capitolo 5

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Mamma mi si parò davanti appena misi piede in casa "chi era quello?" La guardai sorpresa "un mio compagno di scuola perché?" Lei mi guardò strana "è un umano" alzai un sopracciglio "già" papà urlò dalla cucina che era pronto da mangiare ma mamma non si mosse di un millimetro "che intenzioni hai? Lo sai vero che lui non può darti quello che desideri realmente" spalancai gli occhi come al solito andava a parare conclusioni affrettate "oddio siamo solamente amici non devo mica sposarmelo" mamma incrociò le braccia al petto "ci sei uscita insieme e lo sai che noi usciamo solamente se vogliamo accoppiarci con chi usciamo" sbuffai superandola "mamma non intendo fare dei cuccioli con lui se è quello che pensi e non siamo più all'età della pietra" andai in cucina prendendo un succo dal frigo, ritrovandomi mamma davanti (di nuovo) che mi guardava accigliata, alzai gli occhi al cielo "oooh maddai mamma smettila cazzo" salutai papà e mi misi a tavola divorando la carne al sugo con patatine prima di scappare fuori "dove vai?" Sbuffai "a farti tanti bei nipotini" la sentii urlare e risi prima di scappare via.

Certe volte non la sopportavo proprio, sapeva rompermi le scatole come nessun'altra al mondo ma non potevo biasimarla, con una figlia testarda come me nessuna sarebbe riuscita a sopportarmi, come aveva fatto lei e come fa tuttora.

M'inoltrai nel bosco ero pronta alla muta quando percepii un rumore non molto lontano da me, curiosa andai verso il rumore, anche qui voi mi direste che sono un'idiota e che dovrei scappare il più lontano possibile, perché rischio di imbattermi in un assassino spietato e senza pietà o in saw, però per quanto quel film sia bello nessun umano è riuscito ancora a fare un giochetto simile, poi chi diavolo si fa suggestionare così tanto dagli horror da averne perennemente paura? Scossi il capo che strani pensieri mi giravano per la testa.

Finalmente arrivai nel punto in cui avevo sentito il rumore e con mia sorpresa vidi daniel gironzolare in cerca di qualcosa. lo seguii zitta e senza fare il minimo rumore, ma sbadatamente misi male un piede e crollai a terra come un sacco di patate, alzai un polverone "ouff".

Rimasi immobile cercando di capire se daniel mi avesse sentita ma non percepii nessun altro rumore, così mi rialzai tirandomi via di dosso la polvere e scuotendo i capelli che mi si scompigliarono tutti. guardai in giro cercando daniel, che a quanto pare era sparito, volatilizzato praticamente, uscii da dietro i cespugli e continuai a camminare cercandolo.

Dove diavolo era finito? E cosa cercava? Camminai per un tratto seguendo il suo profumo, finché non persi del tutto la sua traccia "mannaggia, mannaggia, mannaggia" pestai i piedi a terra sentendo un rumore alla mia sinistra, immediatamente mi accovacciai a terra ringhiando, pronta a balzare con i canini fuori sopra a chiunque mi stesse seguendo. vedendo un coniglietto balzare fuori dal suo nascondiglio ritrassi i canini e rilassai i muscoli rimettendomi in piedi, che scema che sono!

Un lupo grigio mi saltò addosso cogliendomi di sorpresa e facendomi finire a terra con lui sopra di me, iniziò a ringhiarmi contro, gli ringhiai anch'io in risposta e lui cercò di mordermi. Così con una ginocchiata lo feci rotolare via, balzai in piedi correndo via velocemente. dovevo trasformarmi se volevo combattere ad armi pari con il lupo che ora mi stava seguendo! non avevo tempo, così irritata saltai un albero caduto e completai la muta in aria. al dolore delle ossa prese posto l'istinto di sopravvivenza che mi fece voltare aspettando il lupo che non tardò ad arrivare.

Lui subito si fermò davanti a me ringhiante, lo guardai pronta allo scontro e così mi saltò addosso.

Lo schivai mordendogli una zampa facendolo ululare, ma subito si rialzò facendomi una finta a sinistra, per poi saltarmi addosso da destra mordendomi il bacino, rotolammo a terra tra morsi, graffi e sangue quando il lupo nero della sera precedente inaspettatamente apparve dal nulla, scagliandosi addosso al lupo grigio che rotolò contro un masso guaendo. mi rialzai e il lupo nero mi si mise davanti ringhiando contro quello grigio che si rialzò anch'esso, ululando. sbarrai gli occhi quando sentii altri ululati provenire da diversi punti del bosco, ci hanno accerchiati! era una trappola.

Morsi la coda al lupo nero e lo tirai facendolo voltare, guaii facendogli segno di scappare ma lui puntò i piedi insistente, non ce l'avremmo mai fatta, in base alle mie statistiche avremmo dovuto affrontare 11 lupi in tutto. dovevo avvisare i miei genitori e subito anche, così corsi via verso casa lasciando il lupo nero da solo. sapevo che lo avrebbero preso per codardia il mio gesto, ma non stavo scappando, stavo andando a chiamare rinforzi.

Avanti più veloce! andavo alla velocità della luce prima di arrivare a casa. ululai con tutto il fiato che avevo in corpo e i miei genitori corsero fuori di casa insieme a tutto il villaggio "luna?" gli ringhiai contro pestando i piedi e correndo via. sentii il mio branco ululare, bene mi stavano seguendo, corsi velocemente nel posto dove avevo lasciato il lupo che ora era a terra con davanti altri 3 lupi grigi pronti ad ucciderlo. ringhiai ferocemente saltando sopra il lupo nero e facendogli da scudo per proteggerlo dai lupi. li guardai uno ad uno sfidandoli a fare qualsiasi mossa ringhiando, ero incazzata e non poco.

Tutti gli 11 lupi spuntarono fuori dai cespugli avvertendomi che sarei morta se li osavo sfidare, questo non mi fece smettere di ringhiare contro a tutti o mettermi la coda tra le gambe, no questo mi diede la forza di ululare e ringhiargli contro la mia vendetta per aver toccato il lupo nero, che si rialzò traballante pronto a lottare al mio fianco, anche se era un po mal ridotto per la lotta prima.

I lupi si avvicinarono fieri e crudeli verso di noi, quando mio papà con un salto ci superò atterrando sopra ai tre lupi che guairono sotto di lui impauriti. papà era un lupo marrone scuro, più grande di noi adolescenti come tutti i lupi adulti e la sua forza era ineguagliabile, i tre lupi sotto di lui lo sapevano.
Mamma insiame al branco arrivò  subito dopo, facendo indietreggiare l'altro branco che ora era in inferiorità numerica.

Papà ringhiò cattivo contro di loro, che come cuccioli impauriti scapparono via, prima di tuonare ai tre lupi sotto di lui di non osare mai più farsi trovare nella sua terra, altrimenti li avrebbe uccisi senza pietà. loro guairono e con la coda tra le gambe scapparono via.
Mamma mi venne vicina e papà ci raggiunse prima di darmi la testa contro il collo strusciandosi a mo di abbraccio insieme a mamma, è così che noi lupi ci davamo affetto.

wolf (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora