☃️ intervista a SaraPetrucciani

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Conosciamo meglio l'autrice: SaraPetrucciani

☃️Parlaci di te(anche non inerente alla storia, ma in generale)☃️

Ciao a tutti!! Mi chiamo Sara e ho 35 anni, quasi 36. Sono mamma di un bambino di 3 anni e tra poco arriverà una sorellina.
Nella vita sono una neuropsicologa e mi sto specializzando in Psicoterapia. Mi occupo di vissuti traumatici, alta sensibilità, genitorialità.

☃️Com'è nato il tuo amore per la scrittura?☃️

Mi sono sempre espressa più facilmente con la penna che con le parole. Scrivere è sempre stato un mezzo per veicolare le mie emozioni, comprenderle e accettarle. Scrivere è terapeutico.

☃️Con quale genere hai iniziato? E il tuo preferito?☃️

Da bambina ho iniziato con brevi storie di paura che raccontavo alle mie cugine durante le notti in montagna.
Leggo di tutto. Non ho pregiudizi. Amo però la saggistica, i memoir, la fiction e autofiction, i romanzi storici. Anche i Fantasy, ma quelli classici in stile Signore degli anelli e Harry Potter.

☃️Com'è nata la tua prima opera?☃️

Scrivere un libro è sempre stato un sogno nel cassetto. Da anni volevo scrivere un fantasy, ma crescendo ho capito che era un genere che non mi rispecchiava. Non come autrice almeno. Avevo bisogno di vedermi riflessa nella mia opera. Così è nato The rainbow in my heart.

☃️Nelle tue opere, c'è qualche personaggio in cui ti rispecchi? E perché?☃️

Assolutamente. Si tratta sostanzialmente di un autofiction, quindi tutto ciò che leggete è tratto da esperienze reali vissute direttamente o indirettamente. Sam e Giada soprattutto sono una sintesi del mio alter ego. Ma anche gli altri personaggi sono ispirati a persone che mi sono vicine. Noah compreso.

☃️Durante lo svolgimento del libro, sei stata fedele alla tua idea iniziale o hai cambiato qualcosa?☃️

Trattandosi di cose che vivo sulla mia pelle, sono abbastanza fedele. Ma mi riservo un po' di licenza poetica.


Conosciamo meglio l'opera: The rainbow in my heart

☃️Da cosa deriva il nome del libro?☃️

Oh è stata un'improvvisazione. Pensavo a qualcosa che facesse venire in mente il concetto di Resilienza e, non so come mai, il mio cervello ha visualizzato un arcobaleno.

☃️Hai preso ispirazione da qualcosa per il libro?☃️

Dalla mia vita.

☃️Parlarci del tuo personaggio preferito e del perché hai scelto proprio quel personaggio.☃️

Direi Sam dato che è una specie di mio riflesso. Scrivere di lei è curativo per me. Ma adoro anche le sue amiche.

☃️Come hai scelto i nomi dei tuoi personaggi?☃️

Samantha è il nome della mia terapeuta. Giada di una collega. Noah il protagonista di "Le parole che non ti ho detto" che amo. Insomma, mi sono ispirata a nomi di persone vicino a me in linea generale.

☃️Hai fatto tu la copertina?☃️

No, una splendida e gentilissima ragazza di nome
Sofia.

☃️A chi raccomanderesti la tua opera?☃️

La raccomanderei alle persone cui interessano tematiche come la psicologia. Persone che nella vita hanno combattuto e sono rinate. Persone che amano le storie d'amore ma che vogliono conoscere anche altri aspetti della vita dei protagonisti. In generale, penso sia comunque una storia adatta a tutt* perché parla di quotidianità.
Come dico nella trama: è una storia d'amore, ma non troppo.

Intervista con Luna {ATTIVO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora