«Come sta oggi?».
«Spero bene, l'ho lasciata dormire. Stanotte tremava tantissimo non sapevo cosa fare».
«È bello quello che stai facendo per lei».
«Era sola, al freddo, non aveva la forza neanche di prende il telefono. Ho avuto paura». Billie guarda suo fratello che a queste parole sorride subito.
«Lo vedo come la guardi». Inizia e lei abbassa la testa sorridendo.
«E vedo anche come ti guarda lei».
«Non so, a volte sembra che i vostri sguardi parlino soli». Continua e lei lo ascolta non sapendo che trasparisse tutto questo da loro due.
«Va a vedere come sta su, io esco». Le da un bacio in testa e poi va via lasciandola la senza parole per qualche secondo. Subito dopo sale al piano di sopra recandosi poi in camera sua e vede Charlie seduta sul letto a guardare fuori, lei sentendo rumore si gira e guarda la nera avvicinarsi.
«Sei sveglia, buongiorno». Sorride mettendosi accanto a lei.
«Giorno». Sorride a sua volta.
«Come ti senti? Stanotte stavi malissimo».
«Sto meglio, si stanotte abbastanza». Risponde mentre l'altra le porge una pillola per curare l'influenza.
«Grazie Billie, appena si abbassa torno a casa, sicuramente domani starò bene».
«Ah si? Hai almeno trentotto per adesso e sono le dieci del mattino». La guarda seria.
«Ed ecco che mi fai ancora paura». Ride facendo ridere anche la nera.
«Vedremo, ma poi non sei andata neanche a scuola». La guarda ricordandosi della scuola.
«Te l'ho detto che non volevo lasciarti sola». La castana scuote la testa sorridendo.
«Piaci a mio fratello sai?». Le sorride la nera.
«Ah si?». Lei annuisce.
«Mi sta simpatico anche lui, ti vuole davvero bene si vede. Con i tuoi hai un bel rapporto?».
«Si, siamo tutti molto uniti fortunatamente».
«È una cosa bella questa». Continua la più grande.
«Molto. Hai sentito tua sorella?».
«Si, è preoccupata per me ma le ho detto che sono in buone mani». Sorridono entrambe dopodiché nessuna delle due parla, restano entrambe in silenzio mentre automaticamente intrecciano le loro mani, il fatto che sia venuto spontaneo il gesto, parla da sé.
«Charlie forse..è meglio se ci allontaniamo». Inizia la nera mentre l'altra la ascolta.
«Non so, sembra impossibile non avvicinarci se parliamo».
«Si è vero, hai ragione». Le due si guardano qualche secondo e poi la castana si alza.
«Dove vai?».
«Le medicine stanno facendo effetto, prendo le mie cose e torno a casa penso sia la cosa più giusta». Non risponde, si limita a guardarla mentre nella sua testa si crea confusione, non vuole che vada via e non vuole doversi allontanare da lei, non riesce. La più grande fa per togliersi la maglietta del pigiama ma la nera la attira a se e la bacia di scatto non sapendo più resistere e non riuscendo a mandarla via.
«Eilish, non dovresti». Le sussurra sulle labbra.
«Lo so ma non riesco e non so perché». La guarda pronunciando la verità lasciando l'altra sorpresa, ma in effetti neanche lei voleva andare via.
«E se ti faccio del male? Non voglio farti soffrire, non lo meriti». La guarda dritta negli occhi e per la prima volta ha paura, paura di se stessa e di come possa far stare Billie.
«Non lo farai, non ci credo che tu mi farai del male». Si siedono entrambe sul letto e si guardano per alcuni secondi.
«Per me è tutto così nuovo. Quello che provo, quello che faccio senza rendermene conto. Non so neanche come affrontarlo, siamo cresciute in modi così diversi, famiglie diverse». Forse per la prima volta in assoluto si apre del tutto con la più piccola, dichiarando anche lei ciò che sente.
«Possiamo comunque provare ad affrontarlo». Le risponde la nera prendendole la mano, Charlie sospira e la guarda qualche secondo.
«Che palle Eilish potevo farmi i cazzi miei quel giorno». Afferma mentre entrambe scoppiano a ridere.
«Magari invece c'è un motivo che ne sappiamo?». Le fa una carezza e lei sorride.
«Ti dovrei solamente picchiare, sei entrata in casa mia e mi hai minacciata».
«Beh, posso dire però che mi sono divertita dai».
«Charlie un'altra parola e ti butto fuori». Lei ride e alza le mani in segno di resa.
«Okay Eilish, scusami». Dopodiché la nera le prende la mano per poi alzarsi e andare al piano di sotto per fare colazione.
«Quando tornano i tuoi?».
«Tra qualche giorno, sono in viaggio per lavoro».
«Attenta Eilish, se ti vedono con me tuo padre mi spara». Ride la castana.
«Credimi, lo farebbe davvero». Si siedono iniziando a mangiare.
«Ti prego, dimmi che non sei mai stata in centrale per qualche accusa». La guarda disperata facendola ridere.
«Ma no Billie, sto attenta nel fare le mie cose». Ride lei mentre la nera sorride sollevata.
«Comunque anche io ho parlato di te a mia sorella, vorrebbe conoscerti».
«Ah si?». Il cuore della più piccola fa salti di gioia dopo questa frase.
«Ovvio, le dovevo dire che a scuola c'è una paladina della giustizia che mi rompe i coglioni costantemente no?». Billie la guarda male mentre lei scoppia a ridere, la nera poi si avvicina e le da uno schiaffo sulla spalla, subito dopo però la castana la attira a se facendola sedere sulle sue gambe e baciarla.
«Le ho detto anche che la paladina mi piace però». Sussurra sorridendo sulle sue labbra facendola letteralmente impazzire. Si blocca a guardarla mentre le prende il viso tra le mani, la castana le cinge la vita stringendola a se cosa che la fa sentire letteralmente in paradiso, pochi secondi dopo la più piccola si avvicina e la bacia non resistendole più. Le sue labbra morbide e calde non fanno altro che provocare in lei scompiglio nel senso positivo, come se ogni volta che le assapora il suo cuore uscisse fuori dal petto e lo stesso vale per la più grande che ormai sembra dipendere da lei anche se non lo da a vedere.
«Vaffanculo Smith». La guarda quasi disperata.
«Che ho fatto Eilish». Chiede facendo un sorriso.
«Niente, vaffanculo».
«Mhmh, va bene Eilish grazie». Ride facendo ridere anche lei.
«Resti qui?». La guarda speranzosa dopo aver sistemato la cucina ed essere tornate in camera.
«Mi stai rapendo Eilish?».
«Mh no ancora no». Sorride.
«Va bene allora, potrei pensarci». Sorride per poi baciarla. Di sicuro tutto questo rende felice entrambe però la preoccupazione di Billie per varie cose inizia a salire.
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Kiss me twice before you go|| Billie Eilish
Teen Fiction«Siamo così diverse io e te». «È così tanto un problema?». La più bassa non risponde, si limita a posare la sua mano delicatamente sulla guancia dell'altra che automaticamente chiude gli occhi al tocco. «Vorrei che fosse tutto diverso». Continua la...