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Jungkook's pov
Il viaggio in macchina fu molto tranquillo. Non scambiammo molte parole soltanto qualcuna ma niente di eclatante.

Arrivati davanti casa sua vidi una piccola villetta, con un piccolo giardino, davanti ai miei occhi.

Davvero carina e non so perché ma perfettamente in linea con i pensieri che mi ero fatto sui gusti di Jimin. Era adatta a lui.

-vieni entriamo prima che qualcuno si accorga di te-mi disse lui aprendo la porta riportandomi con i piedi per terra.

Non appena dentro vidi ciò che mi aspettavo. Tutto era semplice ma perfettamente al suo posto. Le pareti avevamo colori tenui pastello che rendeva il tutto più carino e accogliente.

-mi piace casa tua-dissi posando la valigia all'ingresso iniziando a guardarmi intorno.

- Ti ringrazio.....hai fame?-mi chiese togliendosi la cintura dove teneva appesa la pistola mettendola in una piccola cassaforte in salotto.

-ehm...in effetti si. Durante il viaggio ci hanno dato solo il pranzo e ora ho un po fame....ma tranquillo posso fare da solo-dissi non volendo essere un ospite sgradito e non volendo far fare a lui dato che mi stava già ospitando.

- tranquillo ho fame anche io....ti va del ramen?-mi chiese ancora ed io annuii vedendolo prendere una pentola capiente, riempirla d'acqua e metterla sul fuoco.

Dopodiché la sua attenzione tornó su di me.

-vieni ti mostro la tua stanza mentre mi metto qualcosa di più comodo-disse prendendo il corridoio accanto alla cucina facendomi segno con la mano di seguirlo.

Vidi diverse porte chiuse che mi incuriosivano ma lo seguii finché non arrivammo in fondo al corridoio.

-questa è la tua stanza e questa qui la mia. Se hai bisogno di qualcosa durante la notte io sono qui-disse indicandomi prima la porta a sinistra e poi quella a destra entrando poi in quest'ultima.

-ho bisogno di cambiarmi se vuoi fallo anche tu. Tra 10/15 minuti il ramen sarà pronto vieni in cucina per allora-disse entrando nella stanza chiudendosi poi la porta alle spalle.

Io osservai il punto in cui fosse entrato per qualche secondo non capendo il suo comportamento.

Era stato gentile ma perché non reagiva come una ragazzina isterica nel vedermi? Che non fosse davvero un mio fan?

Mentre me lo chiedevo entrai nella mia stanza cercando di rilassarmi fino a che la cena non fu pronta.

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