capitolo 18

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Dopo quel giorno non rividi più daniel ne suo padre, erano scomparsi, volatilizzati, spariti, forse per sempre! Ma che m'importava? Niente lui mi aveva spezzata in due e io lo avevo ripagato con la stessa moneta, quindi non dovevo preoccuparmi di non vederlo piu, anzi avrebbe facilitato il mio compito di dimenticarlo, però...non riuscivo a non pensare a lui, dove fosse, come stasse e se anche lui stesse male quanto me in quel momento.

Scossi la testa ormai era finita e non dovevo più pensare a lui "si certo, difficile la cosa" alzai un sopracciglio, parlavo da sola ora? Ero seduta sulla scrivania di camera mia a fare i compiti di psicologia ma al momento avevo la testa in pappa e non capivo un tubo di quello che c'era scritto sul libro

"Aah" sospirai sbattendo la testa sul libro" avrei tanto voluto non pensare a niente e uscire di casa, ma da quando Demetrio gironzolava nei pressi del bosco non mi ero neanche lontanamente sognata di uscire, se non per andare a scuola.

"luna" mamma entrò in camera mia, non alzai la testa e lei mi posò le mani sulle spalle, da quando avevamo litigato i miei erano diventati più appiccicosi che mai e come se ciò non bastasse mi spingevano a dare un'opportunità a demetrio "tesoro esci un po e da un mese intero che non ti trasformi, hai bisogno di svuotare la mente per un po" era vero da quel maledetto giorno mi ero rifiutata di tornare lupo, non so perché ma sembrava un modo per proteggermi di più.

"Mamma devo studiare non ho tempo per correre in giro" mamma sbuffò "ooh al diavolo la scuola e i compiti tu ora verrai con me" con mia sorpresa mamma mi prese per mano chiudendo il libro e trascinandomi fuori di casa, mi portò nel bosco dove il lupo in me automaticamente si risvegliò dal lungo letargo ruggendo la sua liberazione, mi piegai in due dalla scossa della muta che voleva uscire, che quasi temetti che sarei svenuta "piccola mia lasciati andare, hai bisogno di mutare lo sai" indietreggiai non volevo mutare non so perché ma non volevo, non ero ancora pronta, un'altra spinta della muta mi mozzò il fiato, non riuscivo a mantenere il controllo ero stata troppo tempo senza trasformarmi.

Urlai e la muta avvenne facendomi svenire dal male delle ossa che si era intensificato il triplo del normale.

Luna mamma mi Leccò il naso svegliandomi, aprii gli occhi alzando il muso, sentii tutti i muscoli tendersi e mi uscii un lamento dalle labbra, tutto ok tesoro? Annuii alzandomi, il dolce dolore dei muscoli mi fece capire quanto fossi stata stupida a non volermi trasformare per un mese intero, così mi stiracchiai preparando i muscoli ad una lunga corsa, anche se ero abbastanza stanca per la muta dolorante, non avrei lasciato neanche un briciolo di forza dentro il mio corpo da quanto avrei corso quella sera!

Correvo, correvo e correvo come se non ci fosse un domani, mamma faticava a starmi dietro, essendo sua figlia ero più forte e lei non ne era abituata amore rallenta ti prego! Ridacchiai fermandomi e mamma mi raggiunse buttandosi a terra esausta non sono più forte come una volta annuii leccandole una guancia torniamo a casa nel momento in cui lo dissi due lupi grigi sbucarono da dietro un cespuglio bene, bene, bene chi abbiamo qui? Erano i lupi che ci avevano attaccati la seconda volta che avevo visto daniel, un sentimento di tristezza m'invase a quel ricordo, avrei voluto piangere ma scossi la testa, non dovevo distrarmi, assolutamente no! Non gli avrei permesso di spezzarmi di nuovo come tutte le notti da quel giorno.

Cosa volete? Andatevene dalla nostra terra! Mi misi davanti a mamma, non era in grado di combattere lei vogliamo la vostra terra, mi sembra ovvio ringhiai non l'avrete mai i lupi risero facendomi irritare che presuntuosa la ragazza il lupo grigio guardò l'amico maligno insegnamole chi comanda! Il lupo più grosso mi si lanciò contro, lo schivai voltandomi verso mamma impaurita, stava per attaccare ma la bloccai, non ce l'avrebbe mai fatta vai a chiamare papà e gli altri lei mi guardò negli occhi no, non ti lascio sola la spinsi via evitando che il lupo più piccolo la mordesse vai! Io ce la farò! La vidi indugiare per qualche secondo prima di vederla correre via come una scheggia resisti! Mi voltai finalmente dando attenzione solamente ai due lupi che sogghignarono che nobiltà d'animo, ma hai fatto la mossa sbagliata cucciola! Sbarrai gli occhi sentendo mamma guaire prima di ululare chiedendo aiuto MAMMA! schizzai in avanti ma il lupo più grosso mi precedette cadendomi addosso, rotolammo via tra morsi, graffi e guaiti, ero preoccupata per mamma così chiamai mentalmente papà con tutta la forza che avevo sperando che mi avesse sentito, e morsi il collo del lupo sbattendolo contro una pietra dove il suo corpo si afflosciò inerme.

Il lupo più piccolo mi scavalcò andando dall'amico che vidi esalare un ultimo respiro, era morto!.

Non rimasi a guardare il lupo più piccolo compiangere l'amico e corsi via, cercando mamma che trovai distesa a terra in forma umana.

Corsi da lei vedendo del sangue uscirle dalla bocca mamma, mamma! Lei aprì i suoi occhioni guardandomi triste "luna...mi...disp...iace" lo sussurrò appena, le leccai la mano no ti prego mamma, rimani con me, non lasciarmi anche tu! Tornai umana immediatamente prendendole la testa e poggiandomela sulle gambe "sei forte...luna...diventerai una...brava compagna...lo so...da sempre" gocce di pioggia le caddero sul viso e lei mi mise una mano sulla guancia "no tesoro mio...non piangere" capii che quelle gocce erano le mie lacrime, stavo piangendo "sì forte Bambina mia...prenditi cura...di Papà"vidi le sue palpebre socchiudersi "vi voglio...bene" ed esalò il suo ultimo respiro, presi tenendola stretta la sua mano che scivolò via dalla mia guancia "NO!" urlai scuotendola "mamma, mamma, MAMMA!" niente,la sua anima l'aveva abbandonata, e lei aveva abbandonato me e papà "NOOOOOOOOOOO!!!!!!!" urlai al cielo facendomi spuntare i canini, il dolore e la rabbia mi fecero perdere il controllo facendomi tornare lupo, corsi via da lì trovando di nuovo il lupo grigio che ora mi ringhiava addosso, me ne fregai saltandogli addosso e azzannandolo alla giugulare, squarciandolo e aprendolo come se niente fosse, non ero più in me e vedevo solamente rosso, volevo vendetta e l'avrei avuta così continuai ad artigliare il corpo del lupo che guaiva sotto di me dolorante, sapevo che gli stavo procurando un dolore atroce, quando Demetrio mi saltò addosso tirandomi via dal lupo sotto di me che continuò a guaire per salvarsi la vita, solamente che non sapeva che sarebbe morto lì, in una pozza del suo sangue e del suo amico.

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