Capitolo 30

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Il pranzo passò veloce e Magnus si poteva ritenere soddisfatto per come erano andate le cose. Aline era riuscita a passare del tempo con la ragazza che le piaceva mentre Alec era riuscito a evitare il suo coinquilino per la maggior parte del tempo. In quel momento Magnus stava lavando le posate mentre Alec le asciugava con il panno. Dopo la distribuzione delle mansioni erano rimasti in silenzio per una decina di minuti, ma Magnus percepiva la tensione di Alec. Spendeva troppo tempo a pulire delle parti già asciutte e dondolava a destra a sinistra da fermo. Magnus non osava chiedergli niente perché sapeva che era questione di secondi ed avrebbe rotto lui stesso il silenzio.

< < è venuto su un bel pranzo > >

La voce di Alec era squillante. Così tanto che Magnus sobbalzò quasi tagliandosi un dito con il coltello che stava pulendo.

< < Alla fine non è stata così male. Dovremmo farlo molto più spesso > >

Alec annuì, ma non il suo sguardo rimase sul cucchiaio che teneva in mano.

< < Richard mi è sembrato a suo agio con tutti > >

< <Sì. Non sembra, ma è una persona che si adatta ad ogni tipo di situazione e compagnia. Quel tizio se l'è sorbito lui per la maggior parte del tempo > >

< < Già > >

La voce di Alec era strana e a Magnus sembrò paradossale visto che lo aveva osservato per tutto il pranzo e gli era sembrato che si fosse persino divertito. Forse aveva sentito la conversazione che avevano avuto lui e Richard? Magnus avrebbe potuto giurare che non si fosse neanche accorto che loro stavano parlando.

< < Lo conoscevi Richard? Intendo... adesso che lo hai visto di persona > >

Alec smise di pulire il coltello che aveva pulito lui un attimo prima e Magnus pensò che si fosse tagliato la mano, ma non vide neanche una goccia di sangue.

< < Lui ti ha detto qualcosa... di me? > >

Magnus ci mise un po' ad accogliere quella domanda.

< < Niente di preciso. Non mi ha fatto pensare che vi conosceste > >

Alec si poggiò di peso alla superficie della cucina come se stesse avendo un mancamento.

< < Non ci siamo conosciuti. Almeno non direttamente > >

Alec si fermò come se fosse indeciso se continuare a parlare o no e Magnus stava quasi sul punto di cambiare argomento quando lo vide alzare lo sguardo in avanti.

< < Eravamo in terapia di gruppo > >

Sembrò quasi uno sputo e continuava a non guardarlo.

< < Quindi te sai tutto di lui e lui sa tutti di te > >

Alec annuì lievemente e a Magnus vennero in mente altre domande da fargli.

< < Te sapevi chi era quando te ne ho parlato? > >

< < Ne avevo un'idea. Sono passati tanti anni, ma quello che ha fatto non è una cosa che dimentichi facilmente. Del resto, questo vale anche per me > >

Magnus si girò verso di lui e dovette frenare l'impulso di prendergli il viso e rivolgere lo sguardo verso di lui.

< < Alec guardami > >

Lentamente girò la testa, ma gli occhi continuavano a guardare in basso. Magnus decise di accontentarsi di questo.

< < Di cosa hai paura? > >

< < Che ti venga a raccontare cose che di me non vuoi sapere. O che ti vorrei raccontare io > >

Gli uscì una risata amara che quasi gli rimase in gola.

< < Stavo persino pensando di raccontarti tutto ora e subito > >

La mano di Magnus si spostò senza pensarci sul braccio di Alec.

< < Non mi devi nessuna spiegazione. Richard non mi dirà niente su di te e anche se lo facesse lo fermerei. Spetta a te. Se lo vorrai > >

Alec scosse la testa.

< < Non lo so. Il rischio che lo faccia c'è > >

Magnus intensificò la presa sul braccio.

< < Perché dovrebbe? Conosce benissimo quanto te il peso del giudizio degli altri. Lui non vorrebbe che qualcuno lo facesse per lui > >

Alec finalmente alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi.

< < Non voglio sentire la tua storia da nessuno se non da te, Alexander > >

I suoi occhi sembravano rasserenati un istante prima che si rigirasse e tornasse a pulire il coltello. A quel punto la sua mano sul suo braccio non serviva più suo malgrado.

< < Comunque è Alec > >

Magnus ci mise due secondi interi per capire a cosa si riferisse.

< < Pensavo che ti chiamassi Alexander >>

< < Sì, ma preferisco Alec > >

< < Mi dispiace per te, ma io preferisco Alexander > >

Magnus lo vide di sottecchi, ma sebbene avesse gli occhi rivolti verso il cielo scorse anche un sorriso. 

E Fuori c'è Troppa LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora