Capitolo 61

1.1K 37 1
                                    

Quando arrivai al parcheggio, il pick-up di Zack era già lì. Mia mi aveva scritto il numero della stanza ma ero stata qui solo una volta e non ricordavo quale fosse l'ingresso giusto.

Con la coda dell'occhio riconobbi una luce rotta all'esterno e corsi verso l'ascensore più vicino. Era una tortura aspettare che arrivasse l'ascensore e stavo per salire tre piani a piedi quando suonò e la porta si aprì.

Nel momento in cui uscii dall'ascensore, sentii delle urla. I vicini erano in corridoio, scrutando verso la stanza in fondo. 

"Potete entrare tutti," dissi loro con il sorriso più grande che riuscii a fare, spingendoli nelle loro stanze. "Non preoccupatevi! Va tutto bene!"

Cominciarono a rientrare nelle loro stanze e io mi diressi verso la stanza. La porta era socchiusa e nell'istante in cui l'aprii, qualcosa mi volò addosso. Un vaso colpì la porta vicino alla mia testa e il vetro andò in frantumi sul pavimento.

"Zack, allontanati da lui!" urlai.

Mi dava le spalle mentre inchiodava Marcus al pavimento, colpendo il viso di Marcus senza fermarsi. I muscoli del suo braccio si flettevano a ogni colpo, ognuno più forte del precedente.

La mano di Marcus si allungò per afferrare la maglietta di Zack e girarlo, premendogli il ginocchio contro il petto. C'era del sangue sul pavimento ma non ero sicuro di chi fosse.

Marcus iniziò a prenderlo a pugni, gridando, "Non è un grosso problema!"

Zack lo spinse. "Lei è la mia ragazza!"

Riuscì a sbatterlo ancora a terra.

"Era solo un bacio, cazzo!" gridò Marcus.

Zack gli afferrò il colletto, fermando i pugni per guardarlo. "Non lo voleva!"

"Fattene una ragione!" urlò Marco. "Cristo, ottieni sempre tutto!"

"E allora?! Hai dovuto farle del male?!"

"Lo voleva. Ecco perché ti ha mollato!"

Marcus sfuggì dalla presa e cambiò le posizioni, afferrando una bottiglia dal pavimento e usandola per prendere a pugni Zack.

"Marcus, scendi!" gridai, afferrandolo per la vita.

Cademmo entrambi a terra e sentii un pezzo di vetro incastrarsi nella schiena. Rotolai di lato e Zack si rialzò, avvicinandosi e colpendolo di nuovo.

"Zack, allontanati da lui," lo avvertii. "Smettila!"

Il corpo di Marcus iniziò a farsi molle Zack non si fermò. Lo prese a pugni finché Marcus non smise di reagire.

"Smettila, Zack!" urlai. Si fermò con il pugno alzato, fissando in basso Marcus e respirò affannosamente.

Corsi alla porta e la aprii.

"Ora!" Io avvertii.

Zack fissò Marcus. "Se mai mi rivedrai, è meglio che inizi a correre."

Marcus rise mentre Zack si alzava, furioso, e si precipitò fuori dalla porta. Chiusi la porta dietro di noi e ci dirigemmo verso l'ascensore in silenzio.

The Stadium's Star ▪︎✔️ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora