Capitolo 26. Bad news.

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"Vacancy was lit, the guests were checking in."

Eva Pov's:

"Forse mi sare salvata io se fossi scappata dal marcio dei tuoi demoni, forse ho combattuto io per entrambi, ma ho perso, abbiamo perso." vedo le sue pupille ristringersi, diventare dei piccoli nodi, il viso assomigliare ad una maschera, in quel momento Stash sembra una statua, non riesco a percepire nessun'emozione, nessuna reazione. Esco dalla stanza con il cuore a mille e una triste amarezza in bocca.

Le giornate che ci separano dal serale sono sempre di meno, Valentina e Mattia sono agitatissimi.

"Sono sicuro che 'sta volta ti libererai di me." ridacchia Mattia dopo aver finito di provare.

"Dov'è finito Briga spavaldo e sicuro di sè?" mi avvicino dandogli un leggero pugno sul braccio.

"Se n'è andato quando sei entrata nella stanza e ti sei presentata." rimango stupita e sento il sangue raggelarsi nelle vene. Forse Mattia potrebbe essere un'alternativa, una boccata d'aria.

Mi fermo a guardarlo e scopro che nei suoi occhi non c'è più la beffardaggine di sempre, questa volta è serio.

"Mattia, vedi..." provo a replicare qualcosa di decente ma non me ne da il tempo. Affonda le sue mani tra i miei capelli e mi bacia. Prima in modo leggero poi sempre più appassionatamente. Riempe il viso di piccoli baci umidi e vedo i suoi occhi verdi scrutarmi tra un bacio e l'altro. Passa le mani sui miei fianchi e io mi aggrappo al suo collo, continuiamo a baciarci per un lasso di tempo indefinito ed è il solo momento in cui riesco a non pensare a lui.

Quando si stacca definitivamente dalle mie labbra mi guarda per qualche secondo.

"Per la prima volta in vita mia sono senza parole." sussurra quasi tremando. Gli accarezzo la guancia ruvida e mi lascio scappare un sorriso.

"Ci vediamo domani." lascio un leggero bacio sulle sue labbra piegate in una smorfia dolce ed esco.

Torno a casa dopo circa mezz'ora di viaggio, sento la testa pesantissima e nella mia misera canotta nera rabbrividisco dal freddo. Rientro a casa e trovo Miriam preparare la cena.

"Che faccia disastrata che hai Eva." mi guarda ridendo nella sua tuta grigia piena di macchie di sugo e con i capelli maldestramente raccolti in un mollettone rosa.

"Guardati tu conciata in quel modo." rigiro le spalle e me ne vado nella mia stanza.

"Eva, Eva, ehi, svegliati." dei piccoli sussurri mi arrivano nell'orecchio.

"Guido ma che cazzo vuoi, stavo dormendo!" la faccia di Guido è contorta in una smorfia divertita.

"Ti sei ammalata eh." ridacchia dando una gomitata a Miriam.

Mi tocco la fronte e sì, sono bollente.

"Ti sei addormentata alle otto di sera e adesso è mezzogiorno." Miriam si avvicina e mi posa un vassoio con del brodo sulle gambe stese sotto le coperte.

"Che faccio chiamo Stash o Mattia? Chi avverto?" Guido e Miriam ridono come due coglioni.

Ma guarda te, io sto male e tra tre ore devo andare agli studi e mi sono capitati sti due idioti come conquilini.

"Guido ma quand'è che te ne vai a rompere i coglioni da qualche altra parte? Sono settimane che dormi a scrocco qui da noi." mi alzo di malavoglia.

"Oltre ad avere la febbre hai anche il ciclo, amò?" imita una voce femminile ed inevitabilmente scoppio a ridere.

"Piuttosto chiama la mia truccatrice e la stylist e digli di venire qui a casa nostra che non faccio in tempo ad andare agli studi ora."

"Sì, signor capitano!" risponde ormai rassegnato.

Di nascosto nel bagno mando un messaggio alle mie assistenti dicendogli di portare vestiti eleganti anche per i miei due amici, li porto con me stasera.

"Vai ad aprire Mì!" Miriam si dirige verso la porta e trova non solo le mie due assistenti ma almeno cinque persone con in mano pacchi e valigette.

"Sorpresa! Oggi venite con me."

"Ma sei scema?" mi guardano increduli.

"Vaffanculo a tutti e due, ringraziatemi piuttosto." sono ancora intontita dalle medicine di cui mi sono imbottita per sentire meno male alla testa.

Dopo due ore circa ci ritroviamo in salone. Io e Miriam siamo vestite simili, indosso un vestito di lamè e lana tricot bronzo, dallo scollo profondo a V, su tutto il vestito la lana è intrecciata con dei fili di un sottotono d'oro, i capelli lasciati sciolti e vaporosi, il trucco leggerissimo. Miriam ha invece un abito di sottili paiettes platino, il tessuto diventa più morbido sulla vita e la scollatura scende quasi fino all'ombelico, il collo è contornato dai suoi boccoli biondi e le labbra sono rosse. Quando Guido entra, nel suo doppio petto e papillon bianco e avorio rimane a bocca aperta.

"Le mie donne."

Il viaggio in auto è silenzioso e ho tempo di riflettere. Rifletto sulla mia attuale ed immensa fortuna. La fortuna di avere due persone che mi amano incondizionatamente affianco. I miei migliori amici, e quando mi dicono: "A vent'anni l'amore può salvarti la vita." Vorrei tanto rispondere che no, a vent'anni è l'amicizia a salvarti la vita, perchè io senza di loro sarei fottuta.

Appena scendiamo dall'auto, poco prima dell'entrata degli studi, rimango sbalordita nel vedere la scena davanti a me. Un folto gruppo di persone appena chiudo la portiera mi riempe di domande.

"La storia tra te e il frontman dei Kolors è finita?"

"Provi qualcosa per Mattia o è solo finzione?"

"Stash si è già rifidanzato?"

I miei occhi spauriti sono catturati dai mille flash che invadono il mio campo visivo. Vengo prontamente raggiunta da Miriam e Guido, raggiungiamo salvi l'entrata.

"Che merda di gente." mi rivolgo a Emma che ha assistito alla scena dall'entrata.

"Ci farai l'abitudine," guarda rassegnata la porta di vetro invasa da giornalisti e fotografi. "Ci vediamo dopo in studio." mi lancia un bacio e corre a prepararsi.

Tutta quella gente che sapeva della mia vita privata, delle mie relazioni, della mia intimità.

La sensazione di ribrezzo viene amplificata quando noto Stash vicino ai camerini fiondato sulle labbra di una mora con indosso un succinto vestito nero, che le fa intravedere l'interno coscia che Stash sta toccando e il seno prosperoso. Ambra.

Sento un'irrefrenabile voglia di correre e strapparle le orrende ciocche di capelli palesemente finte che si è attaccata per far colpo su quel coglione di Stash ma sono bloccata dalla presenza di Dan che mi viene incontro sorridendomi.

Spazio Autrice;

Ho notato che le visualizzazioni sono diminuite e di conseguenza anche la mia posizione in classifica. Ma non importa! Mi piace scrivere indipendentemente dai risultati o dal consenso, ringrazio infinitamente tutti coloro che comunque votano, leggono e commento. Aggiornerò al più presto, fatemi sapere cosa ne pensate.

Un bacione,

Elisa.

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