Capitolo 18. Are you mine?

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"It's like a bunch of borken picture frames but the photo still remains the same."

Stash Pov's:

"Eva ti prego, ti prego aspetta!" si gira.

"Cosa c'è Stash?" si tocca nervosamente le dita, non mi guarda neppure in faccia, è girata vero la sua macchina.

"Non è come pensi." mi fermo e mi avvicino a lei, non la posso perdere un'altra volta.

"Stash non mi devi dare spiegazioni, seriamente, è la tua vita, ne puoi fare ciò che vuoi, puoi andare a letto con quante ragazze ti pare, giocare con quante ragazze vuoi, ma..." prende il respiro, mi guarda ora dolcemente e si avvicina prendendomi il viso tra le mani, fremo dalla voglia di baciarla.

"Ma non con me, io non so cosa siamo e non voglio incasinarti di più la situazione. Devi pensare a divertirti e al tuo percorso ad Amici." mi accarezza la guancia, sento le sue dita esili percorrere il mio viso, arrivare al mento e poi fermarsi.

Rimango in silenzio, pietrificato, non so cosa dire.

"Ciao Stash." sento il netto rammarico nelle sue parole, e ora ho paura. L'ho persa, l'ennesima cazzata, l'ho persa.

"Eva tu provi qualcosa per me? Qualcosa di vero, che non siano solo parole dette per compassione, per circostanza?" sento il cuore esplodere, devo fare chiarezza, Eva si ferma, si volta e vedo nei suoi occhi un velo di sorpresa.

"Sì." 

L'ha detto, .

"Stash, sì. Provo qualcosa per te, non è compassione, non è tenerezza, provo qualcosa di indefinito che mi prende tutto il corpo quando ti vedo. Provo qualcosa che non mi fa mai stare tranquilla, non è amore, non è amicizia, è angoscia, è dolore, è paura di perderti un'altra volta. Tu sei così Stash. Sei così strano, pieno di complessi, di insicurezze, non riesci mai a capire ciò che vuoi da te stesso e ora pretendi di sapere cosa voglio io. La verità è che non lo so, proverò ad odiarti se è necessario, ma ora sento solo una fitta lancinante al cuore. Non guardarmi così, ti prego..." è così ferma e decisa che ho paura che queste siano le sue parole di addio, ma cazzo Eva prova qualcosa per me e io non posso restare qui fermo.

Mi avvicino, lei è immobile, tremante, la avvolgo nelle mie braccia.


"Non so cosa siamo Eva, non so se un giorno ci ameremo. So di essere un eterno indeciso, di non sapere ciò che voglio dalla vita, ma ora lo so, ora che ti ho tra le mie braccia so che l'unica certezza sei tu. Voglio te."

Mi guarda con gli occhi di chi ha di nuovo fiducia, sono grandi e pieni d'amore, e mi commuovo a guardarla. Lei mi bacia le lacrime salate, mi bacia una volta, due, tre...e ci siamo solo noi in mezzo allo spiazzo di cemento, c'è il sole ma tira un vento freddo. Siamo noi, in quel vento ci siamo io e lei.



Eva Pov's:

Ed è meglio della musica, meglio della mia chitarra, meglio di una terrazza sul mare, di un film d'amore in piena notte, meglio dei maglioni larghi. Le sue labbra sono meglio dei girasoli, delle rose, delle margherite, sono meglio di piangere di gioia, sono meglio delle mostre d'arte. Le sue mani intorno a me sono meglio di maggio, meglio della pioggia in autunno, meglio del gelato alla crema.  Noi siamo meglio del silenzio intorno, dell'odio e del rancore, del veleno, dell'astio, della paura.

Siamo noi, e questo mi basta.

Non ho mai pensato che potesse accadere, io e lui, ma ora ho trovato pace ed è con lui, la mia casa è lui, tutte quelle brutte parole che ci siamo urlati contro, tutte quelle paure gridate al buio di notte ne sono valse la pena se questo è il risultato. Essere amati, anche se il nostro non è ancora amore. Questo cercavamo, qualcuno che goffamente ci amasse, che volesse dire "ne vali la pena", Stash ne vale la pena. Dopo anni di ricerca ne vale la pena, dopo lotte continue con me stessa ne vale la pena.

Si ferma e mi guarda.

"Pensavo di averti persa per sempre." e ha ancora le guance umide dalle lacrime. "Ma ora ti ho qui e non mi sembra vero." ride tra le lacrime e allora mi commuovo un po' anche io.

"Non sei di ghiaccio allora." ridacchia.

"No, non lo so." affogo la mia testa sul suo petto e sento il cuore, i battiti velocissimi.

"Sei tu." mi guarda con gli occhi acquosi d'amore.


"Ho bisogno di sapere che sei mio Stash, che nessun'altra entrerà dalla porta e prenderà il mio posto." gli dico velocemente, stringendo la sua mano.


"Sono tuo."






Spazio Autrice:

Eccomi ragazzee, non mi odiate se ci ho messo così tanto ma ho avuto mille impegni. Capitolo parecchio sdolcinato lo so... ma ogni tanto ci vuole, considerando che hanno passato i precedenti diciasette capitoli litigando! Beh, fatemi sapere cosa ne pensate! Sono proprio curiosa!!! GRAZIE per le visualizzazioni che stanno arrivando quasi a 4000! Le frasi che metto sempre a inizio capitolo sono prese da canzoni dei Bastille e dei The Neighbourhood, che sono i miei gruppi preferiti, sentite qualche canzone se vi va magari accompagnata dalla lettura di qualche mio capitolo! ahahaha, grazie ancora per tutti i commenti e i voti, avete reso e state rendendo il mio piccolo sogno (ossia quello di scrivere) piano piano reale.

Un abbraccio, Elisa.

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