A ghost...

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Tutto okay,solo un piccolo mancamento dico alzandomi dal pavimento...


Risi di me stessa pensando che solo alcuni secondi fa credevo di essere morta,che stupida!


Mi aggiustai il vestito che per la caduta si era alzato,poi,diedi un rapido sguardo al grande orologio: caspita erano gia le due!

Mia madre mi aveva ordinato di stare a casa per mezzanotte al massimo!


Cazzo sono nei guai!...penso


-EMILY! EMILY! ODDIO NO! EM! EM!


Riconosco la voce del mio migliore amico Liam...


-Ehi Liam,calmo,va tutto bene sono solo caduta,sono apposto,davvero!

dico rivolgendomi al mio amico


Lui sembra non curarsene a corre verso di me...


La sua corsa scatena tanti gridi e facce spaventate nella mia direzione


-Che avete da guardare gente? dico con un certo tono irritato..."Non siete mai caduti voi?" aggiungo


Totale indifferenza


Alcune ragazze che conoscevo di vista iniziano a piangere sento un:

-"Chiamate l' ambulanza presto!"


Poi,il suono della sirena dell'ambulanza...


Mi giro di scatto sentendo la voce di mia madre:


Cavoli,mi sarà venuta a prendere...penso


Invece lei e li' inginocchiata sul freddo pavimento... le mani nei capelli nel gesto di una disperata sofferenza,la sento gridare il mio nome con la voce strozzata dal pianto...


"Ehi mamma sono qui..." dico agitando una mano,ma lei guarda altrove


Vedo amici e conoscenti che piangono sussurando o urlando il mio nome...


"Ehi brutti imbecilli sono qui!" urlo

"CASPITA SONO IN MEZZO A VOI" continuo


Mi ignorano,un infermiere appena sceso dall' ambulanza si avvicina,non posso fare a meno di sentirmi in colpa per aver urlato in quel modo,in fondo,qualcuno si è sentito male se l' ambulanza è qui...


Deduco che la vittima si chiami Emily e che sia morta...mi trovo a pregare in silenzio per lei,con un po' di sforzo a causa dell'alcol che ho ingerito cerco di ricordare la lista degli invitati che Blaily,la festeggiata,mi aveva mostrato quella mattina,ma certo ora ricordo di Emily oltre a me alla festa ne erano state invitate solo due:

Emily Carter ed Emily Valentine


Non le conoscevo bene,ma le poche volte che avevo avuto l'occasione di incontrarle mi erano sembrate simpatiche e disponibili,mi dipiaceva davvero per una di loro,una lacrima bagnò la mia guancia e mi feci spazio tra la folla per riuscire a vedere chi era la sfortunata...


Vidi due infermieri mettere il suo corpo con delicatezza sulla stampella,con calma,ormai era già morta...lo capivo dalle loro facce e da quelle dei presenti...


FLASHBACK

-Nonna James mi dice che sono morta!

dico piangendo alla nonna


-Calmati Em,non dar retta a tuo fratello,non sei morta!


-Davvero? dico asciugandomi le lacrime


-Certo piccolina,hai solo 5 anni...


-E nonna come si fa a capire di essere morti?


-Oh Emy,capirai di essere morta quando potrai vederti senza che sia uno specchio a riflettere la tua immagine...


-Quindi non sono morta? dissi sorridente


-Certo che no piccolina...


FINE FLASCHBACK


Nessuno specchio a riflettere la mia immagine,nessun sorriso,potevo vedermi,perchè quella ragazza,quella ragazza senza vita,quella Emily che era morta,quella,ero io.





Spazio autrice:


Spero vi piaccia,non aggiungo più nulla per evitare di togliere quell' atmosfera tenebrosa che spero di aver creato,ahahah...


Comunque,mi raccomando continuate a leggere se volete sapere cosa ne sarà di Emily.. ;)

Baci xxx


-Alexsis

Dear diary,I think I'm a ghost...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora