Corpo freddo, cuore caldo

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Se potete leggete spazio-autrice che vi devo chiedere una cosa...grazie!

Alessio

La giornata era andata bene.

Dopo quell'incontro improvviso con Marco, Vibeke e Alessio avevano messo in atto la loro "riconciliazione".

La situazione sembrava essersi stabilizzata, eppure il ragazzo era rimasto ferito dalle parole di Vibeke di quella mattina.

"Voglio annullare il contratto Marco"

"Perché non ne posso più"

"Non devo consultarti, non sei mio padre"

Davvero non contava niente per lei?

E poi perché si faceva queste domande?

Era ovvio che non contasse niente per lei.

Era solo un mezzo per poter arrivare al suo scopo finale.

I soldi.

Quei fottutissimi pezzi di carta.

Era davvero una brava attrice...

In certi momenti sembrava che fosse addirittura sincera.

Bah...non sapeva che dire.

Dopo aver salutato Simone che lo stava aiutando con il compito della Celentano, afferrò il borsone, pronto per tornare in casetta.

Si avviò in sala relax per recuperare il giubbotto, quando l'oggetto dei suoi pensieri gli passò davanti.

"Ei Vib, torniamo insieme in casetta?" domandò.

La ragazza si fermò di colpo.

"Sì, va bene andiamo" la cantante acconsentì, mettendosi di fianco a lui.

"Com'è andato l'incontro con Rudy?" chiese cauto il ballerino, aprendole la porta degli studi.

"Se dico "una merda" è abbastanza? Mi sento una vera cretina." Vibeke si asciugò una lacrima che minacciava di solcarle la guancia.

Alessio si sentì uno schifo.

"Scusami, non volevo farti piangere." le accarezzò piano la guancia con il pollice.

"Non ti preoccupare. Sto bene. Insomma, sto imparando la lezione. Devo riuscire a controllarmi." i due ripresero a camminare in silenzio.

Nonostante fossero quasi a marzo, si gelava e un vento freddo aveva preso a soffiare proprio in quel momento.

Alessio stava congelando.

Nonostante la felpa pesante e il giubbetto abbottonato fino al collo.

Osservò Vibeke, che non sembrava curarsi della temperatura.

Probabilmente aveva quei cazzo di geni danesi che la facevano abituare a temperature ben più basse.

"Hai freddo vero?" domandò come se gli avesse letto nel pensiero.

"I-io ecco..."

"Hai freddo, è inutile che menti."

Il ragazzo arrossì fino alla punta delle orecchie.

"Dammi la mano" ordinò la ragazza.

"Cosa?" il ballerino era confuso.

"Ho detto "dammi la mano"" ripeté lei.

Alessio gliela porse riluttante.

Lei la prese tra le sue dita.

"So che non è molto, però ho la mano abbastanza calda, forse questo ti aiuterà un po'"

Had og kærlighed | Alessio Cavaliere Amici 22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora