capitolo 17

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Daniel mi venne di fianco ringhiando Contro al lupo chi sei? Il lupo si scrollò di dosso le foglie e la terra che il pelo aveva raccolto, non Badò nemmeno a daniel e continuò a guardarmi quasi mi reclamasse, poi fece un inchino io sono Demetrio may, figlio di morgana bufalo may e ionut dragan may, i capi branco del sud della francia daniel mi guardò prima di mettersi davanti a me qualunque cosa tu voglia qui non l'avrai Demetrio si avvicinò a daniel andandogli a poco più di 2 centimetri di distanza guardandolo dritto negli occhi, ora erano due fieri e forti lupi che si stavano sfidando per cosa? Daniel giusto? Sai che qualunque cosa accada lei sposerà me, non te! Spalancai gli occhi ecco chi era, Demetrio era il ragazzo lupo che i vecchi lupi avevano scelto come mio compagno, gli saltai addosso senza più autocontrollo e gli morsi il collo, volevo ucciderlo ma lui mi disarcionò tirandomi via di dosso, rotolai a terra prima di rialzarmi subito pronta a saltargli di nuovo addosso ma daniel mi si mise davanti bloccando un qualsiasi attacco da parte di entrambi, ruggii incattivita non mi avrai mai tua, vattene da qui! Il lupo sogghignò divertito lo vedremo! Detto questo corse via lasciandoci soli.

Dopo lo scontro con Demetrio io e daniel andammo al lago a parlare di quello che ci avevano detto, eravamo entrambi tristi "daniel io non voglio Demetrio io voglio te" eravamo tornati umani e anche se eravamo nudi in quel momento non c'importava avevamo altro a cui pensare "lo so piccola, lo so" lo abbracciai inspirando il suo dolce profumo di bosco "vorrei poter stare con chi voglio senza che qualcuno me lo impedisca, soprattutto ora che ho deciso di stare con qualcuno loro...me lo vietano" daniel mi diede un bacio in fronte quando mi venne un'idea, scattai in piedi "scappiamo" mi guardò un po stranito "si, insomma andiamocene, creeremo un nostro branco insieme a chi come noi è scappato perché non capito" non so se avevo battuto la testa oppure stavo veramente dicendo quelle cose ma sapevo che se solo daniel fosse stato con me aiutandomi a fare quel passo, un piccolo passo per esser felici io e lui, l'avrei fatto, e subito.

Daniel si alzò posandomi le mani sulle spalle e sorridendomi "per quanto mi piaccia l'idea di poter creare un branco con te" persi il sorriso "non possiamo andarcene, tu non puoi andartene" mi staccai da lui, sentivo che qualcosa stava per rompersi, qualcosa di fragile e importante a cui ho fatto tesoro proteggendolo con la mia stessa vita, stava per rompersi in mille pezzi "qui hai tutta la tua famiglia, hai la tua vita, non puoi abbandonare tutto per me, non te lo posso lasciar fare" feci un passo indietro, perché parlava così? "Luna, io ti amo" m'irrigidii e un barlume di speranza m'invase "allora scappiamo insieme, non tirarti indietro" daniel scosse la testa rabbuiandosi "non possiamo, ci darebbero la caccia e un giorno ci troverebbero dividendoci oppure uccidendoci per averli sfidati e so che tu non vuoi veramente scappare, dici così solamente perché non vuoi sposare demetrio" mi bloccai, non lo riconoscevo più, il daniel dolce e intrigante dei giorni passati aveva lasciato il posto ad un daniel diverso "se veramente mi ami come dici, allora scappa con me altrimenti sono solamente parole le tue" lo vidi incupirsi e subito seppi che il peggio stava avvenendo "forse hai ragione, forse la mia è solamente attrazione, credo che in realtà io non ti ami".

Sapete quando la pace interiore viene distrutta? Quando sentite che ogni pezzo del vostro grande, piccolo o fragile e forte corpo che sia viene spezzato senza che qualcuno vi abbia toccati? Sentire un rumore nel vostro petto come di un vetro che s' infrange? Le emozioni che tutte in una volta ti turbinano dentro finendo risucchiate in un grosso buco nero che diventa sempre più grande man mano che la vostra anima viene spezzata in due per sempre? Lo sapete cosa si prova? Vero? Ebbene questo non è niente in confronto a quello che mi stava succedendo a me in quel momento, perché ho abbassato le difese un momento solamente e tutto dentro di me era stato distrutto lasciando solamente il vuoto, deserto, un mare vasto di niente e io l'avevo permesso, avevo permesso ad un estraneo di distruggermi, avevo dato la mia fiducia ad un estraneo finendo per farmi rompere come un giocattolo senza importanza, ero andata contro le mie stesse regole finendo per essere schiacciata dal mio stesso errore, un errore così tanto grande che non avrei mai dovuto permettere che accadesse e invece l'avevo permesso senza opporre alcuna resistenza.

"Vattene" daniel sgranò gli occhi guardandomi, indietreggiai di un passo mettendomi una mano sulla collana a forma di artiglio con la testa di un lupo che ulula e la tenni stretta, era un regalo da parte di zia robin, diceva che mi avrebbe protetta da qualunque cosa avesse voluto farmi del male, ma non aveva funzionato stavolta così me la strappai dal collo procurandomi un graffio e la gettai ai suoi piedi "sono stata una stupida a pensare che un estraneo potesse essere buono" daniel continuò a guardarmi senza dire una parola, sapeva di avermi fatto del male "non avrei mai dovuto abbassare la guardia, ho sempre avuto ragione sugli estranei, sono tutti finti" daniel non mi voleva, non m'aveva mai voluta "prima ti aiutano poi ti spingono ancora più in basso dal posto in cui ti hanno salvato" alzai gli occhi incontrando i suoi, non ero una rammollita, non avrei mai permesso che qualcuno lo pensasse "io sono luna destiny, ultima discendente della famiglia destiny, figlia di due grandi alfa che hanno cambiato il modo di vivere dei lupi creando pace e amore in tutti noi e io come loro figlia non mi farò mai domare da nessuno, ho permesso una volta che i sentimenti mi guidassero ma invano e ora non commetterò mai più questo errore, da oggi luna destiny non avrà mai più pietà per gli sconosciuti" daniel sbarrò gli occhi avvicinandosi a me "non osare avvicinarti" subito si bloccò guardandomi con agitazione "io non ti conosco, tu per me sei un estraneo!" Detto questo gli voltai le spalle e me ne andai ripromettendomi che non avrei mai più lasciato che un uomo tenesse tra le mani il mio cuore.

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