Capitolo 23

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La mattinata era stata particolarmente calda e Magnus aveva dovuto ripulire tutte le stalle dei cavalli da solo. "Oramai sei pronto per prendere il timone" diceva Alec e a Magnus sembrava una scusa per prendere le distanze da lui dopo il loro bacio. Sapeva che lo stava facendo per rendere il tutto meno imbarazzante e facilitare la collaborazione, ma la mole di lavoro lo aveva preso in pieno ad alta velocità. Uscì dal recinto dove aveva raccolto tutti i bisogni dei cavalli. La prima cosa che avrebbe detto ad Alec era che quelle bestie mangiavano troppo e ne andava delle dimensioni di quello che usciva dai loro organismi. Entrò dentro il bagno del casale e si lavò le mani più volte fino a che l'odore non fosse svanito. Quando fu soddisfatto del risultato, spostò la sua attenzione sul velo di sudore che vedeva in faccia da quando aveva lo specchio davanti. La freschezza dell'acqua lo spinse a mettere la testa sotto il getto del lavandino per bagnarsi i capelli. Poiché i cosmetici erano terminati, ormai aveva rinunciato al suo solito make up. Dopo la rinuncia all'eyeliner, era insofferente anche davanti alla sua pettinatura, essendo privo da giorni della lacca e del suo gel per capelli. Quando alzò la testa sentì le gocce rinfrescargli anche il collo e la pelle sotto la maglietta che oramai era macchiata dall'acqua, ma Magnus non ci fece tanto caso perché Alec lo stava fissando dal riflesso dello specchio. Non sapeva perché ma colto in quel momento lì in bagno si sentì terribilmente a disagio nonostante non fosse né nudo né in un'altra situazione di intimità. La stessa cosa non fu per Alec che rise come se avesse appena beccato Magnus mentre si travestiva da pagliaccio.

<<Già stiamo sovvertendo le regole>>

Con un altro tono Magnus l'avrebbe scambiato per un rimprovero, ma il sorriso stampato in faccia di Alec tradiva l'assurdità di quel commento.

<<Non sono mai stato un amante delle regole, ma me ne stavo andando>>

Alec stava cercando di affondare l'imbarazzo burlandosi della situazione. Magnus non era sicuro che funzionasse realmente.

<<Stavo scherzando. Non volevo farti sentire a disagio. Fa caldo fuori, eh?>>

Magnus represse la voglia di sollevare gli occhi al cielo. L'imbarazzo era arrivato a tanto che Alec voleva parlare del clima come due estranei in ascensore.

<<Sì. Avevo bisogno di rinfrescarmi un po'. Ora che non mi trucco più non mi devo preoccupare più di sudare o di bagnarmi semplicemente la faccia>>

Alec si colpì la fronte con la mano.

<<Ecco cosa c'era di diverso in te in questi giorni! Ma come mai non me ne sono accorto?>>

<<Ho diminuito la dose di trucco giorno per giorno fino a consumarli del tutto. Ora sono solo un debole fantasma di quello che una volta era Magnus Bane>>

Alec non si fece remore ad alzare gli occhi al cielo.

<<Come sei melodrammatico! Io invece ti vedo ringiovanito. L'aria fresca ti fa bene. Sei più vivo. Non che prima fossi male ovviamente...>>

Magnus riuscì a malapena a cogliere l'ultima frase della frase. Come tutte le persone che si pentono di quello che hanno appena detto, Alec aveva abbassato la voce una volta che si era reso conto di ciò che stava dicendo. Magnus non riuscì a trattenere un sorriso una volta viste le guance del ragazzo tingersi di rosso.

<<Ora sei tu che non stai rispettando le tue stesse regole>>

L'imbarazzo che Alec aveva cercato di contenere si palesò sulla sua faccia.

<<Ci devo lavorare su. Facciamo che la prossima volta busso prima di entrare>>

Una volta che Alec gli diede le spalle per raggiungere l'uscita, Magnus ci mise dieci minuti buoni a smettere di sorridere.

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Per celebrare il nuovo weekend Alec aveva invitato nell'abitazione Aline e Luke Sabato pomeriggio. Quegli ultimi cinque giorni in un tacito accordo avevano cercato di non mangiare insieme in cucina e di non incrociarsi dentro l'abitazione. Magnus non era sicuro che Alec avesse invitato tutti loro per evitare di stare solo con lui a pranzo. Alec gli aveva garantito che aveva bisogno di svagare perché quella settimana era stata particolarmente stancante. Magnus non poteva trovarsi in disaccordo. Nonostante la stanchezza che diceva di provare, Alec li aveva assicurati che avrebbe cucinato lui e Magnus non aveva il permesso di entrare in cucina per aiutarlo. Erano passate tre ore dal divieto e Magnus aveva incontrato Luke e Aline in giardino. Lei era seduta sulla sedia a dondolo mentre gli altri due erano in piedi in attesa. La ragazza scalciava impaziente.

<<Spero che si sbrighi a preparare questo pranzo>>

Luke la guardò con un'espressione più assomigliante al rimprovero che gli aveva visto Magnus in quei mesi.

<<Devi avere pazienza. Sta facendo tutto da solo e sai com'è perfezionista>>

Aline non sembrava toccata dal quadro positivo che aveva costruito Luke.

<<Nessuno lo ha obbligato a fare tutto da sola>>

<<Nessuno mi ha obbligato a invitarti, eppure...>>

Alec era sulla soglia e li stava invitando dentro lasciando spazio per entrare. Magnus sentì Aline borbottare qualcosa su come Alec fosse sempre in tempo a bacchettarla quando faceva battute su di lui. Magnus non gli dispiacevano quei battibecchi perché mostravano la parte più ironica e cinica di Alec. Non che ci facesse caso più di tanto, Dal salone l'odore che proveniva dalla cucina provocava l'acquolina in bocca. Quando entrò in cucina le facce di Aline e Luke erano meravigliate. Ed era tutto dire se si considerava l'atteggiamento do non curanza della prima e la golosità del secondo. La tavola era imbandita con pezzi di porcellana e vetro che Magnus aveva visto in dispensa e non aveva mai avuto il coraggio di toccare. Davanti a loro cuocevano uno spezzatino su un ripiano di patate schiacciate e un piatto di fonduta che Magnus conosceva molto bene: Fondue bourguignonne. Magnus diede un'occhiata alla faccia soddisfatta di Alec.

<<Questo è perché non ti piaceva cucinare>>

Alec ricambiò il suo sguardo dando l'impressione di aver già avuto quella conversazione in uno dei loro primi incontri.

<<Ho detto che non mi piaceva. Non ho mai detto di non essere bravo>>

I loro scambio di sguardi fu interrotto dalla pacca sulla spalla di Luke. Magnus si trattenne dallo sbuffare davanti alla foga di cibo a cui oramai era famigliare.

<<Magnus! Ci devi dire le novità di questa settimana!>>

A Magnus gli si bloccò il respiro. Che novità intendeva? Non poteva star parlando di Alec. D'improvviso si chiese se Alec era così in confidenza con Aline da raccontarle quello che era successo tra di loro. E se lei fosse così fuori di testa da fare domande o commenti a tavola su di loro? Il secondo quesito era quello che gli premeva di più. Voleva sperare che Alec avesse agito con giudizio. Nel cercare conferma, lo guardò e sembrava trattenere la risata. Data la sua attitudine ad affrontare situazioni imbarazzanti con l'ironia, Magnus non aveva di che sperare. 

E Fuori c'è Troppa LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora