UNIQUE

18.

Jungkook's pov
Jimin sarebbe uscito nuovamente. Ormai usciva quasi sempre di sera. Ok che era fidanzato e voleva vedere il suo ragazzo ma lasciarmi da solo sempre era sicuro per me? Se qualcuno mi avesse trovato ed individuato mentre lui non c'era?

Ero perplesso dal suo modo di difendermi e tenermi al sicuro ma non avevo intenzione di dire nulla.

Ero felice in fin dei conti di rimanere da solo qualche ora completamente con me stesso.

L'unica cosa che mi piaceva meno era cenare da solo, ma per fortuna quella sera Jimin aveva deciso di cenare a casa ed uscire subito dopo.

Si stava già preparando mentre io ero intento a lavare i piatti. Non erano tanti quindi neanche mi pesavano più di tanto.

-allora come sto?-chiese entrando in cucina girando su se stesso per mostrarmi il suo look.

Io senza pensarci troppo lo squadrai da capo a piedi rendendomi conto di quanto stesse bene vestito in quel modo. Ì pantaloni mettevano in evidenza tutto per quanto fossero stretti e la camicia era in pratica trasparente non lasciando spazio all'immaginazione. Se fosse stato il mio ragazzo non avrei mai approvato.

-state a casa sua?-chiesi tornando a guardarlo negli occhi vedendolo fermarsi e pensare.

-credo di si....sai credo che....bhe mi chiederà di sposarlo-disse e sbiancai.

Solo il pensiero del matrimonio mi terrorizzava. Avrei voluto sposarmi un giorno, quando e se avrei trovato la persona giusta per me con cui fare dei bambini e vivere insieme felici ma quel giorno non sarebbe arrivato prima di un bel pó. Per ora non era nei miei programmi.

-wow....cioè è fantastico hyung sono felice per te....per voi....spero davvero che succeda-dissi continuando a pensare al matrimonio e rabbrividendo all'idea.

-lo spero vivamente. Stiamo insieme da 5 anni e spero che si sia deciso finalmente-rispose già vicino alla porta d'ingresso mentre iniziava ad indossare il cappotto.

-beh allora buona fortuna e buona serata con il tuo futuro marito-dissi sorridendogli vedendolo afferrare le chiavi e il cellulare per metterle in tasca. 

Subito dopo incroció le dita uscendo augurandomi una buona serata.