Nel blu dipinto di blu

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Alessio

"Benvenuto all'inferno"

Alessio restò pietrificato.

Fermo come un baccalà che fissava il cancello come se fosse animato.

"Fra, tutto ok?" un colpo di tosse lo fece riscuotere.

"Ehm...certo" balbettò.

"Lasciala perdere, è normale" disse Maddalena, posandogli una mano sulla spalla in segno di conforto.

"Infatti. Ti presento Vibeke." fece ironica Benedetta.

"Mi odia vero?" domandò il ragazzo.

"Sì, hai diciamo "mandato via" il suo migliore amico, per cui." gli spiegò Maddalena.

"Però è anche da ricordare che non sta passando una bella giornata." si mise in mezzo Mattia.

"La lettera che le ha inviato Arisa l'ha mandata fuori di testa." concluse Samu, guadagnandosi l'approvazione degli altri.

Dopo l'ultima affermazione si susseguirono altri attimi di silenzio imbarazzante. 

"Vabbe dai...ti facciamo vedere la tua stanza così ti sistemi" riprese a parlare Samu

Alessio lo ringraziò mentalmente per averlo salvato da quella situazione orribile.

Seguì il ragazzo dentro la casa, fino alla stanza gialla.

"Eccoci qui. Il letto non è rifatto perché prima ci dormiva Vibeke, ma ora si è sposata nella celeste e quindi devono arrivare le coperte pulite." gli spiegò.

"Ok, grazie mille fra." sorrise Alessio

"Ti lascio sistemare, a dopo." Samu uscì dalla stanza lasciandolo solo.

Il ragazzo si guardò intorno per poi aprire la valigia.

Iniziò a sistemarla nel letto-cassapanca e poi passò a decorare il muro vicino alla parete-specchio con delle foto.

Ritraevano lui e la sua famiglia, alla quale era estremamente legato.

Aprì un cassetto del comodino per riporci alcuni oggetti a lui molto importanti, ma poi qualcosa attirò la sua attenzione. 

Sul fondo giaceva abbandonata una piccola polaroid.

Lo scatto ritraeva Vibeke.

Alessio penso che fosse molto bella.

La foto era uno scatto spontaneo e la ritraeva al sole, probabilmente in estate dato che indossava un costume arancione e una t-shirt bianca legata sopra l'ombelico. I ricci biondissimi erano raccolti in uno chignon sopra a testa e Vibeke si stava sistemando i laccetti dello slip con le mani imbrattate di quella che sembrava pittura azzurra. Anche la maglia e i suo viso erano sporchi, eppure lei rideva, probabilmente non accorgendosi del fatto che stessero catturando quel momento con la macchina fotografica. Sul retro della polaroid c'era scritta una frase con una scrittura maschile e tremolante:

"Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu"

Alessio restò imbambolato.

Continuava a guardare l'immagine non riuscendo a staccare gli occhi.

Era dato oggettivo che Vibeke fosse molto bella, ma quello scatto,così naturale, sembrava racchiudere un lato nascosto di lei, sempre considerando il poco tempo che avevano passato insieme.

Continuava a rigirarsi la foto tra le mani, quando sentì qualcuno che gliela strappava via.

"Ma che cazzo fai?" la voce di Vibeke gli arrivò alle orecchie ad una tpnalità così alta da farlo sobbalzare.

Se la ritrovò davanti con le braccia incrociate al petto e lo sguardo assassino.

"Era nel cassetto, scusa io non volevo..." balbettò, venendo però interrotto.

"Me la dovevi ridare subito, non rigirartela tra le mani per un quarto d'ora come un pervertito." sbottò lei.

Alessio non riuscì a guardarla in faccia, mentre lei sbraitava, inviperita come una belva.

Probabilmente vedendo che aveva abbassato lo sguardo, la ragazza se ne andò, sbattendo la porta.

Il ballerino rimase immobile, fissando il pavimento, con le guance rosse per l'imbarazzo.

"Fra..." la voce di Samu lo fece sobbalzare.

"Ehi, dimmi." rispose tentando un sorriso forzato.

"Ho sentito tutto, mi dispiace, ma te l'ho già detto, questo periodo è un po' complicato per lei e..."

"E io sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso." concluse Alessio.

"Non intendevo dire questo." tentò di dissimulare Samu.

"Tranquillo ho capito, dai andiamo di là, voglio parlare un po' con gli altri." 

Mentre uscivano dalla stanza, il ragazzo sentì gli occhi dell'amico addosso.

"Ale..." sussurrò il siciliano.

"Dimmi..."

"Lasciala perdere, Vibeke è solo una stronza, superficiale." 

"Certo hai ragione, stronza, superficiale..."

"Però bellissima" 

pensò Alessio, mentre andava verso il salotto.

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Spazio autrice 

eii,

come va? Ecco qui un nuovo capitolo. Sono molto contenta perché...non lo so, oggi sono molto felice. Ho una notizia per voi: sul mio profilo Spotify, ho creato una playlist dedicata alla storia con canzoni che saranno sia presenti nei prossimi capitoli, sia altre con testi che me la ricordano. La aggiornerò man mano che vado avanti con i capitoli, per evitare spoiler. Ecco qui il codice, a presto,

 Ecco qui il codice, a presto,

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scorpionecapricorno<33

Had og kærlighed | Alessio Cavaliere Amici 22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora