wolf (In Revisione)

capitolo 12

Restammo avvinghiati a quel bacio per un'eternità quando mi staccai da lui sorridente "ti mangerei in un sol boccone" ridacchiai "mi dispiace ma non sono sul menù" Daniel rise prima di guardarmi con desiderio "peccato" gli tirai una sberla sul petto prima di stiracchiarmi "devo tornare a casa altrimenti i miei penseranno che mi hanno rapita oppure uccisa" subito dopo aver detto ciò si sentì la porta di casa sua aprirsi e chiudersi con un tonfo, il padre di daniel entrò in cucina guardandoci sorpreso, sapevo che non si aspettava che fossi lì "salve signor black" gli sorrisi e lui fece il suo solito ghigno "ciao luna, che ci fai qui con questo lupaccio di mio figlio?" Vidi daniel alzare gli occhi al cielo e sorrisi "niente, dovevo parlargli e quindi sono venuta a casa su...vostra" fortuna che mi ero corretta in tempo "vuoi rimanere a mangiare?" Colta alla sprovvista da quell'invito non dissi niente ma per fortuna daniel rispose per me "no papà, ora deve tornare a casa perché lei domani ha scuola" avrei voluto pestargli un piede e l'avrei fatto se solo non ci fosse stato suo padre che ora mi guardava sorridente "giusto, che scuola frequenti?" Perché gli interessava? "Un professionale" taurus rise "e per quale mestiere?" Era una domanda trabocchetto? "Per fare la psicologa oppure un avvocato" parlare di un mio futuro lavoro non mi piaceva molto, soprattutto se ancora dovevo affrontare l'argomento con i miei che sicuramente mi avrebbero fucilata viva.

Taurus si accarezzò i suoi baffi pensieroso "quindi devi proprio andare?" Annuii armandomi del mio sorriso da *non sai quanto mi dispiaccia* e di nuovo fece un ghigno "va bene sarà per un'altra volta, buon ritorno a casa" non mi lasciò neanche il tempo per rispondere che già era sparito.
Rimasi qualche minuto a fissare la porta interdetta, quell'uomo era veramente strano "vieni" daniel mi prese per mano "ti riaccompagno a casa" e silenzioso mi portò fuori da casa sua. Per quasi tutto il tragitto verso casa mia Daniel non disse neanche una parola, era teso lo sentivo dal modo in cui mi teneva la mano. Era come se pensasse che da un momento all'altro io sarei potuta scappare via da lui, ma non l'avrei fatto "daniel" lo chiamai bloccandomi e facendolo voltare "che c'è?" Lo guardai negli occhi "niente tranquilla!" mi misi una mano al fianco guardandolo male e lui si passò una mano tra i capelli sospirando "se ti chiedessi di non insistere tu mi ascolteresti?" Alzai un sopracciglio e lui sorrise "come intendi dire ai tuoi genitori di noi?" Spalancai gli occhi, non ci avevo ancora pensato, ma sapevo di doverci pensare subito altrimenti lo avrebbero scoperto sicuramente da gigi che per ripicca, oppure per farmi litigare con daniel avrebbe sicuramente tirato fuori l'argomento con i miei genitori.
"Non c'ho ancora pensato" ripresi a camminare pensierosa, daniel sicuramente dovrà esserci altrimenti mamma avrebbe pensato che non gli importasse molto di me.

Arrivammo davanti casa mia e daniel mi diede un bacio lungo e dolce come a dirmi che a lui bastavano li mie labbra per essere completo, come a me bastava averlo vicino per essere felice.
"Mi conviene entrare o mamma penserà male" daniel mi diede un bacio in fronte abbracciandomi teneramente, quanto avrei voluto che non si staccasse da me, gli sorrisi "a domani wolf" lo trattenni per la maglietta "perché mi chiami wolf?" Daniel sorrise enigmatico prima di stringermi la mano e allontanarsi lasciandomi lì davanti, perché sei la mio wolf  ridacchiai ed entrai in casa.

Daniel

Occhi neri e penetranti, sorriso fiero e sincero,capelli biondi e profumati,agilità e forza, intelligenza e grinta, tutte queste caratteristiche perfette racchiuse in un'unica perfetta ragazza, la mia!

Luna destiny era la mia ragazza ora, anche se voleva aspettare prima di conoscermi bene lei ora era mia.
Tornai a casa vedendo Papà seduto sulla sua solita poltrona a guardare documentari di vario genere, ma di più sui lupi e sui leoni!
Lo ignorai e andai in camera mia buttandomi a letto con il dolce profumo di luna addosso, sapeva di zucchero filato.
Ripensai a quando mi era saltata in braccio stampandomi le sue bellissime e buonissime labbra in bocca facendomi rivivere emozioni che erano state cancellate dalla morte di mamma. la sua lingua che giocherellava con la mia, in suo respiro unito al mio diventando il nostro respiro, il suo fantastico corpo che si univa perfettamente al mio, le sue mani suoi miei capelli che li scombinavano, tutto,tutto di lei mi piaceva! neanche un difetto aveva era semplicemente perfetta, la mia compagna perfetta.

Papà bussò alla porta distogliendomi dai miei pensieri che ormai erano al galoppo verso mete estranee "daniel devo parlarti" il tono di voce di papà era duro il ché mi fece sedere sul letto mentre lui entrava e si sedeva di fianco a me "di cosa?" Non mi guardava negli occhi da anni ormai, perché diceva che gli ricordavo la mamma e ne stava male e ormai ne avevo fatto l'abitudine "non puoi stare con luna" sgranai gli occhi, era impazzito forse? "Papà!" Lui non mi lasciò parlare e mi zittì con un gesto della mano "lo so che ti starai chiedendo perché ma non posso rivelarti niente" lo fissai attentamente, cosa mi nascondeva? "Dimmelo!" papà scosse la testa prima di alzarsi dal letto "goditi più tempo possibile con luna" e usci dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Rimasi a lungo a guardare la porta dov'era appena uscito papà chiedendomi cosa sapeva lui di luna chee non voleva dirmi, e perché mi aveva detto di godermi più tempo possibile con lei? Sbuffai scuotendo la testa e mi risdraiai sul letto decidendo che avrei indagato su quello che sapeva. ma intanto i miei pensieri vagavano intorno a quegli occhi così belli di cui mi ero invaghito follemente, ero sicuro che se avessi continuato così me ne sarei innamorato, sempre se non lo ero già.

Pian piano pensando e ripensando a luna e alle sue labbra, mi addormentai con il sorriso stampato in faccia! come se fossi un ragazzo in un film che aveva appena ricevuto il regalo desiderato da anni.