Capitolo 1. What would you do?

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Eva Pov's:

Credo di essere spenta, non lo so, ultimamente credo di odiare tutto ciò che mi circonda, la musica, neanche quella riesce a salvarmi. Mi annoio. Prendo una sigaretta dal pacchetto nella borsa e mi dirigo verso il terrazzo, aspiro avidamente e osservo intorno a me, Roma a Marzo è umida, sento una sensazione di appiccicoso sulla pelle. Butto la sigaretta, prendo la giacca ed esco.

Stash Pov's:

Sono tre ore ormai che stiamo provando. Eppure non riesco a trovare la concentrazione, ho la testa altrove, mi sento vuoto. Ho paura di non potercela fare e di non poter arrivare al serale. Dopo anni di concerti in squallidi pub, fanculo. Alex e Daniele stanno discutendo su un arrangiamento, li lascio nella stanza ed esco a fumare.

Eva Pov's:

Sono a via dei Giubbonari, vicino campo dei fiori quando mi arriva una telefonata, un numero sconosciuto. Rispondo a malavoglia.

"Parlo con Eva Melti?"

"Si, sono proprio io."

"Che onore conoscerla, sono Giuliano Peparini, direttore artistico generale del programma Amici."

"Ah, piacere, mi dica."

"Lei è un'artista pluripremiata, vorremmo sapere se è disposta a far parte della giuria tecnica di quest'anno."

Non capisco bene cosa mi sta proponendo, "artista pluripremiata", così mi ha chiamato, fin da quando avevo 7 anni, nessuno mi ha mai apprezzato per "Eva" ero sempre e solo la bambina prodigio, l'artista fantastica, la ragazza della porta accanto che suonava da dio. Ma io? Io cos'ero?

Mi sto perdendo nei pensieri.

"Pronto? C'è ancora?"

"Si, si."

"Senta avrò piacere di spiegarle tutto di persona, appena vuole ci risentiamo e prendiamo appuntamento."

"Va bene."

Attacco senza pensarci, sono solo puttanate. E continuo a camminare assorta.


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