capitolo 3

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Finalmente dopo un'eternità i miei tornarono a casa. ero seduta sopra le scale ad aspettarli "dove diavolo eravate?" Papà mi sorrise e mamma sbuffò "siamo andati ad una riunione per i nuovi arrivati" mamma sbuffò di nuovo "il signor black è un uomo viscido e rivoltante, fosse stato per me sarei andata via subito" alzai le sopracciglia sorpresa, mamma che odiava qualcuno? Questa era una novità "cara non potevamo rifiutargli aiuto e suo figlio è stato più che gentile, un po silenzioso ma gentile." 0.0 mamma s' illuminò "si Daniel black è un ragazzo davvero bello, per nulla maleducato e molto gentile. luna amore tutto ok?" Ero diventata una statua! daniel black, il ragazzo che avevo conosciuto oggi in centro. Sapevo che ora mamma avrebbe rotto le scatole, per farmelo frequentare "si mamma tranquilla, io vado ciao!" uscii di casa correndo nel bosco, mi nascosi in un punto sicuro dietro a dei cespugli con le spine, mi rilassai permettendo alla muta di avvenire.
Le ossa scricchiolarono facendomi gemere e il pelo iniziò a crescere, mi piegai mettendo le zampe a terra finendo la muta.

Distesi le zampe stiracchiandomi, annusai il cielo sentendo milioni di odori diversi, girai le orecchie percependo il minimo rumore, tirai fuori le unghie grattando la terra inspirando felice, finalmente potevo correre e svagarmi per i boschi nella mia vera natura, nessuno avrebbe avuto da ridire, così uscii dal mio nascondiglio e corsi via velocemente.

con la luna che m'illuminava con la sua luce protettrice, il vento che mi soffiava in faccia, la terra che si alzava al mio passaggio e gli animali più piccoli che si nascondevano impauriti, mi dava un senso di libertà e vita! che nessun essere umano poteva mai darmi. Corsi per molto tempo, prima di fermarmi sentendo l'odore di un cervo. mi acquattai a terra strisciando nella direzione da dove veniva l'odore e vidi un cerbiatto grassottello, era una femmina ed era incinta! scossi la testa, non avrei mai toccato una femmina incinta, per il semplice fatto che tutti avevano il diritto di nascere. così mi allontanai finché non sentii un fruscio dietro di me, mi voltai e vidi un enorme lupo nero avvicinarsi al cerbiatto, era pronto ad azzannarlo. ringhiai incattivita, capivo che il suo istinto di lupo esigeva la caccia ma non poteva mettersi contro un cerbiatto incinta! non era una lotta leale. così ululai facendo scappare il cerbiatto.

Il lupo si lanciò all'inseguimento e io lo seguii a ruota, il cerbiatto si stancò facilmente e il lupo gli saltò addosso, lo precedetti saltando addosso al lupo nero. Rotolammo via insieme finché non mi rialzai in fretta ringhiandogli contro, dando la possibilità al cerbiatto di scappare.
Il lupo si rialzò guardandomi curioso, sapevo che si chiedeva perché l'avessi fermato ma sarebbe stato solo uno spreco di fiato spiegarglielo. così mi voltai e andai via, macché mi era saltato in testa? avrei dovuto pensare prima di saltargli addosso! Invece mi ero fatta prendere dai sentimenti, dannazione. guaii scuotendo il muso, ormai quel che è fatto è fatto. Così iniziai a girovagare per il bosco. mi guardai intorno, fiera di essere un lupo, quando vidi che il lupo di prima mi stava seguendo, macché voleva? Lo fissai per qualche minuto e lui con la zampa spostò della terra, capii che mi stava chiedendo di cacciare insieme a lui. ci pensai su un pochino, prima di accettare andandogli di fianco, glielo dovevo! così iniziammo a dare la caccia a qualche coniglio senza prenderne neanche uno. ero goffa quella sera, così presa dallo sconforto mi sdraiai a terra con il muso nascosto dalle zampe. stavo facendo una pessima figura con quel lupo. Inspirai irritata e subito sentii odore di un cervo! Immediatamente scattai in piedi sbattendo il muso contro il collo dell'altro lupo, che grugnì. Non curandomene gli feci segno di annusare l'aria, girandomi intorno e cercando di prendermi la coda. Per fortuna il lupo capì e subito ispirò sentendo l'odore del cervo. Divertito mi spinse verso sinistra mentre lui andò verso destra, voleva accerchiarlo.

Vidi il cervo brucare l'erba tranquillo. pian piano gli strisciai di fianco aspettando una qualsiasi mossa da parte del lupo, che per fortuna non attardò ad arrivare, lo vidi saltargli sul muso mordendolo, così subito gli saltai in groppa. Gli artigliai la pancia e gli morsicai il collo! Stavo cercando un punto debole da azzannare mentre il lupo veniva sbattuto di qua e di là, senza mollare mai la presa sul muso del cervo, che con nostra sorpresa partì al galoppo senza vederci bene. Inutile dire che ciò gli fu fatale.

andammo tutti e tre a sbattere contro un albero prima di finire a terra. sentii guaire il lupo, così azzannai la gola al cervo rompendogli il collo! cosi almeno non sarebbe più scappato, prima di correre dal lupo che si rialzò, controllai che stesse bene e che non avesse dei tagli, per fortuna non aveva niente. In una mossa il lupo mi buttò a terra salendomi sopra, cosa diavolo pensava di fare? lo guardai malissimo mostrandogli i canini e lui si spostò. bene aveva capito che non sarei mai stata la sua compagna anche se l'avevo aiutato. così entrambi andammo dal cervo banchettando con la sua tenera carne.

Dopo essermi riempita la pancia, trovai un posto dove stiracchiarmi e dormicchiare un pochino prima di tornare a casa ma a quanto pare il lupo mi seguì. Cambiai idea e decisi di non dormire ma saltellare felice e con la pancia piena. si insomma avevamo appena ucciso un cervo! Adulto e forte! era una conquista per me, ululai felice con il lupo che mi seguì a ruota quasi fosse la mia ombra. Oh no, spalancai gli occhi, cazzo! mi allontanai da lui, nono non posso, non così almeno! dovevo fare qualcosa, corsi via sentendolo sempre dietro di me, vidi il mio nascondigli e mi ci tuffai dentro tornando di nuovo umana.

Mi rivestii in fretta e furia, poi uscii allo scoperto facendomi vedere dal lupo, lui mi guardò sorpreso per essermi mostrata senza paura, sorrisi andando da lui e mi inginocchiai trovandomelo di fronte. sorrisi di più accarezzandogli la testa, potevamo diventare amici niente di più! "grazie per avermi fatta cacciare con te, è stato...divertente." il lupo mi leccò la guancia facendomi ridere, era simpatico anche se non lo conoscevo. felice vidi la luna calante cosii mi rialzai tornando a casa salutandolo.

Daniel

Non ci potevo credere e ancora non ci credevo! luna era la lupa con cui avevo diviso il cibo, avevo cacciato e giocato come se fosse la mia compagna, anche se lei era abbastanza incattivita e mi faceva capire che la nostra era una semplice amicizia. la lupa bianca che mi aveva vietato di cacciare il cerbiatto incinta! Ebbene si, lei era luna destiny che ora guardavo tornare a casa, salutandomi.

wolf (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora