Nel momento in cui aprii gli occhi, sapevo di essere fottuta. E fottuta in senso positivo.
Zack finì di cambiarsi la maglietta e catturò il mio sguardo ancor prima che io potessi continuare a far finta di dormire. Tuttavia, feci del mio meglio, chiudendo gli occhi e non muovendo un muscolo.
"Amelia, quanto pensi che sia stupido?" disse.
Facendo una smorfia, aprii gli occhi e mi sedetti. "Scusa. Posso lavarmi i denti?" Se mi aspettava una strigliata, il minimo che potevo fare era non avere l'alito mattutino.
Sbattè le palpebre. "Va bene. Sbrigati."
Trovai il mio spazzolino da denti nel suo bagno e mi lavai lentamente per darmi il tempo di provare a ricordare la scorsa notte. In particolare, la parte in cui ero svenuta. Non riuscivo a ricordare niente. Era vuoto come la mia testa durante un test.
Mi porse un bicchiere d'acqua mentre uscivo e portò la sua sedia davanti al letto. Ci sedemmo uno di fronte all'altro in silenzio. Mi sembrava di star ricevendo una punizione. Probabilmente era così.
Forzai un sorriso. "Ti sei allenato ultimamente? Sembri davvero-"
"Bel tentativo," interruppe e poi sospirò. "Ti senti bene?"
"Sto bene"
"Quanto ricordi di ieri sera?
Premetti le labbra insieme. "Abbastanza."
"Amelia, devi conoscere i tuoi limiti."
"Conosco i miei limiti." Avevo semplicemente scelto di superarli.
"Ovviamente no," scattò. Espirò. "Conoscevi quei ragazzi con cui eri?"
"No. Katy li ha incontrati quella notte. Non volevo uscire con loro, ma continuavano ad aggrapparsi a Mia e stavo solo cercando di vegliare su di lei."
"Ti ha colpito, Amelia! Cosa sarebbe successo se non fossi venuto?"
Lo guardai. "Sto bene, Zack."
"Bene, Amelia?" La sua voce si alzò. "Arrivo lì e un tizio a caso che non conosci ti tiene in un vicolo e ti schiaffeggia, cazzo. Eri così ubriaca, eri sdraiata sul pavimento svenuta. Cazzo, sai quanto è stato spaventoso?"
"Sono stata irresponsabile," dissi. "Ma non è colpa mia se un tizio mi ha colpito."
"Devi essere più prudente."
"Mi dispiace. Stavo passando una brutta giornata. Succede."
"Quindi sei uscito e hai bevuto finché non sei svenuta?" disse. "Cos-" Respirò, cercando di calmarsi. "Cosa sta succedendo?"
"Niente!"
"Non mentirmi, Amelia."
"Davvero," dissi con forza. "Sto bene. Volevo solo... volevo per una notte lasciar andare."
Lui aspettò. "Lasciar andare cosa?"
Mi fermai, riflettendo su quanto dirgli. Quanto preoccuparlo ancora di più. "Non ho passato l'esame di metà trimestre".
"Si tratta di questo?" chiese.
Passarono un paio di secondi prima che aggiungessi, "Se non alzo i voti, perderò la mia borsa di studio."
Aspettò che io continuassi mentre mi fissavo le dita. Un minuto passò. Poi un altro.
"E... i miei genitori hanno minacciato di tagliarmi fuori. L'hanno sempre usata come minaccia ma...penso che siano seri."
Le sue sopracciglia si corrugarono. "Perché non me l'hai detto?" chiese.
"Non voglio preoccuparti. E io...ti ho fatto scegliere il Michigan invece della scuola dei tuoi sogni in modo che potessimo stare insieme, ma ora potrei essere cacciatoa" Un sorriso senza emozioni si formò sulle mie labbra. "Divertente, vero?"
"Amelia," disse. Non mi hai fatto scegliere niente, non è nemmeno una fottuta scelta, non riesco a immaginare la mia vita senza di te."
Mi morsi il labbro per impedirgli di tremare, "Ugh, perché non puoi essere solo uno stronzo così non mi sento così in colpa?" Dissi per scherzo, ma venne fuori sul serio.
"Se succede di nuovo, lo sarò," disse, guardandomi negli occhi in modo da capire. "Se qualcuno ti tocca di nuovo, non mi tratterrò."
Scossi la testa. "Non avresti dovuto prendere a pugni quel ragazzo."
"Questo è l'unico rimpianto della notte che hai?" disse Zack.
"Devi stare più attento. Hai una carriera in gioco. La gente ti sta guardando. Quello che ha fatto non andava bene, ma non puoi picchiare le persone ogni volta che sei arrabbiato con loro".
I suoi occhi lampeggiarono. "Che tipo di ragazzo si sarebbe semplicemente seduto e avrebbe lasciato che uno stronzo mettesse le mani sulla propria ragazza?"
"So che l'hai fatto per proteggermi, ma mi preoccupo solo che tu vada troppo oltre. Non voglio che tu rischi nient'altro per me."
"Allora non cerca di proteggermi," disse. "Non tenere tutto per te perché pensi che mi appesantirà. Amelia..." Mi guardò dritto negli occhi. "Ci sarò sempre se hai bisogno di me."
Mi chinai in avanti, gettandogli le braccia al collo e nascondendo la faccia contro di lui. Il suo battito era forte contro il suo petto.
"Non succederà più," sussurrai. "E' solo che... ho passato un periodo difficile e..." Mi strinse più forte e mi sentii espirare. Le parole uscirono a malapena. "Non so cosa sto facendo."
"Lo scopriremo insieme," disse. "E se devo trovare un lavoro-"
"No," dissi, allontanandomi. "Ecco perché non volevo dirtelo. Ci penserò io."
"Non allontanarmi." Mi strinse più forte le mani, impedendomi di farlo ancora. "Preoccupati. Sfruttami. Non mi interessa. Sono sempre qui per te, va bene? Non sei solo." Le mie labbra si schiusero e annuii. Allungandomi, avvolsi le braccia intorno attorno a lui e chiusi gli occhi.
Non ero sola.
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The Stadium's Star ▪︎✔️ (Italian Translation)
Fiksi RemajaUna notte fatale ha cambiato tutto. Da quando i mondi di Amelia e Zack sono entrati in collisione, hanno superato un ostacolo dopo l'altro per mantenere la loro relazione. Dopo anni di distanza, la studentessa modella e la stella del football si riu...