E Fuori c'è Troppa Luce

Capitolo 7

Appena Luke lo lasciò fuori la porta dell'abitazione, Magnus si chiuse in camera sua. Mentre saliva le scale aveva lanciato un'occhiata molto discreta alla camera di Alec, trovandola chiusa. Il foglio che doveva compilare lo stava fissando dalla scrivania, ma Magnus lo stava evitando apposta per non pensare al suo fato nelle prossime settimane. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo ma solamente l'idea di dover decidere due delle attività proposte non gli dava la forza di uscire. Si avvicinò alla finestra sperando che un po' di aria gli schiarisse le idee. Il sole gli infastidiva gli occhi ma riuscì comunque a vedere Alec dirigersi verso la casa. Lo stomaco gli si strinse rivelandogli che non era ancora pronto per incontrarlo. Forse non ce ne sarebbe stato bisogno se fosse rimasto dentro la sua stanza, ma sapeva che comunque prima o poi sarebbe venuto il momento di affrontarlo. Magnus prese aria e uscì dalla sua stanza senza pensarci troppo e senza neanche vedere Alec che stava salendo le scale di fretta a sua volta. L'impatto non fu abbastanza forte da fargli perdere l'equilibrio, ma fu abbastanza umiliante da fargli uscire un'imprecazione. Sentì una presa leggera sul suo braccio e vide gli occhi marroni di Alec avvicinarsi.

<<Scusa. Non ti avevo visto. Stavo correndo per fare uno doccia>>

Appena gli occhi di Magnus caddero sulla mano di Alec sul suo braccio, la pressione delle sue dita sparì come era comparsa. Per non mostrarsi infastidito, cercò di mostrare un sorriso di scuse.

<<Scusami te. Sono uscito dalla stanza. Volevo ringraziarti per la cena che mi hai preparato ieri sera>>

La bocca di Alec si piegò in un sorriso.

<<Cena? Erano solamente dei panini. Se ti sono piaciuti tutti, prenderò nota dei tuoi gusti>>

Magnus prese atto del fatto che ogni suo tentativo di essere gentile sarebbe risultato sempre ridicolo davanti alla cortesia di Alec.

<<E ti volevo chiedere scusa. Non era con te che ce l'avevo>>

Il sorriso di Alec non venne scalfito dal tono titubante e incerto di Magnus che si stava sforzando di trovare le parole giuste per non offenderlo.

<<Non ti devi scusare. Sono l'ultima persona che ti può giudicare. È difficile trovare un equilibrio qui...>>

Lo sguardo si posò interrogatorio su Magnus.

<<E immagino che tu non sia ancora pronto per parlarne>>

In effetti, Magnus voleva già cambiare discorso nonostante fosse molto incuriosito dalle parole di Alec. Si chiese che percorso avesse dovuto intraprendere per avere una calma del genere. Solo in quel momento notò una goccia scendere sulla maglietta grigia di Alec. Lui doveva aver seguito il suo sguardo e quello stesso sorriso cordiale che lo aveva accolto prima ricomparì sul suo volto.

<<Sì. Questa mattina ho portato una squadra di pescatori al mare. Nonostante la giornata fosse impeccabile, il mare era molto agitato. Qualche goccia la devi mettere in conto quando guidi la barca al motore>>

Magnus sgranò gli occhi.

<<Hai la patente nautica?>>

Alec annuì energicamente e a Magnus non sfuggì una buona dose di orgoglio in quel gesto.

<<Da qualche mese. Non so come abbia fatto Luke a convincere tutti che si potevano fidare di uno con così poca esperienza. Fortunatamente, nessuno si è disperso in mare fino ad adesso. Prima mi hanno fatto navigare in un lago qui vicino, poi mi hanno affidato la squadra mare>>

Se pensava alle attività che doveva svolgere lui, Magnus provò un bel po' di invidia. Guidare una piccola nave era una delle cose che avrebbe voluto imparare a fare. Invece, se era fortunato, avrebbe imparato a piantare i cavoli dietro casa sua.

<<Qual è stata la tua prima attività qui?>>

<<Giardinaggio e corso di cucina. Te quali stai scegliendo?>>

<<Sono ancora indeciso. Speravo che mi potessi dare un consiglio>>

Alec guardò in alto e Magnus dedusse che ci stesse riflettendo.

<<Ti direi di evitare il lavapiatti perché la maggior parte delle persone mangia in mensa. Oltre che impegnativo è anche disgustoso. Il corso di cucina non mi è piaciuto, ma solamente perché a me non piace cucinare. Ti suggerirei giardinaggio. Noioso e frustrante all'inizio ma molto stimolante quando impari>>

Magnus annuì. Aveva già preso in considerazione giardinaggio nella speranza che fosse facile e rilassante come sembrava essere.

<<Neanche a me piace cucinare, però nessuno degli altri elencati mi ispira>>

<<Posso vedere?>>

Magnus passò il foglio delle attività sulla mano di Alec, che lo aprì come se maneggiasse una sfera di cristallo. Magnus non potette non osservare come le sopracciglia di Alec si aggrottassero per la concentrazione.

<<Ti lasciano fare allevamento e cura degli animali. Ti suggerirei questo! Posso convincere Luke ad assegnarti a me. domani ci vado>>

Magnus alzò un sopracciglio.

<<Ci vai ancora?>>

Alec annuì con la testa.

<<Se me lo avessero permesso, lo avrei iniziato tempo prima>>

<<E perché a me lo hanno proposto subito e a te no?>>

<<Penso... dipenda dal perché sei venuto qui>>

Dicendo questo Alec delicatamente chiuse il foglio, ma Magnus ebbe l'impressione che aveva abbassato lo sguardo per evitare il suo. Non sa che espressione doveva avere in volto, ma dopo un paio di secondi, Alec riprese a sorridere. Questo non alleggerì la coscienza di Magnus, che temeva di aver detto per l'ennesima volta qualcosa di sbagliato.

<<Senti, ti fidi se ti dico che l'allevamento è il miglior mestiere del mondo? Sei a contatto con gli animali e con la natura. Ci stai?>>

L'energia e l'entusiasmo di Alec erano così palpabili che Magnus non gli avrebbe mai voluto dire di no neanche se stesse parlando di pulire i bagni della mensa.

<<Va bene. Sta chiaro però che se non mi piace fai il lavoro al posto mio>>

Il sorriso di Alec si allargò così tanto che anche le piaghe intorno agli occhi si piegarono.

<<Te lo prometto, ma so già che ti piacerà. Adesso scusa ma devo andare a farmi una doccia prima che mi ammalo e domani dovrai lavorare te al posto mio>>

Alec camminò rapidamente verso camera sua e solamente dopo un minuto esatto Magnus si decise a spuntare le due caselle suggerite da Alec.