Le mie dita sfiorarono leggermente il peso morbido e appuntito sul mio petto. Qualunque sogno stessi facendo, scomparve con l'entrata dei raggi solari dal minuscolo finestrino. Aprendo un poco di più gli occhi, vidi la testa di Demetri sul mio seno, i suoi occhi chiusi e il suo viso sereno come se stesse dormendo veramente.
"Sei sveglio?" Gli iniziai a fare dei piccoli grattini sulla testa, la sua voce mandó vibrazioni in tutto il mio corpo.
"I vampiri non dormono, amore." Rimasi sorpresa dal fatto che non usò il mio solito soprannome che mi affibiò fin da piccola.
"Beh, avresti potuto ingannarmi, amore." Sorrisi compiaciuta e continuai a passare le mie dita tra le sue punte dorate. "Siamo arrivati?"
Si tirò in piedi con disinvoltura e aprì con poca difficoltà il pesante portellone. "Perché non guardi tu stessa?"
Saltai giù dal sedile e mi precipitai verso di lui. Non appena mi affacciai per esaminare il luogo in cui eravamo atterrati, fui accecata dalla luminosità del sole che si rifletteva su una spiaggia bianca. Quando mi abituai alla luce forte, riuscii a vedere l'oceano, che attirò per primo la mia attenzione, poi una foresta pluviale tropicale che circondava l'intera area. Dovevamo essere arrivati su un'isola o su una spiaggia privata.
"Siamo arrivati da circa due ore, ma ho preferito lasciarti dormire sapendo quanto fossi stanca." Demetri disse mentre prese con disinvoltura i nostri bagagli e mi fece segno di seguirlo. Potei solo annuire e fissare gli alberi scuri difronte a noi. Non caminammo così a lungo. Scoprii che dopo aver trovato l'unico albero con dei fiori rosa artificiali e dopo aver svoltato a destra e poi continuare dritto nella foresta si arrivava a luogo desiderato. Ci ritrovammo a faccia a faccia con una grande casa a due piani nascosta alla vista dalla spiaggia.
"Che posto è questo?" Domandai stupita.
Mi sorrise da sopra la spalla. "Alcuni decenni fa, i Volturi si scontrano con dei nomadi brasiliani che creavano neonati in ogni villaggio in cui si imbattevano. Dovetti rintracciarli così che Aro potesse parlarci, per assicurarsi che non stessero creando un esercito di neonati. Convinsero Aro del fatto che non stavano violando alcuna legge e che erano persone che sarebbero morte da lì a poco. Come "pagamento" per averci fatti spostare e di averci disturbati, ci raccontarono di una casa su un'isola deserta a poche miglia dalla costa di Maui. La gente del tempo pensava che la casa fosse troppo lontana da qualsiasi forma di vita umana, così non fu mai utilizzata. Ci dissero che avremmo potuto andarci quando ci sarebbe servito. Marcus in tutta la sua saggezza mi ha consigliato questo posto come residenza per la nostra luna di miele."
Girai lo sguardo e tornai a guardare da dove eravamo arrivati e intravidi il sole che si rifletteva sulla sabbia chiara. Non era affatto un posto da vampiri, non con tutto quel sole. Se non fosse stato per la quantità esorbitante di alberi, Demetri avrebbe brillato in quel momento. Aprì la porta a vetri e depositò dietro l'angolo le nostre borse, prima di prendermi in braccio a mo' di sposa e trasportarmi all'interno. Urlai quando cambiò totalmente presa, mettendomi come un sacco di patate e portandomi a testa in giù.
"Demetri mettimi giù!" Risi tirando un pugno alla sua schiena marmorea. "Come diavolo dovrei ammirare la villa da questa angolazione?"
Non disse niente, mi strinse solo le cosce e continuò salendo le scale. Prima che me ne rendessi conto, mi gettò sul letto e mi attaccò il collo con dei baci. Istintivamente, gli feci scivolare le braccia intorno al collo e portai le mani tra i suoi capelli, mentre le mie gambe si strinsero intorno alla sua vita. Le sue labbra lavorarono magicamente sulla pelle tenera tra il mio collo e la mia spalla e potei solo sentire le sue zanne colpirmi. Strinsi la presa tra le sue ciocche e avvicinai il suo viso al mio, schiantando la mia bocca sulla sua con passione ardente. Eravamo soli, naufraghi in un'isola deserta, nessuno poteva sentire, vedere o sapere quello che facevamo. Perché non farlo? Ma quando slacciai il primo bottone e le mie dita gli toccarono il dorso freddo, si tirò indietro.
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a piccoli passi
FanfictionNel periodo in cui Renesme raggiunse la maturità e smise di crescere, Carlisle e Esme trovarono nel bosco una bambina abbandonata e la portarono a casa, rendendola un membro della famiglia Cullen. La cosa che non si sarebbero mai aspettati era che l...