Se l'aspettava diversa. La vita.
Sperava che fosse diversa. La vita. La sua vita.
Straripava di speranza.
Da piccola si sdraiava sul prato bagnato da piccoli brillanti di acqua. Nella notte.
Volgeva lo sguardo sopra di lei. Una distesa blu le copriva gli occhi. Anzi, no. Tante lucciole celesti le finivano per volare sopra i capelli, il volto, la pancia, i piedi. La vestivano di luce. Lei osservava le lentiggini del cielo, e si rassicurava. Grazie a loro non aveva paura del buio accecante che l'avvolgeva.
Le bastavano le stelle. Le bastavano loro e il timore spariva nell'oscurità. Le amava.
Le guardava con il volto raggiante, come se fosse stato il sole a sovrastare il suo corpicino.
Si aspettava che un giorno le stelle sarebbero divenute così tante da far brillare il cielo, tanto che il mondo avrebbe vissuto sempre in compagnia della luce.
Sperava che un giorno lei sarebbe riuscita a trovare un modo per poter raggiungere quella massa luminosa, e riuscire finalmente a sentirsi viva.
Se l'aspettava diversa. La morte.
Sperava che fosse diversa. La morte. La sua morte.
Aveva perduto la speranza.
Quando crebbe non perse più il suo tempo a sdraiarsi sul prato. Si accorse che i piccoli brillanti di acqua non erano veri diamanti, ma semplice rugiada. Nella notte.
Lo sguardo ormai lo teneva inchiodato ai suoi piedi. Non riusciva a vedere bene cosa ci fosse sotto di lei. Le lacrime le appannavano la vista.
Il cielo era sopra di lei. Eppure aveva paura della sua presenza. Ormai si era resa conto di quanto quel dannato blu soffocasse la luce delle stelle. Le stelle non le bastavano più. Le odiava. Non le bastavano loro per far scomparire il terrore della notte, anzi sentiva il corpo tremare. Non sapeva se per il buio, il freddo, la paura.
Si aspettava che quella tavola scura la rapisse, la inghiottisse nel nulla.
Sperava nella velocità con cui quell'attimo sarebbe terminato. Sperava nella fine del suo dolore. Sperava non avrebbe fatto molto male.
Lei non sarebbe mai arrivata su una stella, non si sarebbe mai sentita viva.
Se l'aspettava diversa. Una stella.
Sperava che fosse diversa. Una stella. Lei.
Sperava di divenire una stella.
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COME UNA STELLA CADENTE
General Fiction[IN REVISIONE] Celeste ha tentato il suicidio a soli 17 anni. Quando viene ricoverata in ospedale psichiatrico incontra Castor, ragazzo che sveglia la curiosità di Celeste. I due diventano in fretta amici, accumunati dal motivo per cui si trovano in...