Capitolo 25
La sveglia quella mattina suona presto.
Elena si rigira nel letto e sospira. Non ha voglia di alzarsi, si sente ancora stanca dopo la giornata particolarmente emotiva che ha avuto ieri.
La tenue luce fioca delle sette filtra dalle tapparelle della sua finestra, illuminando la sua stanza lo stretto necessario. Ieri sera si è addormentata ancora vestita, troppo esausta per fare qualsiasi cosa con il telefono vicino al cuscino. Aveva risposto al moro e poi era crollata, non aspettando nemmeno di ricevere una sua risposta. Ma tanto non voleva nemmeno rispondergli, si era dovuta forzare per farlo, solo perché gli aveva promesso che non lo avrebbe ignorato.
Con gli occhi ancora socchiusi, tasta il letto per cercare il suo cellulare per controllare se ci sono messaggi. Lo trova alla fine del letto e aiutandosi col piede, lo spinge fino a che non riesce ad afferrarlo con la mano. Quando la luce dello schermo le impatta gli occhi li strizza infastidita dalla luminosità troppo alta.
Sono le sette e dieci del mattino e ha solo un messaggio. Sa già di chi è senza aver bisogno di aprirlo.*Dai, vedrai che è andato bene*
Ecco la risposta che non ha aspettato di ricevere ieri sera. Non che ci sia niente di eclatante in questo messaggio, al quale comunque non avrebbe saputo rispondere. Per cui non lo fa nemmeno ora, sarebbe inutile ormai.
Fa un giro su Instagram giusto per rimanere a letto un altro po' e quando gli appaiono i post del giorno prima, decide che è arrivato il momento di alzarsi e di togliersi i vestiti della sera precedente.
Fa tutto con calma, tanto non è che abbia molto da fare quella mattina. Si lava i denti, si pettina i capelli legandoli in una coda e butta i panni che ha addosso nella cesta. Con ancora lintimo addosso torna in camera e dallarmadio tira fuori la sua divisa da corsa. Nel primo pomeriggio ha lallenamento di danza con la sua maestra e i suoi compagni, sicuramente le farà bene arrivarci preparata. E poi una bella corsa di prima mattina ha sempre il potere di sciogliere i suoi muscoli indolenziti e di farle cominciare al meglio la giornata.
Si infila i leggins, il top, la felpa col cappuccio ed è pronta.
Per completare il tutto recupera dalla scrivania le cuffie ed esce dalla stanza.
Scende i gradini in fretta, afferra le chiavi di casa dalla ciotola nellingresso e poi esce. Laria fresca del primo mattino la fa rabbrividire, ma non ci fa caso, le basterà correre per non sentire più il freddo. Fa un paio di saltelli sul posto, scorre la sua playlist su Spotify e dopo aver trovato la canzone adatta è pronta per partire.
Fa il suo solito giro: da casa sua fino al parco e poi tutto il giro di esso fino a tornare da dove è partita. In totale sono una decina di chilometri, che hanno il potere di sfiancarla ma di farla comunque sentire appagata, e con la musica sparata al massimo nelle orecchie la sua mente si concentra solo sulle parole dei testi che scorrono nella playlist.
Quindi quando con il fiatone, e il sudore che le ricopre la pelle, mette piede nellingresso, è più che soddisfatta.
La pancia le brontola,ma è più che normale visto che è uscita senza fare colazione, per cui fila dritta in cucina e la prima cosa che fa è caricare la macchinetta del caffè per mettere un po' di caffeina nel suo corpo. Poi va verso la dispensa per cercare di reperire qualcosa da mettere sotto i denti. Ne ricava una confezione di biscotti quasi finita, ma per il momento può andare bene.
Quando sente fischiare la moca, sorride e si affretta a spegnere il fornello e a versarsi una buona dose di caffè nella sua tazza con le mucche disegnate. Si siede al tavolo e soffiando la tazza, per raffreddare la bevanda calda, si porta un biscotto alla bocca e ne addenta un pezzo.
Oggi non ha sentito Klaus uscire, e non è nemmeno passato dalla sua camera per salutarla, il che è molto strano. Spera che torni prima che lei esca, non ha voglia di prendere il bus oggi, e se il fratello la accompagnasse con la macchina ne sarebbe più che felice.
Finita la sua semplice colazione butta la confezione di biscotti ormai finita e lascia la tazzina nel lavello, la laverà dopo.
Sono appena le dieci del mattino e deve assolutamente trovare qualcosa da fare per ammazzare il tempo che la separa dal pranzo. Si guarda intorno, con le mani sui fianchi pensierosa. La casa non è sporchissima ma necessiterebbe comunque di una sistemata, ma non ha voglia di impiegare il suo tempo così. Mette in ordine sempre lei e non è giusto. Questa volta dovrà farlo suo fratello. Spera solo che non aspetti di vedere la casa piena di polvere per farlo. Non potrebbe sopportarlo e finirebbe per farlo lei e sgobbare il triplo.
Alla fine opta per riprendere a leggere un libro che aveva cominciato ormai più di un mese fa. Ma con gli esami imminenti e lo studio non aveva avuto proprio voglia di leggere, visto che passava già quelle poche ore libere che aveva leggendo libri universitari.
Sale perciò le scale di fretta per andare a recuperare il volume nella sua camera. Lo trova esattamente dove lo aveva lasciato, ovvero sul davanzale/ divano, aperto sullultima pagina che aveva letto. Lo prende rigirandoselo tra le mani e guarda oltre il vetro, non è una brutta giornata e non sembra fare troppo freddo, per cui potrebbe leggerlo fuori in giardino o sulla mansarda.
Sorride tentata dalla sua idea, ma decide che prima andrà a farsi una doccia perché sente la pelle appiccicaticcia ed è una cosa che la urta.
Poggia il libro sulla scrivania e apre la porta del bagno. Accende lacqua della doccia, in modo che si porti a temperatura mentre lei si sveste. Si contorce un po' per riuscire a sfilarsi i leggins, che lascia per terra, poi si toglie la felpa col top e infine lintimo. Una volta nuda si infila nel box e si butta subito sotto il getto dacqua calda, chiudendo gli occhi.
Elijah non si è fatto ancora sentire e lei non sa come sentirsi al riguardo. Forse ha avuto una nottataccia in ospedale e ora sta dormendo a casa sua. O forse semplicemente aspetta che si faccia viva lei. Infondo si è rifiutata lei di parlargli ieri sera ed è sempre lei che ha bisogno di avere una conversazione con lui. Non sa proprio che fare.
Sbuffa infastidita e una volta insaponata si sciacqua in fretta, si avvolge nellasciugamano e a piedi scalzi torna in camera. Tira fuori dallarmadio un paio di pantaloni della tuta neri, una canottiera con la felpa dello stesso colore, indossa il tutto, prende il libro, incastrando lindice nel mezzo per non perdere il segno, e scende al piano di sotto.
Ha deciso che leggerà fuori in mansarda sul dondolo. Si mette seduta, portando le gambe al petto e apre il libro alla pagina esatta. Quando sta per leggere il suo sguardo viene catturato dal muretto della sua casa. Più precisamente dal disegno che vi è sopra. Sorride mordendosi il labbro perché deve ammettere che è proprio bello. Non importa quante altre volte lo abbia ammirato, lidea che qualcuno abbia fatto una cosa del genere per lei le riempie il cuore damore. Starebbe le ore a guardarlo ma sarebbe decisamente sbagliato, e in più potrebbero pensare che abbia perso la ragione. Per cui, dopo avergli lanciato un ultima occhiata si decide e concentrarsi sulla lettura, non prima di aver sospirato sconsolata.
Non si accorge del tempo che passa Elena, così presa da quelle righe che hanno avuto il potere di rapirla. Gli occhi le bruciano per le ore passate a leggere, ma nonostante questo, dopo un paio di strizzatine ritorna a leggere, almeno fino a quando la macchina di Klaus che sta entrando nel vialetto non la distrae. Alza gli occhi giusto in tempo per vedere il fratello scendere. Automaticamente sorride mentre lui è intento a chiudere lauto con il pulsante sulle chiavi. Come mai è già a casa? Di solito torna sempre verso le quattro del pomeriggio.
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Come un uragano
RomanceElena non lo sapeva, ma presto si sarebbe resa conto di amare proprio colui che aveva sempre odiato e evitato. Un amore che agli occhi di tutti sembra impossibile, persino ai suoi. Un amore difficile sin dal principio. Un amore capace di ferire e...