Capitolo 33

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Era passato quasi un anno da quando Magnus era arrivato in Norvegia e aveva scoperto solamente quella mattina che esisteva al campo una sala computer. Alec gli aveva anche riferito che l'addetto alla sala avrebbe controllato le sue ricerche per prevenire qualsiasi contatto con il mondo esterno, ma a Magnus non interessava. Non voleva contattare nessuno, voleva solamente essere aggiornato su quello che accadeva nel mondo da quando se n'era andato. Alec gli aveva detto che si sarebbe dovuto segnare per prenotare un computer e che a seconda dei giorni la prima disponibilità poteva non essere a breve. Fortunatamente c'erano poche persone dentro la sala e Magnus si sentiva di dire che entro una decina di minuti sarebbe già davanti il computer. Provò piacere quando alla fine dei cinque minuti già scriveva il suo nome sulla lista. Quando si sedette sulla sedia da ufficio di cui disponeva la sala d'informatica gli venne un blocco mentale. Non usava internet da mesi e la quantità di informazioni su cui si poteva focalizzare era tanta. Il primo pensiero era ricercare i capi di abbigliamento della sua casa di moda preferita, o magari i nuovi trucchi della collezione inferno. Poi convenne che realizzare che la moda stava andando avanti senza di lui gli avrebbe trafitto il cuore. Forse poteva rimandare quella ricerca. Avrebbe potuto informarsi sull'ultimo bestseller per poi farselo portare da Ragnor. Ma aveva già bruciato la visita del suo avvocato due settimane prima e avrebbe dovuto aspettarne altre due prima di rivederlo. Si sarebbe preparato una lista di libri da leggere per la prossima settimana. Gli venne un'illuminazione. Poteva cercare delle notizie da leggere. Per quel che ne sapeva, una guerra poteva essere scoppiata dall'altra parte del mondo a sua insaputa. Digitò sul motore di ricerca la prima testata giornalistica che gli venne in mente. Una guerra negli Stati Uniti non era ancora scoppiata, ma politicamente il paese era ancora diviso. Niente di nuovo, pensò Magnus, ma gli esperti ritenevano che il numero delle persone che si schierava nelle due sfere politiche opposte stava crescendo. E con questo anche le opinioni estremiste. Il dialogo tra le due fazioni stava venendo a meno e questo non riguardava solamente i politici, che sembravano non voler migliorare la situazione. L'occhio cadde nella sessione "articoli simili a quelli che stai leggendo" e un titolo in particolare attirò la sua attenzione. "I segreti dell'Esercito Americano. Come i generali hanno nascosto gli scheletri degli altri nell'armadio". Magnus vide la freccia digitare sul titolo dell'articolo prima di rendersi conto che fosse stato lui a muoverla. Il sottotitolo catturò maggiormente la sua attenzione.

"Negli ultimi giorni sono uscite delle intercettazioni mai pubblicate tra importanti figure di spicco nell'Esercito americano. Queste riguarderebbero alcuni scambi di informazioni che avvenivano tra vari membri dello stesso esercito. Il contenuto di queste intercettazioni non è chiaro alle forze dell'ordine. Le conversazioni sembrano riferirsi ad atteggiamenti "non conformi" da parte di alcuni soldati, tra questi spiccano anche nomi femminili. Sconosciuta è anche l'identità di colui che ha reso pubbliche le chiamate tra i due generali"

Magnus sentì il circolo sanguigno interrompersi durante la lettura. L'articolo era stato pubblicato l'altro ieri e aveva già un milione e mezzo di letture. L'esercito giocava un ruolo importante nell'identità americana e quella notizia aveva fatto esplodere una bomba ad orologeria. Non si facevano nomi, ma non ci voleva molto a capire che questo fluire di notizie su quanto era successo all'interno dell'Esercito non fosse casuale. E Magnus scommetteva che Ragnor e qualche sua conoscenza a lui sconosciuta avevano qualcosa a che vedere. L'amico non gli aveva fatto menzione che stava investigando ancora nonostante la sua sentenza fosse già stata emessa dalla giuria e il caso archiviato come risolto. Si chiese se la scelta di non dirgli niente fosse una strategia come avvocato, o se fosse una premura di un amico che non voleva alimentare false speranze.

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Magnus si trovò a prenotare la sala d'informatica per più di due volte a settimana nell'attesa che Ragnor gli confermasse il prossimo incontro. Quello che gli premeva sapere erano i nomi delle persone coinvolte in questo scandalo. Altri articoli erano usciti nelle ultime settimane, ma nessuno di questi conteneva informazioni più dettagliate sull'accaduto. Quel giorno si ritrovò un titolo che lo fece sudare freddo. "Dietro lo scandalo il Generale Valentine. Isolava e puniva i soldati di cui definiva l'orientamento sessuale non conforme alla normalità". Per tre minuti interi Magnus ebbe problemi a modulare il respiro. Non era solo nella stanza e se avesse avuto dei comportamenti strani avrebbe attirato l'attenzione del responsabile della sala.

"Altre informazioni sono trafelate negli ultimi giorni. Solo ieri tre ragazzi, soldati dell'Esercito americano, hanno denunciato il generale Valentine Morgenstern per aggressione e rapimento. Tutti e tre i ragazzi avrebbero condiviso la stessa punizione. Isolati giorno e notte dall'accampamento militare. Mangiavano solamente una volta al giorno ed erano obbligati ad ubbidire alle richieste assurde del generale e dei suoi sottoposti. La polizia non è scesa nei dettagli su quanto riguarda queste richieste del militare, ma già si vocifera che fossero punizioni corporali e psicologiche. La scorsa settimana anche una ragazza ha riferito lo stesso tipo di trattamento. Delle sommosse già stanno prendendo spazio nelle strade chiedendo giustizia per i soldati vittima di questi soprusi. Molti attivisti lgbtqr +rimarcano la situazione precaria dei membri della comunità all'interno dell'Esercito".

Magnus cercò altri articoli, ma non rivelarono niente di più di quello che aveva appena letto. L'autrice era la stessa del primo articolo che aveva letto la settimana prima e Magnus si chiese se Ragnor avesse qualcosa a che fare con questa giornalista. Coline Harris. Non credeva di conoscerla. Probabilmente non era nella cerchia degli amici più stretti di Ragnor. Tra qualche giorno lo avrebbe dovuto incontrare ed era sempre più convinto che ci fosse lui dietro a quella fitta fuga di notizie. Nel mentre, però, non doveva condividere quella notizia con nessuno. 

E Fuori c'è Troppa LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora