Capitolo 57

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Mi svegliai col profumo di zucchero bruciato. Mi avvolse come una coperta e mentre i miei occhi si aprivano nell'oscurità, le mie viscere sembravano essersi sciolte.

Il mio respiro si bloccò quando sentii un lieve sbuffo e mi accorsi del petto premuto contro la mia schiena. Le braccia di Zack si stringevano intorno a me, familiari come un vecchio amico. Mi bloccai, ascoltando il ritmo regolare del suo respiro. Muovendomi lentamente, mi girai in modo da trovarmi di fronte a lui.

Sembrava più piccolo quando dormiva. Innocente.

Così facile da prendere a pugni, non potei fare a meno di pensare tra me e me.

Il minuscolo sorriso sulle mie labbra svanì mentre allungavo una mano in avanti, facendo attenzione a non svegliarlo. Il mio pollice si posò sulla sommità del suo zigomo, gli sfiorai la guancia al ritmo del suo respiro.

Ricordai tutte le notti che avevo passato a letto, fissando il modo in cui le sue ciglia gli si aprivano a ventaglio sulle guance, chiedendomi come questo ragazzo potesse essere mio.

Un giorno, ringrazierai te stessa per averlo lasciato andare.

Il mio cuore fece un po' male ma non tolsi la mano. Mi addormentai troppo in fretta.

Quando mi svegliai la seconda volta, l'area accanto a me era vuota e fredda. Mi sedetti e cercai di raccogliere i miei pensieri. Le immagini di Zack mi ingombravano il cervello e cercai di filtrarle.

Avevo sbagliato a chiedergli di restare ieri sera. Perché l'avevo fatto?

Qualcuno mi chiamò fuori dalla tenda, quindi mi sporsi in avanti per aprirla e Anthony entrò con una bottiglia d'acqua.

"Buongiorno," disse, porgendomi la bottiglia d'acqua. La bevvi assetata, cercando di combattere il dolore della gola secca dovuto a tutto l'alcol.

"Grazie," dissi. "Che ore sono?"

"Quasi le due del pomeriggio," rispose. "Vuoi parlare di cosa è successo ieri sera?"

Sbattei le palpebre. "Che cosa?"

"Torni tardi con il tuo ex e dormite nella stessa tenda."

I miei occhi si trasformano si sbarrarono. "Eri sveglio?"

"Qualcuno doveva assicurarsi che voi due tornaste vivi," disse Anthony. "Ero a dieci minuti dal chiamare il 911 quando siete tornati."

"Ci siamo persi," dissi. Mi sfuggì un sospiro e mi lasciai andare all'indietro, con calci e pugni in aria. "Agh, perché l'ho fatto?"

"Perché non avresti dovuto?" disse Anthony. "Voglio dire, se potessi avere quelle braccia intorno a me, io-"

Colpii Anthony con il mio cuscino.

"Ehi!" esclamò. "Ma seriamente, il sesso riparatore non è molto meglio di-"

"Non abbiamo fatto niente," dissi in fretta. Naturalmente, i miei pensieri traditori tornarono a ieri sera.

La mia faccia diventò rossa e Anthony ridacchiò. "Ah! Guarda che faccia, sporcacciona-"

Prima che potesse finire, aprii la cerniera della tenda e gli afferrai il polso per tirarlo fuori.

Proprio mentre stavo per uscire, vidi Zack davanti alla tenda con un piatto di cibo in mano.

Si fermò quando mi vede. I suoi occhi si spostarono da me alla mia mano sul polso di Anthony e infine al piatto di cibo.

Quello è per me?

Lasciai andare Anthony immediatamente ma fu troppo tardi. Stava già andando via.

The Stadium's Star ▪︎✔️ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora