~12: Rei~

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Izuku POV:

Arriviamo in ospedale e corro subito a chiedere informazioni sulla camera e sulle condizioni di mia madre.
Ci dirigiamo verso la stanza 157 e prima di entrare busso.
Inko:" avanti."
Sentendo la voce di mia madre spalanco la porta e la vedo distesa sul letto con dei cerotti alla testa e la flebo sul braccio.
Izuku:" mamma! Come stai? Avevi detto che stavi bene, ma hai delle ferite alla testa e sei pallida. Devi riposarti. Hai mangiato? Hai dormito un po'? E quello della macchina davanti come sta?"
Inko:" calmati Izuku. Sto bene. Anche i dottori me lo hanno detto. Non ho mangiato e si, ho dormito un po'."
Izuku:" se non hai mangiato ti vado a prendere qualcosa da mangiare."
Shoto:" tranquillo Midoriya vado io, tu resta con tua madre." Mi riferisce Todoroki.
Inko:" oh Todoroki caro, grazie mille per aver accompagnato Izuku fino a qui. Scusa per il disturbo."
Shoto:" nessun disturbo si figuri. Ero preoccupato pure io per la sua salute Inko, ne approfitterò per andare a trovare una persona che è ricoverata qui. Ora vado a prenderle qualcosa da mangiare così starà sicuramente meglio."
Inko:" grazie mille Todoroki. Sei stato molto gentile a preoccuparti e a venire."

Esce dalla porta e torna dopo vari minuti.
Shoto:" scusate il ritardo. Delle infermiere che conosco mi hanno fermato a parlare. Non le vedevo da un po', mi ha fatto piacere rivederle." Ha un sorriso innocente e sincero sulle labbra mentre porge il cibo a mia madre.
Izuku:" perché le conosci così bene?"
Shoto:" per questa." Dice indicandosi la cicatrice che aveva attorno all'occhio sinistro.
A quel gesto mi ricordo della sua famiglia, di suo padre dei suoi fratelli e di...
Izuku:" per caso la persona che vuoi andare a trovare è tua madre?" Chiedo con tono preoccupato.
Shoto:" si. È da molto che non la vedo, come ti avevo detto, e questa è una buona scusa per capire come sta. Nelle lettere mi racconta un po' di tutto, ma mai della sua salute."
Izuku:" lettere?"
Shoto:" si, mi sono dimenticato di dirtelo. Io e i miei fratelli scriviamo periodicamente delle lettere a cui mia madre risponde."
Izuku:" capisco..." sono un po' triste che non me lo abbia detto in realtà.
Shoto:" scusa se non te l'ho detto Midoriya, me ne ero completamente dimenticato." Mi rassicura facendomi capire che non aveva intenzione di nascondermelo.
Izuku:" va bene, non c'è problema."
Inko:" Todoroki, come hai detto vuoi andare a visitare tua madre. Perché non vai ora, se dopo vorrai tornare qui puoi venire quando vuoi."
Shoto:" si, ora vado. Dopo torno sicuramente qua. Midoriya dopo vuoi che ti accompagni a casa?"
Izuku:" oh grazie Todoroki. Mi farebbe piacere."

Esce dalla porta e io continuo a parlare con mia madre mentre la guardo mangiare di gusto.

Shoto POV:

Sono davanti alla stanza 137, non la vedevo da un bel po' e questa cosa mi provoca uno stato di ansia che non riesco a controllare. Sotto al numero della stanza c'è scritto il nome di mia madre: "Rei Todoroki".
Busso piano un po' intimidito. Dopotutto questa cicatrice me l'ha causata lei, certo, è stata colpa di mio padre, ma è stata pur sempre lei a farmela.
Al suono della sua lieve voce dall'altra parte della porta mi si scioglie il cuore. Mi è mancata un sacco anche se non lo farò vedere come mio solito.
Entro piano e appena mi vede scoppia a piangere.
Rei:" Shoto! È-è d-da più di u-un anno c-che non v-vieni a trovarmi. Sono c-così felice!" Continua a dire piangendo con un sorriso sul volto.
Mi avvicino lentamente e quando sono abbastanza vicino al letto mi salta addosso abbracciandomi.
Shoto:" anche tu mi sei mancata molto mamma."
Restiamo nell'abbraccio per un periodo abbastanza lungo e una volta staccati mi fa accomodare nel letto che era presente nella stanza.
Si siede di fianco a me e inizia a farmi mille domande a cui rispondo con calma.
Rei:" Shoto, perché sei venuto proprio oggi? Insomma, era da un sacco di tempo che non venivi. I tuoi fratelli non mi raccontano molto quindi non sapevo nemmeno come stavi. E poi, t-tuo p-padre t-ti t-tratta a-ancora c-come una v-volta?" A quella domanda vedo il suo volto rabbuiarsi improvvisamente.
Non posso mentirle. Non posso lasciarla vivere nella menzogna, è già rinchiusa in questo ospedale, devo dirle la verità anche se la farà star male.
Shoto:"si." Rispondo secco.
Mi abbraccia piangendo.
Rei:" scusa... scusa Shoto scusa... perdonami ti prego..."
La stringo forte ricambiando così l'abbraccio.
Shoto:" mamma... non è colpa tua. Non devi preoccuparti di niente. Papà è stato orribile e nessuno può negarlo. Non seguirò le sue orme tranquilla. Voglio essere una persona gentile e educata, capace di rendere felice la persona che amo, restargli vicino in ogni situazione e trattarla al meglio. Quindi non ti devi preoccupare per me, sto bene ora e non prenderò esempio da mio padre."
Finito di ascoltare le mie parole si stacca e comincia a scrutare ogni singola parte di me ancora con le guance bagnate dalle lacrime.
Non capisco il motivo di questo comportamento improvviso.
Shoto:" che c'è?"
Rei:" Shoto tu sei innamorato!"
La guardo sbalordito e terrorizzato allo stesso tempo.
Shoto:" c-come hai fatto a capirlo. È così evidente?"
Rei:" da come mi hai parlato era abbastanza evidente hahaha!"
Vederla ridere era un fatto incredibilmente straordinario. Sento le lacrime agli occhi e subito dopo le mie guance bagnate.
Rei:" Shoto cos'hai? Non volevi che si sapesse? Oh scusami scusami. Sono terribile..."
Shoto:" no mamma tranquilla. Sono lacrime di gioia. Hai riso. Era da tanto che non vedevo sul tuo volto un sorriso come questo. Ti voglio bene"
La abbraccio forte a me.
Rei:" sai, un giorno voglio conoscere la persona che ami."
Shoto:" il problema è che io e lui non stiamo assieme. Per ora siamo migliori amici, ma non credo riuscirò a spingermi oltre. Proprio oggi mi ha detto che c'è qualcuno che gli piace."
Rei:" beh, se la metti così allora presentamelo come tuo migliore amico. E poi non sapevo fosse un lui."
Mi metto le mani sulla bocca come per tappare le parole che erano uscite in precedenza.
Shoto:" no... c'è si... insomma... vedi..."
Rei: hahahaha tranquillo Shoto. Sei mio figlio e accetterò tutto di te. Qualsiasi sia la persona che ami io la accetterò e la tratterò come parte della famiglia. Che sia maschio o femmina. Non mi interessa purché tu sia felice. Quindi te lo voglio chiedere: questa persona ti rende felice?"
Shoto:" si, mi rende super felice. Non saprei cosa fare senza di lei."
Rei:" bene. Allora spero di vedervi felici assieme un giorno." Mi sorride sicura di quello che dice e contenta.
Shoto:" grazie mamma."

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Ciao. Oggi abbiamo incontrato anche Rei, la madre di Shoto.
Come avrete notato Rei sta abbastanza bene e sta cominciando anche a sorridere.
Al prossimo capitolo!

~Shizuku~
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Sotto questa notte stellata ~tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora