Demetrio rimase sopra al lupo grigio finché non morì anche lui prima di spostarsi e guardarmi, ero completamente impazzita non riuscivo più a ragionare, il dolore lacerante nel vedere mia madre morirmi tra le braccia aveva scatenato in me il male che nascondevo da anni ormai, un male che non avrei mai voluto tirare fuori per paura di non riuscire mai più a tornare come prima, ora sapevo cos' avesse provato daniel quando sua mamma morì, daniel spalancai gli occhi sentendo il vuoto invadermi ogni singolo pezzo del mio corpo, tornai umana lì davanti a Demetrio che mi imitò diventando anche lui umano, Demetrio era biondo occhi di ghiaccio, corpo perfetto, alto più di daniel e sorriso da *non hai chance* stampato in faccia "luna controlla la tua ira, sposta i tuoi sentimenti in uno unico che ti faccia tornare in te" ero a terra in ginocchio che ansimavo e piangevo per il dolore quando una zaffata di vaniglia mista a menta non mi calmò, sbarrai gli occhi alzando la testa e trovandomi Demetrio davanti che mi guardava senza tralasciare un minimo di emozione.
"Ti senti meglio?" La sua voce mascolina mi fece rabbrividire e qualcosa nei miei punti più intimi mi fece sobbalzare, il lupo in me prese il possesso del mio corpo e mi lanciai sopra di lui baciandolo avidamente, Demetrio non se lo fece ripetere due volte e mi baciò selvaggiamente facendomi rotolare sotto di lui, spinsi il mio sesso contro il suo che in un'unica mossa mi entrò dentro facendomi gemere, sentii
Il corpo tendersi sotto di lui e assecondai i suoi movimenti veloci, finché non venimmo insieme, urlando e svenni.Mi svegliai ritrovandomi in un letto del tutto sconosciuto al mio, mi misi a sedere, ero nuda, non ricordavo granché della notte precedente, era come se avessi bevuto ubriacandomi troppo e ora non ricordavo niente, mi guardai in giro la camera era con le pareti rosse fragola, il letto era nero sopra e sotto rosso fosforescente, l'armadio bianco latte, la scrivania fatta di legno con dei libri poggiati sopra, una sedia girevole e due comodini ai lati del letto, dove diavolo ero? Al libro rosso come il sangue,bianca come il latte?
Mi alzai ritrovandomi nuda "oddio" mi guardai in torno cercando i miei vestiti ma non c'era niente, così aprii l'armadio trovandoci dentro dei vestiti, mi misi dei boxer blu elettrico, un paio di pantaloncini neri, una maglietta troppo lunga per me che mi arrivava a metà coscia e un paio di stivali corti che misi subito dopo aver messo un paio di calze.
Uscii dalla stanza scendendo le scale, nessun rumore, nessuna presenza, non c'era nessuno ero sola! Mi affrettai ad andare alla porta per uscire di lì quando vidi il pomello della porta girare, mi buttai dietro con le spalle al muro e vidi demetrio entrare chiudendosi la porta alle spalle, per fortuna che non si era voltato altrimenti mi avrebbe vista, trattenni il respiro vedendolo andare in cucina con un sacchetto della spesa e lo sentii accendere i fornelli e prendere una padella, subito aprii la porta ma una mano veloce la richiuse, indietreggiai sbattendo addosso a demetrio, sentii il suo respiro sul mio collo e una sensazione oscura m'invase facendomi irrigidire,conoscevo bene quella sensazione, mi riempii di domande, perché non ricordavo cos'era successo? E perché ora sentivo di nuovo le stette sensazioni che avevo represso per anni?."Dove credi di andare?" Mi voltai guardandolo e di nuovo quella sensazione oscura mi invase attirandomi verso di lui "a casa mia" demetrio sorrise birichino "siamo molto lontani da casa tua e solamente con il mio aiuto riuscirai ad uscire da questo bosco Darling" lo guardai male mettendomi una mano sul fianco puntandogli il dito contro "senti bel fusto non ho bisogno di te per uscire da ovunque io sia in questo momento" demetrio staccò i suoi occhi di ghiaccio dai miei neri e mi guardò da cima a fondo accorgendosi che avevo addosso i suoi vestiti e un sorriso malizioso gli spuntò in faccia, rabbrividii e di nuovo la stessa sensazione mi spinse di più verso di lui, scossi la testa facendo un passo indietro, che diavolo mi stava succedendo? Non ero stata insieme a demetrio quindi come potevo volerlo così ardentemente? "Io...io devo andare" demetrio mi sbattè al muro poggiando le sue labbra sulle mie schiudendole con la lingua, non ragionai più e gli allacciai le braccia al collo prendendogli i capelli e tirandoglieli per fargli alzare la testa, lui gemette e gli mordicchiai il mento eccitata dal suo sapore dolce come il sangue dopo la caccia, demetrio si staccò da me con il fiatone e il desiderio negli occhi, non controllavo più i miei sensi che ora mi spingevano contro di lui che sapeva esattamente l'effetto che mi faceva "lasciati andare, come hai fatto stanotte, liberati dei tuoi blocchi" sbarrai gli occhi, avevo fatto....ero andata a letto con demetrio...i fatti tornarono tutti in mente e rividi le immagini della notte precedente, io, demetrio, il lupo grigio che avevo ucciso, i nostri corpi che si univano nel bosco selvaggiamente, ma ancora mancava un tassello ed era il tassello più importante di tutti e che non riuscivo a ricordare.
Demetrio mi lanciò sulle scale dove mi inarcai dolorante per l'impatto ma non mi lasciò tempo per capire cosa stava succedendo che mi fù subito sopra infilandomi la lingua in bocca e divaricandomi le gambe premendo la sua erezione contro il mio punto più intimo, ansimai nella sua bocca muovendomi sotto di lui per fargli sentire il mio desiderio che mi fece dimenticare tutti gli altri pensieri fermati luna trattenni il respiro "daniel" non è quello che vuoi veramente, vai via da lì sentii le lacrime offuscarmi la vista, no non avrei per messo a daniel di dire cosa volevo e non volevo, eppure sapevo che aveva ragione luna ricacciai le lacrime indietro e baciai demetrio, Daniel poteva andare al diavolo te ne sei andato senza lottare come invece ho fatto io, mi hai lasciata sola nonostante il tuo amore per me, mi hai spezzata come un foglio di carta senza la minima pietà, quindi vai a farti fottere! Demetrio mi tolse i pantaloncini e io gli sfilai la maglietta sentendo i suoi possenti muscoli sopra di me tendersi ad ogni movimento so quello che ho fatto e mi dispiace ma era la cosa migliore per entrambi, capisco che tu stia soffrendo per tua mamma ma... non ascoltai più neanche una parola di quello che disse e il tassello mancante si ricompose al puzzle di quello che era successo la notte prima.

STAI LEGGENDO
wolf (In Revisione)
Werewolf"Il vero lupo chi è? Quello che vive nel bosco o un umano?" Un incontro che cambierà le carte in tavola del destino, un'amore intenso ma spezzato dalle scelte del branco e una catastrofe che cambierà la vita di tutti. Ecco questa è la vita di luna d...