Pianti, litigate e Marlboro

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Alessio

"Samu!!!" esclamò Alessio correndo lungo il corridoio.

"La fregna 'e mammt" sbottò non vedendolo più da nessuna parte.

Si avviò lentamente verso il salotto, facendo attenzione a guardarsi bene intorno.

Lo avrebbe ammazzato!
Cazzo.

Proprio lui che fino a poco prima diceva che dovevano "appartarsi" adesso, sul più bello, li interrompeva.

Coglione!

"Samu! Pezzo di merda, dove sei finito?" gridò continuando a camminare con le mani sui fianchi.

"Ale, che succede? Perché stai urlando?" gli chiese Ramon, uscendo dalla stanza blu.

"Sto cercando Samu, lo hai visto?" domandò.

"No, però che è successo? Sembri arrabbiato" rispose l'altro.

Doveva ricordarsi più spesso che Ramon era un pettegolo e un impiccione di prima categoria.

"Samu ha lasciato della roba sul mio letto e non la vuole togliere" si inventò Alessio sul momento.

"Mmh e questa "roba" per caso ha un nome danese che inizia con la V?" chiese il ballerino con finto fare interrogativo.

Alessio capì.

"Samu, brutto coglione, so che sei lì, se non salti fuori entro 3 secondi faccio 'o bordell', capito?" il ragazzo spinse Ramon da parte ed entrò nella stanza blu.

"Non è colpa mia ok? Non sapevo che voi due stavate là, unu supra l'autru (uno sopra l'altro)!" la voce ovattata di Samu fece voltare Alessio verso la porta del bagno.

Ma cosa stava blaterando?!

Alessio iniziò a bussare ripetutamente alla porta, sotto lo sguardo divertito di Ramon.

"Omm e merd, vuo' aprire o noni? Uarde ca sfondo 'a porte... (Uomo di merda vuoi aprire o no? Guarda che sfondo la porta)" gridò Alessio.

"Promettimi che non mi ammazzi! Ma almeno eravate vestiti oppure..." rispose Samu dall'altro capo della porta.

"Ma ca cazzo staij ricenne? Coglione! (Ma cosa stai dicendo? Coglione)" a quel punto Alessio aveva iniziato a saltare davanti al bagno, facendo gestacci con le mani.

"Si me 'a aggia chiavà me 'a chiavo fore e cca, nun co vuje a mmiezze e palle e 'e telecamere ovunque, nun so' mica Rocco Siffredi! (Se me la devo scopare, me la scopo fuori di qui, non con voi in mezzo alle palle e le telecamere ovunque, non sono mica Rocco Siffredi)"

"Non sto dicendo che...vabbè lascio perdere!"

"Forse è meglio e ora esci di qui!"

Alessio si scansò dalla porta solo dopo aver sentito la serratura scattare.

Era lì, come una lince, che osservava un Samu spaventato che tentava di proteggersi con una confezione di shampoo all'albicocca.

"Ti prego non mi ammazzare!" lo pregò il siciliano.

Alessio lo guardò sempre più incazzato.

"Mmh, forse dovrei torturarti, però ci sono troppe telecamere qui. Ti aspetto fuori Segreto..." lo minacciò il ragazzo, incrociando le braccia sul petto.

"Eddai, ma non ho fatto niente di così imperdonabile!" cercò di giustificarsi lui.

"Ma tu non stai bene!" esclamò Alessio.

"Prima mi dici di "farmi una scopata" e mo dici che non è niente? Ma tu non sei normale!"

"Mi sembra che tu te la stia prendendo un po' troppo!"

Had og kærlighed | Alessio Cavaliere Amici 22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora