wolf (In Revisione)

capitolo 22

Andai giù in corridoio e indugiai qualche minuto davanti alla porta, cosa diavolo stava succedendo? Perché ogni mio muscolo mi attirava verso chiunque fosse lì fuori? Suonarono di nuovo e rabbrividii così finalmente presi coraggio e aprii la porta spalancando la bocca e irrigidendomi "daniel" lo sussurrai.

Dopo qualche minuto di silenzio guardandolo, i suoi occhi azzurri mare avevano un luccichio nero, no! Non potevo essermi legata a lui, non dopo quello che mi aveva fatto.

Lo guardai male "che ci fai qui?" Daniel sorrise "sono venuto a vedere come stavi" alzai un sopracciglio "male" feci per chiudere la porta ma daniel l'aprì di nuovo, lo guardai sentendo la rabbia crescere "volevo dirti che mi dispiace e che ho sentito di tua madre" lo guardai con occhi di fuoco sentendo le lacrime crescere, le ricacciai indietro subito "sono qui per aiutare insomma" papà apparve dietro di lui con il viso tirato e cupo, non badai più a daniel e scansandolo andai davanti a papà "che succede?" Sentii zia robin dietro che scendeva le scale "marco" gli occhi di papà slittarono da me a zia dietro di me "robin" ci fù un attimo di silenzio finché papà non ci fece tutti entrare in casa, compreso daniel per mia sfortuna.

Eravamo in sala, io seduta sul divano insieme a zia robin, papà seduto nella sua solita poltrona e Daniel appoggiato alla parete con le braccia conserte che ci fissava, in realtà fissava me e questo mi fece innervosire più che mai!

"Perché sei qui robin?" Papà guardava zia inespressivo, era successo qualcosa che non sapevo? "marco mia sorella è morta e luna si è unita con questo ragazzo cos' altro vuoi tenermi nascosto?" Papà sbarrò gli occhi e mi guardò negli occhi vedendo La diversità prima di guardare quelli di Daniel e capire che veramente le nostre anime si erano unite "voi avete...?" Scrollai la testa diventando rossa "allora come..?" Irritata gli risposi male "non lo so ok?" Zia sorrise e papà mi guardò male passandosi una mano sui capelli prima di guardare di nuovo la zia "deduco che kyle sia qui con te" lei annuì facendolo sbuffare, spalancai gli occhi kyle? Lei mi guardò leggendo la domanda inespressa nei miei occhi "a quanto pare ti sei tenuto ben stretto il fatto di non dirle niente" la vidi irrigidirsi "luna, Kyle è tuo zio!" Sorpresa trattenni il respiro avevo uno zio? Era il compagno di robin? Perché papà non voleva dirmelo? "Robin! Abbiamo detto che tu e kyle non siete i benvenuti qui, luna non doveva neanche vederti oggi" robin si alzò puntandogli il dito contro "non mi dire quello che devo e non devo fare marco polin destiny, mia sorella è morta quindi ho tutto il diritto di stare con mia nipote che tu e gli altri lo vagliate o no!" Ricordai del caratterino di mia zia verso chi odiava, ma vederla in azione era ancora meglio, io in confronto ero una santa.

"Robin non puoi presentarti qui come se nulla fosse successo e pretendere che tutto sia perdonato solamente perché Caterina è...morta" sussultai sentendo la sua voce rompersi ma robin non si fece intimidire "non ti ho detto che voglio la tua pietà, Marco io sono qui per luna, non m'importa quello che tu e il tuo branco pensiate, Caterina era mia sorella quindi ho il diritto anch'io di starci male ma soprattutto ho il diritto di stare con lei!" Mi guardò sorridendo prima di riportare l'attenzione su papà che nel frattempo si era irrigidito, daniel era rimasto ad ascoltare continuando a guardarmi, quanto avrei voluto tirargli un pugno ma gli occhi di zia robin si illuminarono di più e capii che kyle era qui, così senza un perché corsi davanti alla porta spalancandola e con mia sorpresa vidi raph davanti a me che mi guardava sorridente, trattenni il respiro, raph era kyle? Kyle era raph? Ma lui era un umano come diavolo faceva a stare con zia robin? "Ehi luna, come stai? Scusa se sono venuto senza avvisare ma non vedendoti per 3 giorni di fila mi ha fatto preoccupare e volevo sapere perché non venivi più?" Mi diedi della stupida raph non era kyle che idiota ero stata semplicemente a pensarlo "raph mia...mia mamma è morta" lo dissi con un filo di voce facendolo irrigidire per la notizia "e insomma non ero in vena di venire a scuola,ma tornerò promesso, scusami ciao" chiusi di corsa la porta appoggiandomici sopra, si era preoccupato per me, era stato veramente dolce da parte sua, mi ripromisi che più tardi l'avrei chiamato.

Suonarono di nuovo così stavolta aprii subito saltando addosso a raph abbracciandolo stretto e ringraziandolo "che accoglienza" questa voce non era di raph, sbarrai gli occhi staccandomi subito dal ragazzo, aveva gli occhi argentati con una sfumatura nera, capelli verdi (tinti), alto come me, corpo magro ma forte, era vestito tutto di nero con braccialetti borchiati e una catena attaccata ai jeans, il tipico uomo dark.

Alzai un sopracciglio guardandolo male "chi sei?" Il ragazzo sorrise "un ragazzo e tu?" Ok già l'odiavo "ma che spiritoso,guarda sto ridendo così tanto che piango" il ragazzo rise divertito "colpito e affondato" alzai gli occhi al cielo e lui rise di nuovo "se non mi dici chi diavolo sei ora, ti colpisco con il mio piedino che finirà dritto dritto sul tuo sederino" gli sorrisi fiera di me e lui cogliendomi di sorpresa si spostò scendendo i gradini e aprendo le braccia "avanti, privaci" sgranai gli occhi non voleva veramente che lo prendessi a calci vero? "Forza ragazza, non mi dirai che sei una che parla soltanto" lo guardia con gli occhi a fessura prima di uscire fuori di casa e andargli davanti "pronto?" Lui annuì e subito gli saltai addosso.

Il ragazzo si spostò prendendomi per un braccio e bloccandomi a terra rise, mi girai bloccandogli la caviglia e con forza la tirai sù facendolo traballare per non cadere e facendomi mollare, approfittai del fatto che fosse distratto e gli tirai un calcio sul sedere facendolo cadere a terra in ginocchio.

"Non mi dire che hai fatto l'errore di sfidarla kyle" vidi Daniel sorriderci davanti alla porta insieme a robin e papà "a quanto pare robin aveva ragione, mia nipote é più forte di lei" mi bloccai allora era lui kyle, avevo appena preso a calci mio zio senza saperlo.