Capitolo 14

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"Com'è andata?" chiese Mia.

Fissai l'esame di metà trimestre tra le mie mani, distrutta.

"Non bene,"  dissi. Con una smorfia, infilai il test nella borsa e cercai di schiarirmi le idee.

"Aw," disse, avvolgendomi in un abbraccio. "Va tutto bene, ragazza. È stato difficile. Sai cosa dovresti fare?" Si tirò indietro e mi guardò. "Stasera di al tuo ragazzo di scoparti finchè non ti dimenticherai di questa stupida lezione del cazzo."

Forzai un sorriso. "Mi dispiace deluderti, ma stasera non ci sarà nessuna scopata. Siamo entrambi così occupati che non vedo Zack da lunedì."

"Allora trova un altro ragazzo per la notte," disse semplicemente.

Questo mi fece ridere. "Cosa? No!"

"Fallo e basta, ragazza. Nessuno deve saperlo."

"Sei divertente," dissi.

"Lo so. Eppure in qualche modo sono ancora single," disse, agitando i capelli. "Seriamente, però. Stasera esco, se vuoi puoi venire."

"Non è giovedì?"

"E quindi?" Si spinse in avanti. "Se ci sono io, è sempre festa".

Risi. "Voglio uscire dalla mia stanza per la notte...Pre festa da te?"

"Come sempre," disse. "Lascia fare tutto a me. Sarai ubriaca marcia ancor prima di lasciare la stanza."

••••

Beh, non aveva torto.

Erano appena le undici di sera e la mia vista era già deliziosamente sfocata. Mia cantò biascicando le parole mentre le nostre braccia si stringevano l'una intorno all'altra. Non eravamo nemmeno arrivate ​​alla festa, ma ad ogni altro passo rischiavo di cadere.

"Ti voglio taaanto bene," disse Mia. "Sei così sexy."

"Sono un po' sexy," dissi poi mi scappò una risatina.

Katy si frappose tra noi, la mamma designata per stasera. La sua coinquilina, Yvonne, tenne in braccio Mia ma durò solo un secondo prima che Mia sfuggì alla sua presa e mi corse accanto.

"Diavolo sì che lo sei! Guardami! Fammi nuotare in quegli occhi oceanici," disse Mia.

"I miei occhi sono marroni," misi il broncio.

Non rispose, si limitò a stringere il braccio intorno a me. La sua mano sfiorò il mio seno.

"Ahia!"

"Scusa," borbottò Mia. "Scusa, scusa. Sono così carine. Volevo solo toccarle."

"Ma che cazzo," dissi, ma la mia voce venne bloccata dalle mie risate. "Uffa, ci siamo già?"

"Là!"

Entrammo in casa: Mia, io, Katy, poi Yvonne. Mia spinse via le persone per raggiungere il centro.

"Scusate!" gridò, facendosi strada mentre mi teneva per mano. "Spostatevi!"

"Scusa," mi scusai per lei. Le persone ci lanciarono occhiatacce mentre Mia si alzò in piedi. "Scusa!"

"Smettila di scusarti!" ordinò Mia. "Non meritano la tua gentilezza! Vieni qui!"

Le sue braccia mi avvolsero e i suoi fianchi si agitarono a un ritmo che non era a ritmo con la musica. Cominciai a muovermi con lei. Tutto era nero tranne i LED arcobaleno sulla parete. La mia mano sinistra si allungò per toccarne uno.

Improvvisamente, invece di una mano, il mio palmo destro afferrò l'aria. Sentii Katy staccare le mie dita dalle sue e iniziò a scomparire tra la folla con Yvonne.

"Katy?" Non si voltò indietro. "Katy, aspetta!"

"Devo fare pipì!" Annunciò Mia.

Mi trascinò con sé in bagno, era incredibilmente forte per una persona così piccola. Anche se, la me ubriaca era in grado di opporsi molto. Cercai Katy e Yvonne mentre arrancammo tra la folla ma non le trovai da nessuna parte.

Mi sedetti fuori dal bagno per sorvegliare la porta di Mia. Mentre ero seduta, i miei occhi diventarono sfocati. Tutto era arcobaleno e l'impulso irrefrenabile di chiudere gli occhi e dormire proprio lì mi avvolse. Cercai di tenerli aperti ma le palpebre sembravano pesanti.

Forse se mi fossi alzata in piedi, sarebbe andata meglio. Usando le mie mani, provai a sollevarmi dal pavimento.

La porta si aprì e Mia uscì incespicando. Inspirai profondamente, mi alzai e cercai di bilanciarla con il mio braccio sinistro. Con la mano destra, presi il telefono e composi il numero di Zack.

Nessuna risposta.

"Vieni," mormorai a Mia. "Dovremmo trovare Katy e Yvonne."

Borbottò qualcosa di incoerente. Continuai ad allungare il collo per cercare tra la folla i capelli biondi di Katy, ma tutto era troppo distorto perché io potessi persino vedere.

"Mia, dovremmo trovare Katy!" Dissi.

"È con Yvonne. Non è nemmeno ubriaca!" rispose. "Lei non ha bevuto niente. Niente!"

Feci di nuovo il numero di Zack e aspettai una risposta. Partiva la segreteria telefonica ma non lasciai nessun messaggio.

Mi scappò un sospiro e decisi di lasciarla ballare. Solo per un minuto. Sembrava troppo felice per fermarsi.

The Stadium's Star ▪︎✔️ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora