Capitolo XVIII

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"Ci vediamo dopo"
La saluta Elijah, baciandola dolcemente sulle labbra, davanti alla porta di casa.
Deve tornare a lavoro per finire il turno e dare indicazioni ai suoi colleghi per quei due giorni in cui mancherà. Spera solo che vada tutto bene in sua assenza, altrimenti dubita che se lo perdonerà.
"Va bene" gli sorride Elena
"Ti aspetto" aggiunge contenta prima di chiudere la porta una volta che il suo fidanzato è uscito.
Meglio che vada a prepararsi la valigia. Non sa proprio che potarsi.
Zompetta felice su per le scale e arrivata in camera spalanca l'armadio fermandosi a guardarlo.
Che tempo potrebbe fare in montagna? Sicuramente farà freddo, pensa. Infondo sono a metà ottobre e il freddo comincia a farsi sentire.
Tira fuori un maglioncini nero a collo alto e un altro più pesante marroncino e li lancia sul letto. Poi afferra un paio di jeans a campana e un paio neri stretti e lancia pure quelli. Uno atterra ai piedi del letto, lo raccoglierà dopo. Si passa una mano sotto il mente, mentre pensa che vorrebbe portare anche qualcosa di più carino e elegante nel caso Elijah decida di portarla a cena fuori, o comunque vogliano fare una cenetta romantica in baita. Per cui si alza sulle punte e recupera un vestito lungo a collo alto, aderente e rigorosamente nero, poi un paio di pantaloncini in lana marroncini, le calze e poi.....non sa proprio che abbinarci sopra. Sbuffa mentre con le sopracciglia aggrottate si spreme le meningi per cercare di trovare una soluzione. Dovrebbe avere da qualche parte un maglioncino dello stesso colore che aveva comprato insieme ai pantaloncini. Fruga nell'armadio e, dopo aver tirato fuori praticamente tutto, finalmente lo trova sul fondo.
Si gira a guardare il caos che ha combinato e si lascia sfuggire un verso di lamento: dovrà rimettere tutto in ordine una volta finito.
Solo al pensiero si sente male.
Adagia il resto dei vestiti sul letto e poi afferra una sedia e la trascina fino alla cabina armadio. Ci sale sopra, per arrivare all'anta più in alto e ne tira fuori la sua piccola valigia da viaggio. Quella dovrebbe andare bene. Attenta a non perdere l'equilibrio e a non cadere, scende elegantemente dalla sedia e poggia la valigia sul letto cominciando a piegare bene i vestiti, prima di metterli dentro. Ma prima deve mettere le scarpe. Non è mai stata brava a preparare le valigie, a far entrare alla perfezione tutte le sue cose.
Va a recuperare un paio di scarponcini neri alti e, dopo averli messi in una busta, in modo da non sporcare le altre cose, li deposita sul fondo della valigia.
Perfetto, ora può mettere sopra i vestiti che ha preparato.
Le manca solo il pigiama, i trucchi e l'occorrente per farsi la doccia, ovvero lo shampo con i vari prodotti che utilizza per i capelli. Del bagnoschiuma non avrà bisogno, userà quello di Elijah. Adoro l'odore forte e allo stesso tempo delicato dei bagnoschiuma per gli uomini.
Metterà il resto dentro la valigia, domani mattina.
Ora che ci pensa Elijah non le ha detto per che ora intende partire, ma immagina, conoscendolo che partiranno la mattina presto.

Più tardi, nel pomeriggio, dopo che ha mangiato al volo, e dopo aver sistemato la sua camera, mentre è seduta sul divano a studiare, le arriva un messaggio.
È di Tom.

* Bob mi ha detto, lo dicevo io che ti vedevo strana. Spero ti rimetta presto. Ti aspetto a lavoro per tornare a spettegolare insieme*

Sorride. Tom è sempre così carino e gentile con lei e Karen.

*Grazie Tom.*

*Sai per caso chi mi sostituirà in questi giorni?* gli chiede curiosa.

*Si, Karen*
*è proprio qui con me ora* gli fa sapere.

Ed Elena si sente un po' in colpa, per aver costretto la sua amica a coprire i suoi turni di lavoro solo perché deve andare a farsi due giorni di vacanza con il suo ragazzo. Ma promette a se stessa che ricambierà il favore per sdebitarsi.
Poco dopo le arriva un messaggio vocale: è di Karen.
Lo ascolta e le viene da ridere. La collega la rimprovera in modo giocoso, di starsene seduta a casa senza fare nulla mentre lei è a lavoro, ma alla fine le augura anche lei una pronta guarigione e le manda un bacio e, prima che l'audio si interrompa, aggiunge che non vede l'ora di vederla per toccarle quel bel sedere che si ritrova.
Elena ride ancora più forte a quell'affermazione e risponde dicendole di adorarla e che le manca molto.
Cosa vera.
Non ha ancora sentito Ludovica per darle la lieta notizia, ma le manderà un messaggio più tardi, per avvisarla. Ora deve proprio concentrarsi su questo dannato libro, se vuole passare l'esame. Ama psicologia, ma detesta l'idea di dover leggere tre libri, di almeno 500 pagine l'uno, per fare l'esame. A volte, crede di non farcela, crede di essersi sovraccaricata di troppo cose: il lavoro, la danza e l'università. Una volta finito tutto le rimane davvero poco tempo da dedicare a se stessa. È per questo motivo che, anche se a mal in cuore, è contenta di concludere la sua carriera da ballerina quest'anno. Alla fine non è che avesse chissà quale scelta, a quei livelli si hanno solo due opzioni: o intraprendere una carriera nella danza, dedicando anima e corpo e tutto il tempo a quest'ultima, o appendere le scarpette da ballo al chiodo. Opzione che lei ha scelto, in fondo il suo sogno non è mai stato diventare una ballerina di fama mondiale, nonostante si sia impegnata con tutta se stessa per diventare perfetta, ma aprirsi uno studio tutto suo come psicologa per aiutare le persone a stare di nuovo bene con se stesse.

Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora