Non è geloso, ma non vuole guardare e come biasimarlo. Anche a me non farebbe piacerebbe guardare una scena simile.

«Vorrei andarmene.» dichiara Ron alzandosi, pronto. Hermione lo prende per il polso e lo blocca «Cosa? Non dirai sul serio.»
«Si dal caso che sia mia sorella.»
La ragazza allora scrolla le spalle. «E allora? Credi che se ne andrebbe se vedesse voi due?» lancia la sua frecciatina di fuoco con uno guardo a entrambi e vorrei solo sprofondare.

Lui mi guarda per un momento mentre io faccio finta di niente e bevo. Ripenso al nostro bacio sul treno e un calore famigliare mi invade, poi però mi si para davanti il viso di Blaise.
Così differenti, sia di aspetto che di carattere...eppure, entrambi perfetti.

Il Serpeverde lo vedo ogni tanto a lezione di Astronomia, si siede sempre accanto a me e qualche volta azzarda persino a prendermi la mano sotto il banco quando è certo che nessuno lo veda. Il Grifondoro al contrario, mi lascia di continuo occhiate vuote e impossibili da decifrare. Mi chiedo se questo non significhi che per lui, nonostante ciò che dice Harry, orami non contro più niente. Sono solo la sorella del suo migliore amico che deve sopportare per pietà perché nel gruppo.

L'imbarazzo si fa strada e per un po' nessuno più dice nulla fino a quando Harry non alza la mano, salutando Lumacorno che viene verso di noi. «Harry, ragazzo mio!»
«Signore che piacere vederla.» si stringono la mano come vecchi amici
«Altrettanto.»
«Cosa la porta qui?» chiede quindi mio fratello, continuando la conversazione.

Se non fosse per Silente, non si sarebbe mai spinto a chiedere cose del genere a un professore. Più che altro perché non la stessa confidenza che aveva con Lupin o Moody (anche se era un impostore). L'unico con cui si sia mai aperto seriamente, tuttavia, resta il preside che sempre più spesso è solito a chiedergli cose. Non sempre così fattibili, soprattutto.

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