Capitolo 28. Made to love.

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"The room was fit for two, the bed was left in ruins."

Eva Pov's:

"Sai che non potrò resisterti a lungo." nel silenzio della mia stanza Mattia mi guarda assorto.

Si avvicina lentamente accarezzandomi il collo, sposta la spallina del vestito e la fa scivolare. Rimaniamo a guardarci, tocca con l'indice le mie labbra semichiuse e lo sento respirare piano. Inizia a baciarmi, in modo dolce, lento, nessuna foga, nessuna violenza. Lo aiuto a togliersi la giacca, sento il suo respiro accellerare e le mani percorrermi il corpo. Porto il viso indietro ed inizia a torturarmi il collo, il petto, il seno di baci. Mi scosto per un attimo quasi infastidita dal troppo contatto.

"Un attimo." scivolo in bagno lasciandolo solo in camera. Osservo il volto sfatto allo specchio, l'orologio segna le due e mezza. Che cazzo sto facendo? Tolgo il vestito ed infilo una canottiera. Quando torno in camera Mattia è steso sul letto.

"Qualcosa non va?"

"No, tutto bene." mi avvicino a lui accarezzandogli il petto, mi stendo sul letto tracciando con le dita immagini non ben definite sulle sue braccia, sulle spalle. Mi siedo sopra di lui.

"Ah, non ti facevo così autoritaria." ridacchia prendendomi per il bacino. Percorre la pancia con le dita, mi morde le labbra, tendo a me la sua schiena che si inarca ad ogni mio tocco.

5.30, osservo Mattia dormire, seduta su una poltrona difronte al letto, vedo il suo corpo adagiato sul materasso, tra le lenzuola ancora calde, le mani protese verso un vuoto dove prima c'era il mio corpo. Mi accendo una sigaretta e mi vergogno di me stessa, scappare così dal mio letto. Dubito che sia stato solo un atto fisico il nostro, solo e semplice sesso, perchè ad ogni suo tocco avevo la pelle d'oca, ad ogni suo sorriso o parola sussurrata sorridevo, eppure subito dopo, appena si è girato per addormentarsi ho pensato a Stash, a lui ed Ambra insieme, attorcigliati, ingrovigliati come un corpo solo, ho pensato alle labbra di Stash posate sui suoi seni, le sue mani attorno alle gambe. Ho provato un immenso senso di frustrazione. Fino a poco tempo fa eravamo nello stesso letto, nella stessa casa, con i suoi battiti nelle mie orecchie, ci addormentavamo insieme.

Osservo la debole luce proveniente dalle tapparelle socchiuse, mi alzo per andare in cucina a bere qualcosa. Guido e Miriam sono in salone, si sono addormentati davanti al televisore chissà quante ore fa, con i capelli ancora acconciati e i vestiti del serale, le gambe di Miriam sopra quelle di Guido, la testa del mio amico appoggiata nell'incavo della spalla di Miriam, li vedo, li osservo, che dormono così attaccati, uniti senza aver fatto l'amore. Spengo la tv ancora accesa e poso una coperta sulle loro ginocchia. Mattia ancora dorme, e stavolta non scappo. Mi rimetto nel mio lato del letto, stampo un leggero bacio sulle sue labbra e poi mi accocolo nello spazio tra il suo petto e il braccio. Respiro piano, respiro il suo profumo che sento intriso anche nei miei capelli, nella mia pelle.



Stash Pov's:

"Ti prego, ti prego vieni adesso."

Ambra è sotto di me, le nostre pelli incollate nel sudore di due ore di sesso.

Sfinito mi accascio accanto a lei, nel suo scomodo divano letto, nel suo piccolo appartamento. E' girata e vedo il suo culo magro e la schiena ossuta avvolti nelle lenzuola, ho il suo odore nelle narici, un nauseabondo profumo di lavanda. Mi dirigo in bagno e dopo una lunga doccia mi siedo su una sedia fuori al balcone, prendo il cellulare dalla giacca, un pacchetto di sigarette e aspiro avidamente da una di esse. In preda ad un momento di noia accendo il cellulare, scorro la galleria e trovo un'immagine. Io ed Eva, il suo viso privo di trucco, i capelli umidi lasciati sciolti e la bocca storta in una linguaccia, si stringe a me, posizionando il viso tra il collo e la spalla sinistra, circondandomi la vita con le braccia. Io sorrido, con gli occhiali da sole, i capelli arruffati, le cingo le spalle. Sembriamo felici, spensierati. La visione di quel piccolo sprazzo di serenità nella mia vita mi provoca una sensazione quasi di frustrazione. Apro whatsapp e clicco sul suo profilo, la foto di lei e un ragazzo, Mattia. La tiene in braccio dietro la schiena, lei gli circonda il collo. Non guardano la fotocamera, ma si sorridono, in modo dolce, melenso. L'ultima nostra conversazione risale a due settimane fa'.

Amore sbrigati a scendere. Sto qui sotto.

Arrivo, eccomi.

E poi la sua figura che cammina verso di me, che mi sorride e mi stampa un bacio, non sono arrivata in ritardo dai, no amore, no, alla fine che mi importa, basta che sei qui.

Sento lo stomaco chiudersi, mi manca terribilmente. Fanculo l'orgoglio.

Non penso di poter andare avanti a lungo senza di te.

Invio.





Spazio Autrice:

Non odiatemi per la scena tra Mattia ed Eva e Stash ed Ambra, ormai tutto sembra contro di loro lo so... Fatemi sapere cosa ne pensate come sempre, ormai sapete quanto tenga al vostro parere.

Una domanda per voi, in chi avete personificato Eva quando la immaginate? In qualche attrice o persona famosa che magari le potrebbe corrispondere fisicamente? Io una mia mezza idea già ce l'ho, fatemi sapere anche per questo!

Non sono molto brava a descrivere scene di rapporti 'intimi', ho fatto del mio meglio. Un bacione,

Elisa.

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