Capitolo 22. Weapon.

532 49 14
                                    

"I saw it from afar, but my eyes have always fooled me."

Eva Pov's:

Non riesco a prendere sonno, mi rigiro nel letto da tempo ormai. Prendo il telefono, scorro la rubrica. Lettera M. Mattia Briga.

"Eva?"

"Mattia, scusa l'orario, ho bisogno di te."

"Non posso uscire lo sai."

"Vengo io."

Attacco e mi precipito sotto la doccia, infilo la prima maglietta che trovo ed esco.

In questo momento ho solo bisogno di qualcuno che mi tiri su il morale, ho bisogno di Mattia. Guido per qualche chilometro poi mi fermo al parcheggio degli studi. Respiro profondamente. Entro in casetta cercando di far meno rumore possibile, trovo Mattia in cucina, con addosso una felpa e lo sguardo perplesso.

Non gli dico niente, mi fiondo tra le sue braccia e piango. Per un lungo lasso di tempo restiamo in silenzio, cerco di soffocare i singhiozzi nel suo petto caldo. Mi accarezza i capelli.

"Io e Stash abbiamo chiuso." interrompo i singhiozzi e lo fisso negli occhi.

"Eva...mi disp-" lo interrompo, so cosa prova per me.

"Mattia so che non è una notizia così brutta per te" ridacchio.

Ci mettiamo seduti sul divano e incomincia a raccontarmi del suo passato con l'intento, forse, di farmi distrarre. Osservo come ride, come muove le dita, come gli si accendono gli occhi quando parla della sua famiglia.

"Eva, passa tutto, passerà anche questa."

"Lo so, lo so, sto già dimenticando, non eravamo fatti per stare insieme." provo a mentire a me stessa.

Mattia si avvicina a me, raccoglie i miei capelli umidi dietro le orecchie, mi da un leggero bacio sulle labbra.

"Scusami, Eva, so che non dovrei ma davvero ho aspettato di averti vicina per troppo tempo."

Si scusa per volermi accanto, trovo così dolce, così umana questa dichirazione che azzero le distanze.

Lo bacio.

Una, due, tre volte. Sento la sua barba pizzicarmi il volto e le mani percorrere le mie gambe.

"Dio, mi fai impazzire." Mi prende il volto e ne asciuga le lacrime ancora umide intorno agli occhi.

E penso che questo significhi un po' essere amati, avere qualcuno che ti asciuga il dolore al posto tuo.

Mi accocolo sul suo ventre e sento che il suo respiro diventa sempre più regolare e profondo.

Per un attimo immagino ci sia Stash al suo posto, che mi accarezza le spalle e mi bacia la fronte, ma non c'è, al suo posto c'è Mattia, e forse è così che doveva andare.







Angolo Autrice:

Sorpresa! Prima di andare vi ho scritto un mini capitolo... tremenda Eva eh. Chissà Stash invece che farà, fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio.

Elisa.

Differences. «S.F»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora