Il suono incessante del campanello lo fa agitare nel letto. Ha provato a evitarlo nascondendo la testa sotto il cuscino, ma poi infastidito da quel continuo rumore ha deciso di alzarsi, soprattutto per non permettergli di svegliare Elena, che accanto a lui dorme ancora tranquilla. Dorme così profondamente che non sembra accorgersi di nulla.
Scocciato si stropiccia gli occhi e dopo essersi sporto per lasciagli un bacio sulla guancia, si alza sbadigliando. Vuole proprio vedere chi è che viene a rompere di domenica mattina alle,lancia un occhiata all'orologio in salone, 11 del mattino. Cazzo ha dormito cinque fottutissime ore. Non si premura nemmeno di vedere dallo spioncino chi è, talmente incazzato. Spalanca la porta con un gesto secco pronto a inveire contro chi ha disturbato il suo sonno, ma dopo rilassa i muscoli del corpo nel notare sulla porta Ludovica, la migliore amica di Elena. Non può di certo gridarle contro. Che figura ci farebbe. Lei gli sorride timida guardandosi intorno pur di non posare lo sguardo su di lui. In piedi di fronte a lei con solo delle mutande a coprirlo. Cazzo che imbarazzo. Ammazzerà Elena per non averle detto che Elijah era da lei. È contenta però che i due abbiano fatto pace.
"Io...io ecco scusa se vi ho disturbato" dice impacciata passandosi una mano fra i capelli. Lui sospira passandosi una mano sul volto stanco e si appoggia allo stipite ignorando il freddo che sente. Non ha nemmeno pensato di indossare un pantalone della tuta prima di andare ad aprire, talmente infastidito da quel suono.
"Non preoccuparti. È tutto apposto" la rassicura calmo accennando anche un piccolo sorriso. Non vuole essere scortese con Ludovica, è una ragazza dolce e soprattutto si preoccupa sempre per la sua ragazza.
" Elena ancora dorme" le fa sapere spostandosi poi di lato, un chiaro invito a farla entrare. Ma lei scuote la testa guardandolo.
"Ero rimasta d'accordo con Elena che avremmo fatto colazione insieme" comincia a spiegarsi.
"Non sapevo che ci saresti stato tu visto che avevate litigato. Non sarei venuta altrimenti." finisce sorridendo appena.
"È stato genitle da parte tua, ma per fortuna abbiamo chiarito" gli risponde veramente contento regalandogli un sorriso vero.
"Sono davvero contenta per questo." gli fa sapere e lo è per davvero.
Chiederà poi i dettagli ad Elena dopo averla sgridata.
"Allora io vado. Buona giornata Elijah" continua allungandosi per lasciargli un bacio sulla guancia.
"Buona giornata anche a te Ludovica" saluta cordiale chiudendosi poi la porta alle spalle e salendo le scale due a due per andare in camera del suo migliore amico e fregargli un paio di pantaloni della tuta. Non gli dispiacerà tanto.
Decide poi di non svegliare Elena, non c'è bisogno che anche lei si alzi così presto. Ha bisogno di dormire, ieri è stata una giornata stancante per lei. Entra in camera, attento a non fare rumore, per prendere il suo telefono e si incanta a guardare la sua ragazza che dorme tranquilla sul letto. Ridacchia nel constatare che non le ci è voluto molto per occupare tutto lo spazio del letto. Le coperte sono arrotolate alla fine del letto e la sua maglietta si è alzata scoprendole il sedere sodo. I capelli tutti scompigliati sparpagliati da per tutto e la guancia premuta sul cuscino. Si morde il labbro per questa visione. La sua ragazza è di una bellezza disarmante. Tanto che non può fare a meno di scattarle una foto. Gli fa venire voglia di tornare a stendersi accanto a lei, ma vuole farle una sorpresa e prepararle la colazione. Vuole sdebitarsi per questi giorni che hanno passato separati. Sorride e le si avvicina per tornare a coprila con le coperte ma prima, non riuscendo a resistere gli lascia un bacio sul gluteo sinistro. Ha voglia di morderlo e di stringerlo fra le mani per sentirne la morbidezza, ha sempre pensato che il culo della sua ragazza fosse perfetto. Bello tondo, sodo e piccolino come lei. Troppe volte le ha rimproverato di mangiare poco, ma alla fine ha capito che è proprio di costituzione piccola, e non serve a nulla obbligarla a mangiare. Anche perché lo fa di suo, si abbuffa sopratutto di dolci al cioccolato. Ne va matta. Scuote la testa per tornare alla realtà e lascia una carezza sulla sua guancia. Dopo averle rimboccato le coperte scende di sotto per preparare una colazione con i contro fiocchi, il tempo tanto non gli manca. Mette un po' di musica e poi si parte, non è proprio un cuoco provetto ma i pancake gli riescono bene e per fortuna in frigo c'è tutto l'occorrente che gli serve.
Intanto nella stanza di sopra Elena si passa una mano fra i capelli, stiracchiandosi nelle coperte. Si sente tutta indolenzita, ma è normale dopo la notte appena passata. Al ricordo automaticamente sorride e solo allora nota il posto accanto a lei freddo e vuoto. Aggrotta le sopracciglia e si allunga per afferrare il telefono. È quasi mezzogiorno. Possibile che Elijah si sia già alzato? Magari, per quello che ne sa può essere andato a lavoro, infondo ieri sera non hanno parlato di quello che avrebbero fatto oggi. Non hanno parlato molto in realtà. Nota anche svariati messaggi di Ludovica e solo ora si ricorda che doveva venire per la colazione. Si da una manata in faccia per essersene scordata, per non averla avvisata. Apre i messaggi e ridacchia per il contenuto.
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Come un uragano
RomansaElena non lo sapeva, ma presto si sarebbe resa conto di amare proprio colui che aveva sempre odiato e evitato. Un amore che agli occhi di tutti sembra impossibile, persino ai suoi. Un amore difficile sin dal principio. Un amore capace di ferire e...