Tranquilla Ester, andrà tutto bene. Promesso.
Continuo a ripetermi questa frase da ieri, ma la parte più profonda di me sembra non averla ancora accettata.Bassano alla porta e io finisco di sistemarmi l'orecchino, poi apro. «C'è il tuo principe.» mi inferma Lavanda ammiccando sull'ultima parola. Io sbuffo e annuisco per poi prendere e andarmene fuori dal dormitorio e dalla sala comune senza degnarla nemmeno di uno sguardo.
Arrivo in corridoio e vengo afferrata dall'abile mano di Blaise che mi porta dietro il muro come se il nostro incontro fosse un segreto indiscreto. «Scusa. Troppo avventato?» si allontana, leggermente imbarazzato.
Io nego con la testa «No, va bene.»
La spontaneità non è un male, anzi. Va bene se usata saggiamente. Allarga le labbra in un sorriso di rimando e mi offre il braccio come un vero gentiluomo. Accetto il suo invito, afferrandolo senza ripensamenti, convincendo me stessa che è la cosa giusta.
Vuole solo esser gentile e questo non posso negarglielo.Tra una chiacchierata e l'altra, parlando del più e del meno in generale e facendoci anche qualche bella risata ogni tanto, arriviamo a Hogsmeade e tutto va a meraviglia. Blaise è così carino e premuroso, proprio come lo ricordavo e adoro il fatto che questo aspetto di lui non sia cambiato. Lo rende diverso dagli altri suoi compagni di casa e credo sia per questo che mi sta a cuore.
Arriviamo davanti all'entrata dei tre Manici di Scopa e lui si fa un momento avanti per controllare il da farsi. «Oh, no! C'è Malfoy. Andiamocene, ti prego.»
Subito vorrei ribattere chiedendogli perché non gli va di vedere il suo amico, ma i suoi pensieri sono più veloci e mi rispondono senza sforzo. Hanno litigato perché non vuole che esca con me. Capisco e acconsento, afferrandogli il braccio e portandolo verso il limitare del paesino e proseguendo poi per andare al lago.Blaise si lascia accompagnare senza costrizioni, osservandomi con la coda dell'occhio di tanto in tanto fino a quando non arriviamo davanti alla superficie d'acqua che con l'inverno alle porte, sta iniziando a ghiacciarsi.
«Venivo spesso qui a pattinare, fino a qualche tempo fa. Per liberare la mente.»
Accenno un sorriso che poi diventa un po' amaro. Lui se ne accorge e mi guarda incuriosito «Non è più così?»
Prendo coraggio. «Diciamo che in questi ultimi due anni, ho avuto poco tempo per farlo.» rispondo secca, fredda come il ghiaccio. Lui annuisce e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Mi ammarra per un secondo, il viso più vicino di quanto non me ne fossi accorta finora.
«Ester, io so che tu pensi a...» si blocca, preso dal momento. Mi carezza la guancia col pollice, non staccandomi gli occhi onice di dosso. «Ma non posso far a meno di chiedermi se in un'altra circostanza, non mi daresti comunque anche solo una possibilità.»Le sue parole mi irrompono nella testa e mi paralizzano. Sono così dolci e poetiche. Nessuno mai ha osato prima di lui dirmi qualcosa del genere...a parte Draco, ma per messa in scena. Quelle di Blaise, ora, invece sono sincere e credo che sia questo l'elemento che le rende davvero speciali.
Sta per baciarmi, sfiorarmi e io credo di esser pronta...quando una voce ci richiama all'ordine. Quella di una persona che non vedo ne sento per lettera da tanto tempo.Mi giro, allontanandomi dal Serpeverde che -giustamente, come me da un lato- resta piuttosto deluso da questa intrusione. Lo so che è strano, ma per un attimo ho desiderato davvero che mi prendesse. Si dice che l'amore nasce da pochi istanti e a volte anche da un solo bacio.
Se questo bacio mi avrebbe fatto dimenticare il suo?
Se dopotutto io e Ron non fossimo destinati?
Blaise è un ragazzo stupendo, potrei aggrapparmi a lui ed esse certa di non affondare mai. Nemmeno con l'alta marea o nei momenti più brutti e freddi.
Comunque, a pochi metri da me c'è Tancredi Caloi. Appena realizzo che è lui, mi illumino e gli corro incontro. Mi prende al volo e mi abbraccia forte per poi lasciarmi. «Sono arrivato in un brutto momento?» chiede lanciando un'occhiata discreta a Blaise che ci raggiunge, ma rimanendo a distanza.
Nego con il capo, anche se non è la verità. «Che ci fai qui? Ti hanno licenziato al Ministero?»
«Oh, no! Sono braccio destro di Bill, ho solo qualche giorno di vacanza...diciamo.» risponde mimando le virgolette.
«Fantastico! Gli altri saranno felici di vederti.»
«Lo spero...» ribatte leggermente meno entusiasta. Io allora entro nella sua mente, poi gli sorrido incoraggiante. «Specialmente lei.» gli dico posandogli una mano sulla spalla. Lui respira a fondo e ringrazia con un cenno.
«Beh, meglio che vada. Ho un invito da parte di Silente.»
«In pratica anche se sei di riposo, hai da fare.» gli faccio notare, ridendo divertita.
Mi fa l'occhiolino e comincia ad andare, a lunghi passi mentre io e Zabini torniamo ad essere soli.

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Salvation
FanfictionSequel di Vulnerable || Ron Weasley. [è necessario leggere il racconto precedente per comprendere al meglio questo, visto che è il seguito] Ester e suo fratello non hanno ancora scoperto tutti i segreti dietro le proprie cicatrici e abilità, ma sono...