capitolo 7

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Dentro il locale era piuttosto vecchio, pareti gialle crepate, poltrone rosse attaccate alla parete con in mezzo un tavolino con sopra, ketchup, maionese e senape, che a loro volta reggevano il menù fatto di plastica con di fianco un bancone lungo dove prendere le ordinazioni.

"Benvenuta all'inferno" lo guardai torva ma divertita da quell'espressione, noi lupi non abbiamo una religione e l'unico dio che conosciamo è la dea luna.
Mi sedetti sulla poltrona principale e daniel si mise davanti a me porgendomi il menù che scansai rimettendolo giù "perché siamo qui?" Lui alzò un sopracciglio, sapevo che c'era qualcosa che non mi voleva dire e dovevo scoprire cosa "non lo so, avevo voglia di far vedere a qualcuno questo posto" sgranai gli occhi "e hai portato me?" Lo vidi fare spallucce "a quanto pare!" ecco come daniel black si faceva odiare senza il minimo sforzo.

Per fortuna una cameriera bionda (tinta), occhi verdi da cerbiatto, fisico da paura e sorriso sensuale venne da noi guardando prima me poi con più attenzione daniel, che le sorrise dolcemente facendomi irritare senza un motivo "c'è aria di litigio qui" le lanciai un'occhiata di puro odio vedendola rabbrividire, la biondina aveva una voce da piccola ochetta che ti faceva capire la sua facilità con gli uomini "no è tutto ok, prendiamo due hot dog con tutto tranne senape" la biondina scribacchio l'ordinazione "bevande?" Non mi guardava nemmeno! quasi non esistevo, perché i suoi occhi erano solamente per daniel che invece non se la filava proprio, questo pensiero mi provocò un'ondata di gioia che dovetti reprimere subito. no, veramente c'era qualcosa che oggi non funzionava in me.

"Io una coca cola e lei..." daniel mi guardò, aspettava una risposta da parte mia "un thè al limone, Freddo" la biondina mi guardò con finta felicità "abbiamo solo acqua o coca cola" la fissai senza la minima emozione "acqua frizzante allora" stavolta mi Guardò torva "solo acqua naturale abbiamo" alzai gli occhi al cielo infastidita "se vuole le porto una coca cola" stavo per risponderle male, ma daniel mi precedette "si, grazie" lo guardai male e la biondina gli fece un sorrisone da *ti prego sposami* e andò via con le nostre ordinazioni.

"Non ti piace proprio barbara vero?" Oh ma che bello! sapeva il suo nome "no" ma perché mi comportavo così? Daniel era solamente un "amico" anche se un amico piuttosto attraente. scossi la testa che diavolo pensavo? E La biondina tornò con le nostre bibite. notai che aveva scritto sulla lattina di daniel, con il pennarello nero, il suo numero di cellulare prima di tornarsene in cucina.
Alzai un sopracciglio "fai conquiste" presi la sua lattina e gliela sventolai davanti, mostrandogli il numero. Daniel scoppiò a ridere prima di prendermi la lattina di mano "per quanto ne sia onorato, io non me la faccio con gli umani come qualcun'altra" avampai guardandolo malissimo "non me la faccio con nessuno e comunque non sono affari tuoi!" per niente impressionato bevve un sorso di coca e mi sorrise "io credo che invece sia affar mio visto che sto cercando di conquistarti" sgranai gli occhi sorpresa, una parte di me gioiva e saltava urlando per la felicità, mentre l'altra invece ripensava al lupo nel bosco.

Ero sempre stata restia con i miei genitori nel volere un compagno, perché pensavo che da sola sarei stata meglio, non avrei sofferto per amore anche se non sapevo com'era. avevo lottato con tutta me stessa per non cedere mai e ho continuato a far scappare e far capire ai miei genitori che non avrei mai avuto un lieto fine con qualcuno, ma da quando quel lupo nero era entrato nella mia vita penetrando nelle mie più profonde barriere e abbattendole con un solo gesto...tutta la mia vita era cambiata, le mie certezze sparite, le mie barriere distrutte e il mio mondo cambiato del tutto. Non avevo nemmeno avuto la possibilità di salvarmi da quello in cui mi stavo salvando forse da quando ero cucciola. solo che stavolta sapevo che non potevo fuggire, non più ormai! Loro non me lo avrebbero permesso.

La biondina tornò con i nostri hot dog "ecco a voi, volete altro?" Mi alzai di scatto, scansando bruscamente la biondina che mi brontolò dietro e corsi via.
Non potevo rimanere lì! dovevo sfogarmi, dovevo correre ma soprattutto dovevo allontanarmi da daniel.

"Luna!" daniel mi corse dietro "aspetta!" E mi prese per mano voltandomi "perché scappi?" Lo guardai rimanendo zitta "dimmelo!" mi liberai dalla sua stretta e lo guardai incavolata nera "perché non ti voglio daniel, non voglio nessuno, voglio rimanere sola! libera e senza il peso di dover star male per un amore che non avrò mai e mai vorrò" daniel si bloccò diventando una statua, l'avevo ferito e lo sapevo "non sono come le altre ragazze, daniel! io non penso a cosa mettere per il ballo, preferisco i motori ai trucchi e non sono una ragazza da lieto fine!" dopo una manciata di secondi mi ritrovai tra le sue braccia, rimasi ferma ad assaporare il suo profumo, perché mi stava abbracciando? "Tu sei diversa è vero, ma questo non significa che tu non possa essere felice con qualcuno. al tuo fianco deve esserci un uomo e qualunque cosa tu dica io ci proverò ad esserlo! perché ne vale e ne varrà la pena!" Detto ciò come un fulmine corse via lasciandomi sola davanti all'hot dog mania, in balia di sentimenti che non mi appartenevano, sentimenti del tutto sconosciuti.

La biondina corse fuori dal locale con una busta che mi diede in mano "i vostri hot dog, li avete dimenticati" le feci un finto sorriso e la guardai tornare dentro, gettai il sacchetto nel cestino facendo una smorfia, odiavo buttare il cibo, soprattutto se era carne! Ma in quell'istante non avevo proprio voglia di mangiare.

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