Ran camminava per strada tenendo i suoi bambini per la mano Conan a sinistra e Yumi a destra, anche se non lo dava a vedere gli erano mancate quelle passeggiate con i suoi figli gli mancavano i vecchi tempi quando era a Londra e viveva la sua vita come una madre normale insieme ai suoi figli anche se avrebbe voluto che Shinichi fosse li con loro magari con lui avrebbe potuto affrontare tutto questo con il cuore più leggero. Arrivarono a casa Eri li salutò e gli chiese come è andata Ran ne approfitto per dare la notizia "sta sera non rimango per cena" Conan e Yumi rimasero stupiti Eri "come mai?" Ran "perché il mio capo mi ha invitata ad un ballo importante e non posso mancare" Eri capi subito a cosa si riferiva ma Yumi e Conan la presero male "quindi il tuo lavoro adesso è più importante della famiglia?" Ran si volto verso Conan i suoi occhi cercavano di trattenere le lacrime "Conan sai che non è cosi" Conan la interruppe "non è cosi! È tutto quello che hai da dire da quando siamo qui tu non hai fatto altro che concentrarti sul lavoro ogni mattina te ne vai senza salutare quando c'è stata la giornata dei genitori che dovevano parlare del loro lavoro tu non sei venuta, alla recita scolastica non sei venuta nonostante avessi promesso che saresti venuta alla fine c'erano solo la nonna e i signori Kudo che ci sono venuti a vedere. Passiamo il nostro tempo libero più con Yukiko e Yusaku che con te". Ran era senza parole Yumi non riusci più a stare in silenzio e anche lei era sul punto di piangere "Conan ha ragione, tu non ci sei più stata per noi tu ci nascondi qualcosa" Ran non sapeva più che pesci prendere "io non vi nascondo niente" Yumi "a d'avvero allora parlaci di papà" Ran rimase in silezio "non puoi vero mammà dici sempre che bisogna essere onesti con gli altri che non bisogna ferirli eppure tu non ti accorgi di quanto ci hai ferito. Dimmi perché ogni volta che vogliamo parlare di papà tu eviti l'argomento? Perché non possiamo vederlo? Cosa ci nascondi?". Eri rimase per tutto il tempo in silenzio nemmeno lei sapeva che pesci prendere Conan "come al solito sei sempre taciturna vero mamma, dicci la verità papà ci ha abbandonati non ci ha mai voluto bene?" Ran "Conan sai che non è vero" mentre gli poggiava la mano sulla spalla ma il bambino la allontanò "non è vero lui non c'è mai stato per noi dove era quando eravamo nati? Dove era quando tu ti sei ammalata e abbiamo dormito tutti in sieme nel lettone perché non volevamo lasciarti sola? Dove era lui quando spegnevamo le candeline ad ogni conpleanno? Dove era lui quando eravamo andati al nostro primo giorno di scuola? Dimmi mamma lui dove era?" Ran era ormai in balia delle emozioni ma doveva contenerle almeno fino a che la missione non fosse stata compiuta. Yumi "papà non ci ha mai voluto bene e non ce ne vuoi più neanche tu, papà se ne è andato perché non ci voleva e adesso non ci vuoi più nemmeno tu" Ran "non è vero" Yumi "allora perché non possiamo venire con te a questo ballo?" La donna non sapeva piu come rispondere sentiva che quelle parole le avevano trafitto il petto "Ti odio" avevano detto allo stesso tempo i due bambini mentre si dirigevano in camera. Eri è rimasta per tutto il tempo in silenzio era scioccata dalla piega che aveva preso la conversazione tra sua figlia e i suoi nipoti "Ran" ma sua figlia ando di corsa in camera sua preparò il vestito per la serata, prese i trucchi e l'accapatoio e ando in bagno e si chiuse dentro, si inizio a spogliarsi fino a quando non rimase completamente nuda apri il getto della doccia ed aspetto che l'acqua diventasse calda, si infilo sotto il getto all'inizio rimase li in piedi nel totale silenzio rotto solo dall'acqua che batteva sulle piastrelle della doccia. Ran si sedette in un angolino della doccia e inizio a piangere disperata "perché non sei qui accanto a me, perché te ne sei dovuto andare, io non ce la faccio più non sopporto più di soffrire cosi vorrei averti accanto a me in questo momento vorrei che condividessi quei momenti speciali con i nostri bambini: volevo vederti insieme a Conan che gli insegnavi a diventare un detective, volevo vederti mentre giocavi con Yumi, volevo vederti fare il padre e volevo che diventassi mio marito". Le lacrime di Ran si mescolarono con l'acqua della doccia "invece sei morto per colpa mia sono rimasta sola con i nostri figli e in loro ci vedo una parte di te Detective da strapazzo hai lasciato il segno ma d'altro canto tu sei sempre stato cosi hai lasciato un vuoto che niente e nessuno può colmare mi manchi Shinichi se non ci fossero stati Conan e Yumi ti avrei raggiunto da parecchio tempo come quando eri disposto a morire insieme a me se avessi tagliato il filo sbagliato di quella bomba saremmo rimasti insieme per l'eternità". Ran chiuse gli occhi, in quel momento ebbe come una sensazione le sembrava che qualcuno la stesse abbraciando sentiva un forte calore dentro al petto mentre le sue labbra sembravano essere premuto contro qualcuno, quando apri gli occhi le sembrava impossibile Shinichi era li mentre la baciava si accorse di essere ancora nuda e un pò arrosi ma non le importava era tutto troppo bello per essere vero e anche se non lo era voleva godersi fino in fondo quel momento. Ran ad un certo punto si sveglio e capi "sei venuto ha trovarmi con quel semplice gesto tu vuoi darmi la forza per andare avanti" alzo lo sguardo "hai ragione non posso abbatermi ora non quando sono cosi vicina alla fine continua a guardarmi da la su sarai fiero di me Shinichi". Ran fini di lavarsi e si preparò per la serata mise: del fondo tinta, del rossetto color rosa per risaltare le labbra, del fondo tinta, dell'eyeliner e i gioielli che Akai gli aveva dato. Il vestito era di colore blu lungo da comprire le gambe ma non i piedi questo faceva risaltare le scarpe argentate con il tacco color oro aveva una piccola scollatura a cuore. Quell'abito lo aveva comprato insieme a Sonoko un mese fa quando aveva il giorno di riposo e per distrasi era andata a fare shopping con la sua migliore amica, usci dal bagno mentre Eri era rimasta nel sogiorno seduta sul divano quando vide la rimase incantata dalla sua belezza "Ran stai da favola" Ran "grazie mamma" Eri "senti per quello che è successo prima io" Ran "non preoccuparti è una cosa che devo affrontare da sola quando sarò tornata diro tutta la verità sono stanca di vederli soffrire" Eri "va bene Ran rispetto la tua decisione" prima che la figlia potesse uscire "per favore stai attenta non voglio perdere anche te" Ran fece l'occhiolino e usci di casa. Conan e Yumi erano ancora in camera loro a piangere quando sentirono qualcuno bussare alla porta Conan "vattene via mamma" quando la porta si apri videro che era Eri "posso entrare?" I bambini non risposero cosi la donna entro e chiuse la porta "sentite so che è difficile ma" Yumi "cosa siamo stanchi che la mamma continui ha mentirci" Eri "lo so ma vista mentendo per proteggervi" Conan "non è mentendoci che ci proteggera anzi ci fara solo soffrire preferisco sapere la verità piuttosto che dire a una persona a cui voglio bene dirgli che la odio" in quelle parole Eri ci vedeva molto il riflesso di Ran quando 5 anni fa Shinichi gli aveva mentito per proteggerla ma quando gli ha detto tutta la verità alla fine è riuscita a perdonarlo sperava che la stessa cosa potesse accadere tra i suoi nipoti e sua figlia. Eri stava per uscire dalla camera "vado a sistemare dei documenti in ufficio e poi preparo la cena" chiuse la porta alle sue spalle, Conan si alzo Yumi "dove vai?" Conan "in camera di mamma voglio andare in fondo a questa storia una volta per tutte" normalmente Yumi non avrebbe acconsentito a questa idea non amava invadere la privacy della mamma ma sta volta si trovava d'accordo con lui era stanca di tutta questa storia se mamma non gli avrebbe dato le risposte le avrebbe scoperte da se. Uscirono dalla loro camera e si diressero in quella di Ran ma stranamente era chiusa a chiave Conan "tu non sai dove mamma tiene nascosta la chiave?" Yumi "mettiti a cagnolino ho un idea" Conan trovava l'idea assurda ma obbedi alla sorella lei sali sopra la schiena del fratello e si tolse una forcina i suoi lunghi capelli che si sciolsero cadendo come una cascata, Yumi infilò la forcina in mezzo alla serratura Conan "che stai facendo?" Yumi "sto cercando di scassinare la serratura" Conan "quando hai imparato a scassinare le serrature" Yumi "se tu legessi più romanzi gialli lo impareresti una volta ho letto un romanzo giallo dove la protagonista era stata chiusa in una stanza e per uscire ha usato una forcina che teneva tra i suoi capelli per scassinare la serratura" Conan "un giorno devi farmelo leggere quel libro". Dopo 2 minuti si senti la serratura scattare Yumi "ecco fatto la porta è aperta" la bambina scese dalla schiena del fratello che un pò dolorante disse "sei piu pesante di quanto sembri" Yumi gli diede un pugno in testa per risposta "perché non mi hai mai insegnato questo trucco" Yumi "perché con le tue manie da detective ci mancava soltanto che a scuola ti accussasero di furto con scasso". Entrarono nella camera della madre e iniziarono a curiosare in giro la prima cosa che notarono fu una foto sulla scrivania della camera Yumi "questa è la stessa foto che ho visto a villa Kudo allora la mamma conosceva quel ragazzo", non trovarono nient'altro nella stanza perciò uscirono e richiusero la porta.
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Detective Conan: A Reason To Live
Misterio / SuspensoQuesta è la mia prima storia, spero vi piaccia. Shinichi Kudo alias Conan Edogawa è morto mentre indagava sull'organizzazione nera, tuttavia è riuscito a dire tutta la verità a Ran. Ora stara a lei portare a termine la battaglia che il suo ragazzo h...