Parlare con serietà

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Vibeke

"Certo, dimmi tutto"

Vibeke sospirò.

Era da un po' di tempo che voleva parlare con Alessio di questa cosa.

"Bamse...secondo me dovresti essere più egoista" disse tutto d'un fiato.

Aveva paura della reazione del ballerino, più che altro perché sapeva che quelli non erano affari suoi.

"Cosa?" esclamò il ragazzo sorpreso.

"Hai capito quello che ho detto" rispose lei, accendendosi una sigaretta.

"E perché mai? Essere egoisti è sbagliato" chiese Alessio.

"Dipende dai punti di vista. Mi spiego...tu ti preoccupi sempre per gli altri, come ad esempio me no? Però poi non pensi a te stesso."

Alessio era sconvolto.

Si sedette mantenendo lo sguardo rivolto verso il muro.

"Io...penso a me stesso."

"Ah sì, beh ti dico come la vedo io. Se pensassi veramente a te stesso, prima mi avresti detto di avere freddo e io ti avrei dato il mio giubbotto" sbottò Vibeke.

Ma perché non capiva?

Dio santo!

Non era poi così complicato.

Il ballerino la fissò sconcertato.

"Ma...non ha senso. Dovrei dartelo io nel caso."

"E perchè mai?"

"Perché non è un comportamento da uomo farsi dare il giubbotto da una ragazza solo perché è impietosita"

"Credi davvero che tu mi impietosisca? Bamse...ti posso assicurare che non mi impietosisce nessuno, men che meno tu"

Alessio sorrise tristemente.

"Non capisco perché mi stai dicendo tutto questo"

La ragazza sospirò.

"Perché ci tengo a te e...insomma...io...oddio perché mi sto incartando?" il ragazzo sorrise.

"Prova a spiegarmelo a parole tue, non ho fretta, posso stare qui anche tutta la notte se è necessario"

"Ecco vedi? Te lo sei spiegato da solo. Devi essere un po' egoista. Sono convinta che se te lo chiedessi lo faresti veramente."

"Embè, lo faccio perché ci tengo a te"

"Il problema è che, secondo me, la gente un po' si approfitta di questa cosa e mi darebbe fastidio se tu prima o poi rimanessi fregato."

Alessio la guardò negli occhi, ma non proferì parola.

"Io non capisco perché lo fai. Insomma, mi sembra che tu sia incapace di dire di no" continuò Vibeke.

Il ragazzo fece un profondo sospiro, poi tirò fuori dalla tasca l'iqos.

"Vedi Vib...non so come spiegartelo...è una cosa molto personale, potresti anche prendermi in giro."

"Non lo farei mai, ti sembro il tipo?"

"Vedi, non sono mai stato bene con me stesso...mi sono sempre sentito costantemente sbagliato, anche se non ne ho motivo. Ho una famiglia che mi ama, tanti amici, non ho problemi di salute importanti, faccio quello che mi piace però...è come se non riuscissi mai ad essere come voglio. Non mi sento adatto per quello che voglio fare nella vita, non mi sento portato per fare il ballerino. Insomma, guardami, so di avere delle lacune pesanti e in più non sono di certo il portato fisicamente. Sono basso e grasso e..." il ragazzo si fermò per ispirare un po' di fumo dalla sigaretta.

Had og kærlighed | Alessio Cavaliere Amici 22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora